qiū pǔ gē lǐ bái
秋 浦 歌 李 白
bái fà sān qiān zhàng
白 发 三 千 丈 ,
yuán chóu sì gè cháng
缘 愁 似 个 长 。
bù zhī míng jìng lǐ
不 知 明 镜 里 ,
hé chù dé qiū shuāng
何 处 得 秋 霜 。
Il poeta descrive con delle iperboli la sua profonda malinconia interiore. I primi due versi sono ingenui: è impossibile che nella vita i capelli bianchi siano lunghi 3mila zhang (unità di misura di lunghezza), tuttavia l'iperbole rende vivacemente il profondo dolore interiore del poeta. Gli ultimi due versi sono naturali: con "non so", egli rende lo stupore e la pena della sensazione del rapido passare del tempo; con "brina d'autunno", due termini molto naturali, ci induce a riflettere.
Solo i geni possono scrivere una poesia come questa!