In un canyon dalle pareti scoscese e oltre l'ansa di un fiume, appaiono contemporaneamente tre leopardi delle nevi, uno grande e due piccoli!
Nel vedere Geng Dong, alto di statura e con le sue attrezzature da ripresa, il grande leopardo delle nevi rimane stupito: i due piccoli fuggono subito via e quello grande si arrampica sul luogo più alto della collina con gli occhi allarmati, senza abbandonare mai con lo sguardo la direzione di allontanamento dei piccoli leopardi delle nevi.
Geng Dong si diverte un mondo a riprenderli, del tutto compiaciuto con sé stesso. Il leopardo delle nevi preferisce uscire durante la notte, ed ha un colore del corpo che lo aiuta a nascondersi dietro le rocce e nelle grotte, motivo per cui è difficile per la gente comune riconoscerlo mentre fugge s
ull'altopiano innevato, e che gli vale il nome di "eremita della montagna delle nevi". La maggior parte delle immagini che riguarda il leopardo delle nevi è stata fatta istantaneamente dalle macchine fotografiche a raggi infrarossi, disposti dai ricercatori nella natura selvaggia. Tale ripresa, come quella di Geng Dong, che era vicino ai leopardi delle nevi e li ha ripresi faccia a faccia, è molto rara.
"Dipende totalmente dalla fortuna" riferisce Geng Dong.
Sono ormai passati cinque minuti, e il grande leopardo delle nevi non se ne è ancora andato. Geng Dong non perde la pazienza e pensa di aspettare il ritorno dei due piccoli. Tuttavia, si rende pian piano conto di non poter rimanere oltre. Perche' forse la madre sta coprendo i suoi bambini. I due piccoli sono scappati per evitare la gente, ma se dovessero incontrare dei lupi mentre sono lontani dalla madre molto probabilmente potrebbero venire uccisi, il che significa che se Geng Dong dovesse rimanere piu' a lungo i due piccoli potrebbero incontrare rischi maggiori.
"La cosa più importante in questo momento non è fare buoni scatti e immagini, ma che la famiglia riesca o meno a mettersi al sicuro." Dice Geng Dong "Quando si fotografano animali selvatici non si possono compiere azioni che possano interferire."
Questo cameraman di animali selvatici di 48 anni ha i propri principi, ritiene che in qualsiasi momento il soggetto venga sempre prima e il fotografo sempre dopo.
Il documentario televisivo "Leopardo delle Nevi" in tre puntate, le cui riprese sugli animali selvatici sono state dirette da Geng Dong, è stato trasmesso alla fine dell'anno scorso su CCTV. Si è trattato del primo documentario della Cina sui leopardi delle nevi, dopo essere stato trasmesso ha guadagnato l'elogio del pubblico ed ha vinto il primo premio nel settore della categoria dei documentari televisivi sulla natura umana. Al momento della trasmissione, egli ha scritto sul suo account WeChat che "tutti i dolori e le amarezze sono valse la pena."
In questo documentario, Geng Dong ha svolto diversi ruoli, e oltre a essere il regista per gli animali selvatici, doveva anche portare le telecamere e le macchine fotografiche per aiutare a fare foto. Inoltre, si è anche preso carico dei ruoli di produttore e di responsabile per il coordinamento della squadra di macchine fotografiche e dei volontari e ricercatori.
A partire da aprile 2011, Geng Dong è andato in Qinghai per decine di volte insieme alla squadra di macchine, alle organizzazioni per la conservazione degli animali selvatici e ai volontari, ed ha ricercato e studiato per esplorare la storia e riprendere il leopardo delle nevi. A volte sono rimasti stanziati per decine di giorni ai piedi delle montagne innevate scarsamente popolate e inaccessibili al traffico, vivendo una vita senza internet, luce e stufa. Quando dormivano, dovevano avvolgersi in pesanti cappotti e spessi pantaloni di cotone, ma mani e piedi gli si gelavano comunque fino a non poterli piu' sentire.
E' raro riuscire a vedere il leopardo delle nevi. A volte, per riprenderli, i cameraman rischiamo di persona. Una volta, sentendo un movimento del leopardo delle nevi sulla montagna, Geng Dong, insieme ad altri, e' corso fuori dalla tenda con le apparecchiature dimenticando nell'ansia del momento di mettersi gli occhiali da sole, il che ha provocato a lui e agli altri fotografi una cecità da neve che gli ha impedito di aprire gli occhi per parecchi giorni.
Secondo Geng Dong, quello che il documentario "Leopardo delle nevi" vuole alla fine mostrare non sono gli animali, ma le condizioni di vita della gente locale, tra cui i pastori, i lama, i ricercatori e i volontari della protezione ambientale stanziati per cosi' tanti anni negli altopiani. " Il nucleo della storia sono le relazioni tra loro e gli animali" ha detto Geng Dong.
In base alla leggenda dell'etnia tibetana, il leopardo delle nevi viene considerato l'angelo custode delle montagne nevose. L'Area Sangjiangyuan, situata nella provincia del Qinghai, è l'habitat più grande per il leopardo delle nevi cinese. Gli scienziati chiamano il leopardo delle nevi la "specie di punta" dell'area, e le loro condizioni di vita rispecchiano il livello ecologico generale di quest'area. Proteggere la specie di punta significa proteggere indirettamente migliaia di altre specie, e l'intero ecosistema.
L'Area Sanjiangyuan è il luogo contenente le sorgenti del Fiume Giallo, del Fiume Azzurro e del Fiume Mekong, e nutre centinaia di milioni di persone. Secondo Geng Dong, tutelare il leopardo delle nevi e' come proteggere le sorgenti d'acqua del popolo cinese.
Tuttavia, la gente sa poco al riguardo di questo felino dalla lunga coda che abita sull'altopiano delle montagne innevate.
Il responsabile per il progetto di Chengdu del Centro di conservazione del paesaggio che si occupa della ricerca sulla biodiversità, He Bin, ha affermato che i leopardi delle nevi sono distribuiti in 12 paesi del mondo, diffusi nella parte centrale del continente asiatico. In Cina, ci sono circa 2 mila leopardi delle nevi e le loro principali aree di attività si trovano in Qinghai, Xinjiang, Tibet, Sichuan e Gansu.
Stando a He Bin, la ricerca della Cina sui leopardi delle nevi è iniziata nel 1980. Negli ultimi anni, attraverso le indagini sulla popolazione regionale, i ricercatori hanno scoperto che l'ambiente di vita dei leopardi delle nevi si trova ad affrontare molte sfide. Oltre agli effetti dei cambiamenti climatici, il bracconaggio dell'uomo, tra cui l'uccisione per ritorsione dei pastori, la penetrazione negli altopiani delle attività umane – la costruzione delle strade e l'espansione dei pascoli ecc., ha colpito l'ambiente dell'habitat e la portata delle attività dei leopardi delle nevi.
Geng Dong è diventato un cameraman professionale dopo essersi dimesso dalla banca nel 2000. Preferisce fotografare gli animali, in particolare gli uccelli. Anche sua moglie è impegnata nella protezione degli animali, ed ha ripreso in natura i panda e i fagiani dorati.
All'inizio, le ripresa degli animali di Geng Dong erano destinate alla creazione artistica, e la sua intenzione era riprendere le immagini che gli altri non potevano riprendere. Tuttavia, adesso, Geng Dong si considera più simile a un comunicatore sulla conservazione della natura, e auspica di poter raccontare la storia della natura attraverso le immagini.