Sun Jiadong: esperto della tecnologia astronautica
  2010-01-20 19:47:15  cri

Sun Jiadong è il responsabile tecnico di importanti progetti spaziali, come il primo satellite artificiale cinese "Dongfanghong n.1", il primo satellite recuperabile cinese e il primo satellite-sonda lunare, ChangE n.1, ed è per questo sempre più conosciuto dal pubblico. L'11 gennaio, Sun Jiadong, ultra 80enne, è salito sul palco per ricevere il premio più importante in Cina per la Scienza e le Tecnologie, consegnatogli personalmente dal presidente Hu Jintao. Cari amici, oggi vi racconteremo la storia di Sun Jiadong.

Sun Jiadong è nato nell'aprile del 1929 nella provincia del Liaoning, nel nord-est della Cina. Alto e simpatico, indossa abiti modesti, e anche se ha più di 80 anni, il suo spirito è giovanile e forte. La cosa incredibile è che fra più di 100 navicelli spaziali prodotti e lanciati autonomamente dalla Cina, un terzo è stato realizzato sotto la sua direzione.

Parlando delle vicende di Sun Jiadong e della ricerca sui satelliti, dobbiamo tornare indietro agli anni Cinquanta del secolo scorso. A quell'epoca, l'impresa spaziale cinese era proprio agli inizi.

"Nel 1951, il nostro paese ha inviato alcuni studenti a studiare in Unione Sovietica, per apprendere la progettazione degli aerei presso l'Istituto d'Ingegneria Aeronautica, il migliore dell'Unione Sovietica. Sono stati selezionati 30 studenti, tra i quali c'ero anche io. Ho studiato dal 1951 al 1958, determinato a dare il mio contributo all'impresa spaziale del nostro paese. Tuttavia, non avrei mai immaginato che nel 1958, quando mi sono laureato e sono tornato in patria, era in costruzione l'Istituto per la ricerca dei razzi cinese."

Sun Jiadong, il cui ideale era di impegnarsi nella progettazione di aerei, ha cambiato lavoro ed ha cominciato ad immergersi nella tecnologia astronautica. Egli ricorda che le idee di allora erano semplici, così come la progettazione degli aerei e la ricerca dei razzi: in quale settore il Paese aveva bisogno, lì lui si dedicava a lavorare con impegno. Sun Jiadong, di pensiero abile e condotta prudente, ha mostrato la propria eccellenza anche nella ricerca sulla tecnologia dei razzi. Nel 1967 è stato nominato responsabile tecnico del primo satellite cinese.

Il lancio del satellite è un'ingegneria sistematica vasta e complicata. In passato, gli scienziati cinesi avevano svolto ricerche per 10 anni, ma Sun Jiadong ha incontrato ugualmente molte difficoltà.

"A quell'epoca non era facile produrre quel modello. Per esempio, non riuscivamo a trovare neanche una spina conforme e di buona qualità. Shanghai era il centro industriale del nostro paese. Abbiamo cercato la fabbrica migliore che produceva gli impianti ed anche i maestri più esperti del settore per superare tali difficoltà tecniche. A quell'epoca era così difficile perché il livello tecnico in Cina era inadeguato e la base industriale era bassa, per cui ciò che a vedersi sembrava facile si rivelava complicato."

Dalla richiesta del volume e del peso del satellite, alle funzioni adatte, Sun Jiadong e i suoi colleghi hanno compiuto instancabili sforzi per superare le difficoltà tecniche.

Il 24 aprile 1970, giorno indimenticabile per Sun Jiadong, la Cina ha lanciato con successo il suo primo satellite artificiale, "Dongfanghong n.1", e il motivo "L'Oriente rosso" trasmesso dal satellite ha risuonato su tutta la Terra.

Da qui, la Cina è diventata il quinto paese del mondo capace di produrre e lanciare autonomamente satelliti artificiali, subito dopo l'Unione Sovietica, gli Usa, la Francia e il Giappone. A quel tempo, con la base industriale arretrata e l'economia non sviluppata, la Cina, contando sulle proprie forze, ha prodotto un satellite di livello non basso, sorprendendo il resto del mondo. Ciò che ha reso più orgoglioso Sun Jiadong è che tutte le apparecchiature, gli impianti e i materiali del satellite "Dongfanghong n.1" sono stati prodotti autonomamente dai cinesi.

Con il successo del satellite "Dongfanghong n.1", Sun Jiadong non ha smesso di svolgere le sue ricerche satellitari, ma al contrario si è dato ancora più da fare. Successivamente, ha portato a termine la guida alla progettazione generale del primo satellite recuperabile cinese e del primo satellite geostazionario sperimentale per le telecomunicazioni; ha condotto le ricerche e la produzione del progetto spaziale del satellite per le telecomunicazioni e radiofonico "Dongfanghong n.3", il progetto spaziale del satellite geostazionario meteorologico fisso "Fengyun n.2" e il progetto ERTS (Earth Resources Technology Satellite) Cina-Brasile. In seguito, ha assunto anche l'incarico di progettista generale dell'ingegneria di navigazione satellitare cinese "Orso Maggiore".

Nel nuovo secolo, l'impresa spaziale cinese ha registrato un rapido sviluppo: in particolare, dopo il successo della navigazione spaziale con equipaggio umano, le attività di esplorazione dello spazio profondo che erano sempre nella fase di vuoto sono state inserite nell'ordine del giorno. Nel 2004, la Cina ha cominciato ufficialmente l'applicazione del progetto di esplorazione sulla Luna. A Sun Jiadong, allora ormai 75enne, è stato affidato nuovamente il compito importante di guidare l'organizzazione della progettazione.

Sun Jiadong ricorda che l'impresa spaziale cinese ha cominciato così ad affrontare le sfide per effettuare il volo verso la Luna. In qualità di scienziato del settore, la cosa lo aveva emozionato notevolmente, ma sentiva anche il peso delle proprie responsabilità.

"In passato, non siamo mai arrivati così lontano. A 400 mila km di distanza dalla Luna, ci sono molte difficoltà e sfide tecniche. A tale distanza, non era certo che i nostri impianti di comunicazione terrestre funzionassero correttamente. Inoltre, in precedenza avevamo eseguito l'orbita intorno alla Terra: anche se il progetto era complicato e la missione difficile, dopotutto volevamo solo studiare le relazioni tra la navicella spaziale e la Terra. Questa volta, invece, si trattava della navigazione verso la Luna, per cui la navicella spaziale doveva uscire dalla Terra, diventando così un moto di tre oggetti. Per risolvere il problema emersero nuove richieste per la qualità e la precisione del veicolo spaziale, così come per il tempo di preparazione necessario."

Secondo le condizioni tecniche del tempo e seguendo il principio di procedere passo per passo, Sun Jiadong e il suo gruppo hanno stabilito un programma generale in tre fasi del progetto: prima fase, lanciare il primo satellite-sonda lunare "ChangE n.1", per fare esplorazioni per un anno intorno alla Luna; seconda fase, realizzare lo sbarco della sonda sulla superficie lunare e avviare l'esplorazione; terza fase, raccogliere campioni della Luna e fare ritorno.

Il 24 ottobre 2007 giunse il momento del lancio della sonda lunare ChangE, lancio avvenuto con successo. Nonostante Sun Jiadong avesse vissuto tanti momenti del genere, in quell'occasione ha versato lacrime di commozione. Malgrado la Luna sia il corpo celeste più vicino alla Terra, tuttavia rappresenta il punto più lontano mai raggiunto dai satelliti cinesi. La sonda "ChangE n.1" ha operato per un anno ed ha portato a termine i compiti prestabiliti, raccogliendo 1.37 TeraByte di dati scientifici di esplorazione. Sun Jiadong ha realizzato un'altro compito eccellente per l'impresa spaziale cinese: egli ha raggiunto tali risultati nell'arco di decenni grazie alla grande richiesta di prodotti di navigazione spaziale di alta qualità.

"In decenni di impegno di tutti quanti dedicati all'impresa spaziale, oggi si è formata una serie di sistemi di amministrazione della qualità dei prodotti. Dagli alti ai bassi livelli, sia il progettista generale, che l'addetto alla progettazione, tutti possiedono una profonda conoscenza della qualità dei prodotti. Perché la qualità è la vita dell'impresa spaziale."

Con l'avanzare dell'età, Sun Jiadong oggi non può praticare più gli sport che amava da giovane, come il ping-pong, la pallavolo e lo scii. Nel tempo libero, legge libri o documenti relativi all'impresa spaziale, e presenta ogni tanto proposte e suggerimenti per la fase seguente del progetto di esplorazione della Luna. E' molto contento di poter spiegare le varie questioni o discutere dei problemi tecnici con i giovani, ma la parola che pronuncia di più rimane una sola, "diligenza".

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