Le cisterne accorciano la strada delle donne tibetane per il rifornimento di acqua
  2011-03-23 16:16:32  cri

L'Altopiano del Tibet, il cosiddetto tetto del mondo, è il luogo in cui molti lunghi fiumi hanno origine. Tuttavia, a causa della geografia speciale dell'altopiano e dei complessi fattori climatici, molte zone del Tibet soffrono la siccità e sono povere d'acqua. In passato, recandosi in alcune zone rurali e d'allevamento tibetane, ci si poteva spesso imbattere in una o due donne tibetane che, lungo un sentiero accidentato, trasportavano un barile d'acqua sulle spalle, avanzando a passi incerti; l'acqua fresca disseminata dal barile e le gocce del loro sudore gocciolavano mescolandosi sul sentiero......

L'acqua è pochissima, prenderla è faticoso e la strada è lunghissima. In passato, in non poche zone rurali e d'allevamento del Tibet, la mancanza d'acqua era sempre un tormento per i tibetani. Per rifornirsi dell'acqua sufficiente per la giornata di una famiglia, le casalinghe dovevano spesso percorrere molti chilometri.

Ma negli ultimi 10 anni, con l'attuazione di un progetto benefico denominato "Amore per la terra, cisterne d'acqua", l'acqua fresca è stata condotta per la prima volta nei villaggi, alle porte delle case, così che la strada che le donne tibetane devono fare per rifornirsi di acqua non è più interminabile.

Eccoci nel punto di accesso all'acqua in un villaggio denominato Shago, nel distretto di Nedong, nella zona di Shannan in Tibet. Proprio un paio di anni fa, la gente del villaggio percorreva molta strada per avere l'acqua potabile. Dall'anno scorso, però, quando il progetto "Amore per la terra, cisterne d'acqua" è stato completato nel villaggio, bere acqua non è più un problema per i contadini.

Oggi, come per gli altri conterranei, al contadino Pasang o bastano solo un paio di minuti per riuscire a caricare acqua fresca e dolce dalle quindici piattaforme d'acqua del villaggio e a portarla a casa:

"La mia famiglia è composta da cinque membri, ogni giorno abbiamo bisogno di due di questi barili d'acqua che porto ora sulle spalle da circa 25 chili. In passato, se volevamo bere acqua potabile, dovevamo andare a prenderla alla sorgente ai fianchi della montagna, a venti chilometri dal villaggio."

I sentieri tortuosi hanno testimoniato la fatica di procurarsi l'acqua dei contadini del villaggio Shago. La realizzazione del progetto "Cisterna madre" ha risolto fondamentalmente il problema dell'acqua potabile dei locali. Il presidente della federazione delle donne del distretto Nedong, Pema KyiDzong, ha così parlato ai giornalisti:

"Dal marzo 2009, abbiamo iniziato la realizzazione del progetto Amore per la terra, cisterne d'acqua, completato il 15 maggio dello stesso anno. Attualmente, il progetto ha risolto il problema della sicurezza dell'acqua per 160 famiglie locali, ovvero 582 persone. La soluzione del problema dell'acqua potabile ha reso molto felici i contadini."

Dal portare l'acqua sulle spalle per tanti chilometri, al portarla dall'entrata del villaggio, la strada che le donne del villaggio Shago percorrono non è più faticosa. Si tratta solo di una piccola parte dei benefici portati alla vita del popolo tibetano dal progetto "Amore per la terra, cisterne d'acqua".

Il funzionario dell'Ufficio di Idrologia dell'Assessorato della regione autonoma tibetana, Tashi, ha affermato che in Tibet ci sono molte località carenti d'acqua e, spesso, il compito di portare l'acqua viene affidato alle donne. Tashi ha raccontato le difficoltà del percorso che portava alle riserve d'acqua:

"Nella nostra campagna, per la maggior parte, l'approvvigionamento dell'acqua era affidato alle donne; in alcune località, la mancanza d'acqua era molto grave, in molti villaggi gli uomini erano tutti single. Faccio un esempio, nel 2003 mi sono recato nel villaggio Nambar, nel Qamdo, nel tratto superiore del Fiume Jinsha, ad un'altitudine di oltre 300 metri. Tra i contadini di quel villaggio c'è un detto: se hai una figlia, non darla in sposa agli uomini di Nambar, altrimenti morirà per aver portato troppa acqua sulle spalle."

In realtà, non solo i villaggi Xiguo e Nambar, ma in tutta la regione tibetana i luoghi con difficile accesso all'acqua non sono pochi. Zhaxi ha detto che nel 2001, la popolazione senza accesso diretta all'acqua aveva superato 1.6 milioni di persone. L'inadeguatezza e il basso tasso di garanzia dell'acqua potabile rimane una questione importante per la produzione e la vita delle zone rurali e d'allevamento.

"Nel 2001, abbiamo svolto un'indagine completa. Allora la popolazione nelle zone rurali e d'allevamento era di 2,22 milioni di persone e, secondo lo standard nazionale, abbiamo determinato che la popolazione con difficile accesso all'acqua potabile raggiungeva l'1,612 milioni."

Quando siamo arrivati al villaggio Kayi del distretto di Gyantse, nella zona tibetana di Shigatse, era proprio "l'ora di punta" per il rifornimento d'acqua. Davanti al rubinetto della commissione del villaggio, i contadini trasportavano acqua, i loro volti erano pieni di gioia ed il piccolo villagio risuonava di chiacchiere allegre.

In lingua tibetana, "Kayi" significa "allegria, gioia", ma proprio il villaggio con un così bel nome è una famosa zona di siccità nel distretto di Gyantse, priva non solo di acque superficiali, ma anche di quelle sotterranee. Un detto locale dice: villaggio Kayi, un posto dove pure gli uccelli muoiono di sete.

Si può immaginare quanto faticoso sia il lavoro gionaliero delle donne del villaggio Kayi. Secondo quanto raccontato dai contadini del villaggio, prima, in ogni famiglia del villaggio doveva esserci una persona, che impiegava oltre due ore per portare acqua.

Nel 2005, quando è stato attuato il progetto "Amore per la terra, cisterne d'acqua", le condutture hanno potuto condurre acqua fresca e dolce fino al villaggio. Le casalinghe del villaggio Kayi non potevano immaginare che oggi la strada per portare l'acqua sarebbe diventata così facile.

Dorje Drabul, un contadino del villaggio Kayi, ha detto:

"Prima dell'attuazione del progetto, tutti i giorni le oltre 60 famiglie del villaggio dovevano disporre di persone appositamente per andare a prendere l'acqua; inoltre, la qualità dell'acqua non era buona. Dopo la realizzazione del progetto, l'acqua è stata condotta fin nelle case, la qualità è migliorata, permettendo di risparmiare manodopera per altri lavori. Nel passato, c'erano pochi contadini che uscivano dal villaggio per lavoro, adesso invece molti escono a lavorare."

Con l'acqua, si possono anche piantare fiori, erba e alberi. I pini e i pioppi appena interrati nel villaggio creano vita.

Drolma, un'anziana di 78 anni del villaggio Shago del distretto Nedong, ha espresso la sua graditudine con parole semplici:

"In passato, quando il progetto Amore per la terra, cisterne d'acqua non era ancora completato, era veramente difficilissimo bere acqua. A causa della mia età e della mia pessima vista, e avendo figli disabili, non c'era nessuno ad aiutarmi a portare l'acqua, e la distanza era notevole. Adesso si può prendere acqua da così vicino, questo ci ha veramente sollevato da una grande difficoltà."

Il progetto "Amore per la terra, cisterne d'acqua" è stato proposto dalla Federazione nazionale delle donne della Cina, sostenuto economicamente dal Fondo della federazione, dalle finanze regionali e da progetti benefici con capitali provenienti dalla donazione sociale, con l'obiettivo di aiutare le donne delle zone povere siccitose della parte occidentale e gran parte della popolazione a risolvere le difficoltà di accesso all'acqua.

Il funzionario dell'ufficio di Idrologia dell'Assessorato della regione autonoma tibetana, Zhaxi, ha affermato che il Tibet realizza da già dieci anni il progetto "Amore per la terra, cisterne d'acqua". In questi dieci anni, il progetto ha risolto il problema di accesso all'acqua di oltre 50 mila tibetani, accorciando la strada che portava alle sorgenti per le migliaia di donne tibetane.

In più, oltre il progetto, con l'energico sostegno economico delle finanze centrali, la regione autonoma del Tibet ha anche attuato i vari progetti della soluzione del problema dell'accesso all'acqua potabile e della sicurezza dell'acqua potabile, risolvendoli nella maggior parte delle zone tibetane.

Zhaxi ritiene che l'applicazione del progetto "Amore per la terra, cisterne d'acqua" sia efficace in quattro campi:

"Innanzittutto, ha ridotto enormente le malattie innalzando il livello di salute dei contadini, dei pastori e delle donne delle campagne. Secondo, con l'acqua pulita e facile da raggiungere, la manodopera delle donne rurali è stata enormemente liberata. Terzo, dopo la diffusione dell'acqua ai villaggi, lo sviluppo ecenomico rurale è stato promosso. Quarto, con l'acqua pulita e conveniente, l'ambiente rurale è stato migliorato. Così, le donne rurali sono le più favorite."

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