Cina: un gruppo di anziani appassionati di antica musica religiosa
  2009-12-30 20:58:53  cri

(reg1)

Cari amici, ben ritrovati! Il brano di musica che state ascoltando è interpretato da otto anziani cinesi di circa 68 anni, che vivono nella Regione autonoma della Mongolia Interna. Privi di addestramento e di insegnanti specializzati, alcuni di loro non sanno neppure leggere, tuttavia il loro gruppo nel 1993 ha cominciato a cercare, riordinare e interpretare l'antica musica dei monasteri. Di giorno lavorano e di sera si esercitano nella musica da più di 10 anni. Il brano che avete ascoltato fa parte del motivo "Suwu porta al pascolo le pecore". Oggi andremo insieme a Chifeng, nella Regione autonoma della Mongolia Interna, per conoscere i suoi interpreti.

Lin Guoxiang è uno dei promotori dell'orchestra di musica antica. Secondo la sua illustrazione, i suoi membri, uniti dalla stessa passione, sono cresciuti ascoltando l'antica musica religiosa. Da piccoli, la musica li attirava talmente davanti al monastero da fargli dimenticare di andare a scuola e di mangiare. La passione per l'antica musica religiosa li ha portati a sognare di impararla, tuttavia, prima di realizzare il loro sogno, un giorno improvvisamente il monastero crollò, distruggendo gli strumenti e riducendo al silenzio la musica antica. Egli ha detto:

"Al tempo della rivoluzione culturale, il monastero è stato fatto saltare con l'esplosivo, bruciando gli strumenti suonati dai lama."

Il monastero crollò, i lama si dispersero ai quattro venti, e dell'antica musica sognata da Li Guoxiang e dai suoi amici si persero le tracce. Davanti alle rovine del monastero, Li Guoxiang, che allora aveva una ventina d'anni, era disperato. Di seguito iniziò a lavorare, ma il suo sogno infantile mise radici nel suo cuore, per cui cominciò a raccogliere degli strumenti per interpretare la musica antica.

"Nel 1964, quando ho comprato uno sheng, uno strumento a fiato, non ero ancora andato in pensione."

"Quanto ha speso?"

"40 yuan."

"A quanto ammontava il suo stipendio?"

"A 42 yuan."

Tuttavia, entrato in possesso dello strumento, Lin Guoxiang non riuscì a trovare un insegnante, per cui lo mise da parte per più di 20 anni, cominciando ad utilizzarlo per la musica antica solo nel 1993, l'anno del suo pensionamento.

"Ho un amico che si chiama Chen, un cuoco che sa suonare, anche se da autodidatta, gli strumenti a fiato, che ho imparato da lui insegnandogli in cambio l'Erhu, il violino cinese a due corde, suonando insieme per piacere. Molti altri erano interessati, quindi si sono aggregati. Eravamo in dieci appassionati, alla fine ci siamo organizzati in otto, i più attivi, per studiare la musica religiosa."

Gli altri sette anziani con la stessa passione di Lin Guoxiang sono tutti dei contadini che vivono coltivando la terra. Al tempo erano ancora piuttosto poveri, quindi non potevano permettersi di acquistare gli strumenti, allora li hanno comprati in gruppo. Lin Guoxiang ricorda:

"Uno sheng costa più di 500 yuan, quindi due di noi hanno messo ciascuno 200 yuan, comprandone uno. In tutto siamo riusciti a comprarne due, ma gli spartiti erano difficili da trovare. Un lama del monastero era ancora vivo, allora l'abbiamo cercato affinché ci dicesse come fare. Lui dava il tono e noi scrivevamo le note, interpretandole poi sull'Erhu per vedere se erano corrette, così poco per volta abbiamo completato gli spartiti."

Dopo aver ricomposto gli spartiti, Lin Guoxiang li ha ricopiati a mano, dandoli a ognuno dei membri dell'orchestra affinché si esercitassero a casa. Dopo un certo tempo, si riunivano insieme per provare, ma l'eccitazione dell'incontro finiva sempre in depressione, perchè non riuscivano ad integrare gli strumenti.

"Lo sheng e gli altri strumenti a fiato avevano tonalità più scadenti rispetto al monastero, per cui c'era chi diceva che lo spartito fosse sbagliato, anche suonando pareva sbagliato, e lo sapevamo, perché avevamo delle impressioni dall'infanzia. Ci ritrovavamo insieme la sera, discutendo: tu non suoni bene, lo spartito è sbagliato… a volte discutevamo fino all'una di notte. Alla fine andavamo dal lama a provare e lui diceva che non suonavamo bene, che lo spartito era giusto e l'interpretazione sbagliata."

In un attimo un anno passò, senza che Lin Guoxiang e i suoi amici riuscissero a suonare un motivo completo. Alcuni persero la pazienza.

"Alla fine alcuni dissero: non riusciamo ad imparare, lasciamo perdere! Io risposi: no, la tenacia porta alla vittoria! Suonare gli strumenti a fiato è difficile. In passato i maestri dicevano che per il guangzi occorrono mille giorni e per lo sheng cento, ossia senza provare per mille giorni, non si riusce a suonare bene il guanzi, e senza provare per cento giorni, non si riesce a suonare bene lo sheng, ossia uno scarso esercizio non porta a nulla…"

Per suonare come si deve, Lin Guoxiang e i suoi amici iniziarono ad esercitarsi ancora più duramente. Egli osserva che Wang Qingshi era il più diligente degli otto:

"Lao Wang praticava giorno e notte, la sera si metteva il cuscino davanti, e senza badare se i familiari erano d'accordo, si sedeva sul letto e suonava. I suoi non erano contenti, dicendo: di giorno non lavori per suonare, e di notte continui! Un interesse davvero straordinario!"

Lin Guoxiang e i suoi amici hanno messo tutta la loro intelligenza ed entusiasmo nell'apprendere la musica. Alla fine l' arduo esercizio ha fatto trovare la strada giusta a questo gruppo di appassionati, permettendo loro di suonare nel modo giusto. Affinchè l'antica musica potesse continuare a trasmettersi, Lin Guoxiang ha anche trascritto con diligenza gli spartiti di tutti i motivi su della stoffa bianca.

"Se si scrivono gli spartiti sulla carta, al tocco si rovinano. Io invece voglio conservarli a lungo, e non è facile. Abbiamo tutti più di 60 anni, quasi 70, e se dopo dei giovani vorranno imparare, li lasceremo a loro."

Finora Lin Guoxiang e i suoi amici hanno riordinato più di 200 motivi antichi e sono in grado di interpretarne più di 30, fra cui "Suwu porta al pascolo le pecore", "Il palazzo Pu" e "Accompagnando Jingniang". Lin Guoxiang, molto soddisfatto, ha detto:

"Suoniamo da 12 anni, non è stato facile arrivare a questo livello, quindi siamo molto contenti. Tutti ci dicono che suoniamo bene, quindi siamo fiduciosi di riuscire a mettere delle basi ancora più solide. Per sviluppare la musica popolare, vogliamo trovare dei giovani per trasmetterla."

Senza alcuna sala d'oro della musica, in una semplice stanza di campagna, con la loro persistenza e calore, gli otto anziani interpretano delle magnifiche arie. Il loro amore per l'antica musica deriva dal loro amore per la vita. Queste antiche note renderanno le loro vite multicolori come le nuvole del tramonto.

 Forum  Stampa  Email  Suggerisci
Messaggi
Dossier
• Concorso a premi sul tema "Amo studiare la lingua cinese"
Cari amici, con il continuo crescere della febbre per lo studio della lingua cinese, ora nel mondo coloro che tramite vari canali studiano la nostra lingua superano ormai i 40 milioni, ivi compresi molti italiani. La sezione italiana di RCI sta esplorando nuovi canali per aiutarvi ad apprendere e migliorare il vostro cinese in modo più facile e comodo...
Angolo dei corrispondenti
Foto
Eventi
• 60 anni della Nuova Cina
• Primo convegno letterario italo-cinese
• Amo il cinese
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040