Wuhan---da punto di collegamento di nove province a metropoli internazionale
  2009-09-29 16:46:08  cri

       

Questa è Wuhan, una città aperta e dal fascino infinito.

Wuhan, con 9 milioni di abitanti, è il capoluogo della provincia dello Hubei, nella Cina centrale, e da 5-600 anni è chiamata "punto di collegamento di nove province". Disegnando un cerchio col raggio di 1100 km con centro a Wuhan, le zone economiche più dinamiche delle quattro direzioni della Cina si trovano tutte al suo interno: Beijing, Shanghai, Guangzhou, Chongqing… raggiungibili in solo un'ora e mezza di aereo.

Il Fiume Azzurro, il più lungo della Cina, e il suo affluente, il Fiume Hanjiang, dividono Wuhan in tre parti: Wuchang, Hankou e Hanyang. Da un certo punto di vista, Wuhan non è un'unica città, ma l'insieme di tre cittadine lungo il Fiume Azzurro e il Fiume Hanjiang. Mezzo secolo fa, l'andata-ritorno tra le tre cittadine era molto difficile, ricorrendo a barche a vela, zattere e traghetti. Le comunicazioni dipendevano altamente dalle condizioni metereologiche, per cui in caso di tempeste e vento forte, l'attraversamento si interrompeva. Nel 1957 è stato aperto al traffico il ponte sul Fiume Azzuro di Wuhan, il primo grande ponte che attraversa il fiume, il che ha posto fine alla storia del collegamento col traghetto della ferrovia Beijing-Wuhan.

Oggi il corso d'acqua dorato del Fiume Azzurro, che collega l'est e l'ovest della Cina, e la linea ferroviaria Beijing- Guangzhou, che mette in contatto il nord e il sud del paese, si incontrano a Wuhan, che è davvero diventata il "punto di collegamento di nove province". Il direttore della Commissione municipale della costruzione Wang Li ritiene che in futuro le comunicazioni locali saranno ancora più convenienti, con un ruolo di nodo ancora più evidente.

"E' in corso la seconda fase della costruzione del ponte sul Fiume Azzurro, mentre alla fine del 2009 inizierà la costruzione di un altro ponte sul fiume di 8 corsie. A breve, si formerà un quadro di attraversamento del fiume basato su 8 ponti e un tunnel, che continueranno a svolgere un ruolo di sostegno di grandi infrastrutture allo sviluppo dell'economia nazionale della città, delle zone circostanti e dell'intera Cina."

I ponti e i corsi d'acqua collegano strettamente Wuhan alle altre zone della Cina e anche al mondo intero.

La sua particolare posizione geografica ha permesso molto presto a Wuhan di iniziare gli scambi con il mondo. Nella seconda metà del 19° secolo, Hankou è diventata un porto commerciale. Gran Bretagna, Francia e Germania vi stabilirono delle concessioni, mentre le flotte straniere risalivano il Fiume Azzurro, svolgendo attività commerciali e di evangelizzazione. Dopo l'apertura all'estero, Hankou ha iniziato il passaggio da cittadina commerciale tradizionale a città moderna. All'inizio del 20° secolo, il suo commercio era molto dinamico, con la comparsa della maggiore acciaieria dell'Asia, al punto che una rivista americana definì Wuhan la "Chicago dell'Oriente". Questo periodo di scambi con l'estero si riflette nei molti edifici occidentali che fiancheggiano ancora le strade della città.

Dopo la fondazione della Nuova Cina nel 1949, Wuhan ha iniziato a tenere i suoi contatti col mondo in condizioni di parità. Oggi questa conta 17 città gemellate, 10 delle quali europee. L'impiegato dell'Ufficio municipale dei rapporti con l'estero Li Pu ci ha detto:

"Gli scambi di Wuhan con la Francia sono iniziati molto presto. Negli anni '50 del secolo scorso, il premier Zhou Enlai e il generale francese De Gaulle hanno concordato di stabilire Wuhan come base degli scambi fra i due paesi. Dopo il 1978, l'Università di Wuhan ha creato il Centro di lingua francese, in cui si insegnano matematica, fisica e altre materie in francese, e i cui studenti, dopo la laurea, possono andare in Francia a continuare gli studi di master e dottorato."

La riforma e l'apertura, iniziate 30 anni fa, hanno accelerato lo sviluppo urbano e gli scambi con l'estero della città. Nel 1984 alla fabbrica di motori diesel di Wuhan è arrivato un tedesco, Werner Gerich, un ingegnere di Mannheim che mai avrebbe pensato di creare un "primato cinese" dopo la pensione. Infatti dal 1984 al 1986 è stato assunto come direttore della fabbrica di motori diesel di Wuhan, diventando il primo direttore straniero sin dalla riforma e apertura cinese.

Al tempo, l'interprete di Werner Gerich era Zhou Jianwen, che ora lavora all'Ufficio municipale dei rapporti con l'estero. Tramite i contatti, Zhou Jianwen ha non solo approfondito la comprensione di questo signore tedesco, ma anche riflettuto sul significato del suo lavoro nella fabbrica.

"La sua esperienza amministrativa era principalmente 'la qualità al primo posto', e 'la qualità è vita'. Prestava un'enorme attenzione alla qualità. La sua immagine tipica era che, armato di un calibro, ovunque arrivasse, esaminava se i componenti corrispondessero o meno agli standard. Nel periodo di passaggio dall'economia pianificata all'economia di mercato, Gerich ha guidato la fabbrica di motori diesel di Wuhan a compiere il primo passo, il che riveste un forte significato modello."

All'inizio della riforma e apertura, l'assunzione di uno straniero come direttore di una fabbrica statale era un evento eccezionale. Una ventina di anni dopo, Wuhan non solo è diventata uno delle zone focali e città di prima scelta degli investimenti esteri nella parte centro-occidentale della Cina, ma anche la città dove la Francia ha i maggiori investimenti in Cina. Non pochi amministratori di alto livello delle joint-venture sino-francesi Dongfeng Peugeot e Citroen provengono dalla Francia. Nel contempo, anche alcune grandi multinazionali a catena come Carrefour, Metro e Wal-Mart hanno aperto filiali a Wuhan.

Investire nel futuro, sviluppare l'alta e nuova tecnologia, costruire una rete di comunicazioni in tutte le direzioni e avanzare verso il mondo con il cuore aperto… Nel sessantesimo anniversario della fondazione della Nuova Cina, la Wuhan di oggi si trova a un nuovo punto di partenza storico, e il punto di collegamento di nove province sta gradualmente diventando una comprensiva metropoli internazionale. Il vice sindaco Yue Yong è pieno di speranze per il futuro della città:

"Il nodo delle comunicazioni è la nostra caratteristica, insieme alla completezza dei settori, ma la cosa più importante è che possediamo risorse educative e tecnico-scientifiche. Negli ultimi anni, queste condizioni ci hanno permesso di attirare gli investimenti di multinazionali e imprese cinesi, il che ha impresso alla città un aspetto di prosperità. In futuro, Wuhan eserciterà un'influenza sempre maggiore sull'economia nazionale, in particolare della parte centrale del paese, diventando ancora più bella."

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