Siamo a Hangzhou, sul colle della pagoda Baoshu, il simbolo di questa meravigliosa città del Zhejiang considerata dai cinesi un paradiso in terra.
Lasciata la strada accanto al Lago dell'Ovest, fra dei boschetti di bambù, saliti 236 gradini, ecco spuntare fra gli alberi una terrazza e una villa bianca dai tetti spioventi, la nostra meta: il bar-libreria "L'età dell'innocenza"
Accanto all'ingresso, spicca un cartellone di plastica ricoperto di scritte: in occasione della Giornata mondiale del libro del 23 aprile, i frequentatori della libreria hanno scritto i nomi dei romanzi, e dei loro autori preferiti.
La libreria "L'età dell'innocenza" è ormai un mito a Hangzhou, per via della straordinaria storia della sua fondatrice, la signora Zhu Jinxiu, e delle molte attività culturali da lei promosse.
E' una grande villa a tre piani, in origine una casa da tè del parco della pagoda Baoshu: all'ingresso c'è il bar, e sulla destra un'ampia sala di lettura con le pareti tappezzate di libri. Al primo piano ci sono sale da pranzo e per riunioni, con caminetti, cristalliere con servizi da tè e vasi di porcellana, dipinti, calligrafie, e, naturalmente scaffali zeppi di libri. Al piano terra, ai tavolini alcuni leggono e altri bevono il tè accanto alle finestre che danno sul cortile, da cui, fra gli alberi, si gode una magnifica vista del Lago dell'Ovest.
Anche senza leggere, ci si rilassa, ritrovando a poco a poco il nostro vero sé, andato perduto nei ritmi frenetici della vita moderna. Così ha detto lo scrittore Mai Jia, venuto in visita alla libreria. E mi sembra l'osservazione migliore.
Anche nel cortile ci sono tavoli e sedie, per cui si può leggere all'ombra degli alberi secolari ammirando il paesaggio.
Ecco arrivare la signora Jinxiu: abito lungo nero con giacchetta di pizzo, capelli lunghi neri e un visto tondo illuminato da un dolce sorriso... So che è stata insegnante di inglese e che ama la lettura sin da piccola, quindi la mia prima domanda è stata: qual è il ruolo del libro cartaceo nell'era digitale? Ecco la sua risposta:
"La carta proviene dagli alberi, dalla natura, quindi il libro cartaceo è più vicino all'uomo, l'impressione è diversa dalla lettura su computer, ed avvicina di più l'autore al lettore. Aprendo il bar-libreria, pensavo che sia che si parli di lettura elettronica che su carta, il contatto interpersonale è sempre necessario, allora ho voluto offrire un'occasione. Quando si è soli o malati, un caffè, un tè o un bicchiere di vino non valgono il calore di un libro, ognuno di noi è un libro vivente, e tutti leggendo hanno i loro punti di vista e quindi dei temi su cui comunicare".
La signora Jinxiu ha continuato dicendo che i libri cambiano il destino di una persona, come è avvenuto per lei:
"In un mio scritto, 'Una lampada nella vita', racconto come da noi, quando ero bambina, mancasse spesso la luce, e mentre gli altri ragazzi ne approfittavano per uscire a giocare, io rimanevo in casa a leggere alla luce fioca di una lampada a olio, affascinata da un libro che parlava di una bambina che leggeva per capire il mondo. E io volevo diventare come lei".
Un buon libro fa capire il mondo, è come un maestro, e fa imboccare una buona strada, che porta a dei risultati a volte incredibili. La signora Jinxiu osserva come adesso lei viva nella libreria, senza più muoversi, ed è il mondo a venire da lei.
La prima libreria della signora Jinxiu, fondata nell'anno 2000, si trovava non sul colle della pagoda Baoshu, ma alla periferia di Hangzhou, in un posto fuori mano, senza neanche una vera strada. Com'è nata l'idea della libreria?
"Mi sono ammalata di cancro e volevo fare qualcosa nello stile del salone letterario che tenevamo a casa da anni. Era il 1999. Mio marito Sheng Zichao era direttore dell'Istituto di studi letterari del Zhejiang, già negli anni '80 aveva un suo sistema teorico, ha pubblicato dei libri, poi si è dato alla critica letteraria e ha formato una generazione di scrittori e di redattori. E' mancato l'anno scorso a 56 anni, e tutti elogiano il suo amore per la letteratura. La nostra casa era sempre affollata di scrittori. Durante la malattia pensavo: cosa posso lasciare a mio marito, che ama tanto la compagnia? Cosa dà valore alla vita? Non certo il denaro. Allora ho pensato al bar-libreria."
Il marito della signora Jinxiu, Sheng Zichao, è un personaggio: negli ultimi anni scrisse anche 124 storielle per bambini sul suo microblog, ognuna di soli 140 caratteri, molto interessanti e vivaci, e quindi molto elogiate, per cui nel 2011 venne scelto fra i dieci migliori scrittori online per ragazzi dell'anno. Era un genio, ma come molti intellettuali era piuttosto libero e anche un accanito bevitore e fumatore, forse come reazione alla dura realtà.
La libreria è un sogno, ma la realtà è diversa, dice la signora Jinxiu, per cui la coppia si sentiva impotente. Come unire il sogno alla realtà? Bisogna organizzarsi! Ma alla fine ce l'hanno fatta! La signora Jinxiu non può esimersi dal parlare del lavoro di organizzazione che sta portando avanti per l'attività di sabato 24 maggio:
"Fra tre giorni, alle 3 del pomeriggio, terremo una recita di poesie sul ponte Jindaiqiao, sul Lago dell'Ovest, con sullo sfondo la pagoda Baoshu, che sarà filmata dalla TV satellitare del Zhejiang. E' un'attività legata alla Giornata mondiale del libro del 23 aprile, a cui partecipano dei lettori volontari: ragazze in abito lungo, ragazzi in costume del 4 maggio 1919, e donne in qipao, affiancati da un presentatore della TV, che declameranno poesie e inviteranno i passanti a unirsi a loro".
Un'iniziativa davvero innovativa. La lettura si fa da fermi, ma la recita si può fare anche muovendosi, dice la signora Jinxiu, è una sfida, ma come dice il detto cinese "haoshi duomo", le cose belle sono difficili! In ogni caso, in questo mondo cosi complesso e difficile, librerie e iniziative come quelle della signora Jinxiu sono sempre più indispensabili. La gente è presa dai desideri materiali, ma di fronte al suo caso, tutti la ammirano per la sua forza, che fa da esempio e invita a seguire i suoi passi.
In origine, il bar-libreria "L'età dell'innocenza" era una casa da tè del parco della pagoda Baoshu, e molti erano contrari all'idea di trasformarla in libreria, fra l'altro per arrivarci bisogna salire ben 236 gradini! Ma la signora Jinxiu si è opposta, dicendo che i gradini possono offrire una ginnastica gratuita in mezzo alla natura, e una volta arrivati, l'ambiente invita a rimanere tutto il giorno a leggere. Il posto è magnifico: si vedono otto dei dieci famosi panorami del Lago dell'Ovest!
I visitatori sono vecchi amici che conoscono la storia della signora Jinxiu, e che poi portano degli altri amici. La libreria è una fucina di attività, c'è un English Corner settimanale, e molti convegni letterari a cui hanno partecipato famosi scrittori come Mo Yan, vincitore del Premio Nobel per la letteratura, Su Tong, Yu Hua, Wang Xufeng e Alai, vincitori del premio Mao Dun, e molti altri.
Wang Xufeng, di Hangzhou, citata poco fa, è un'esperta di tè e una prolifica scrittrice, che ha vinto il premio Mao Dun per la sua trilogia sul tè. E' anche una grande amica della signora Jinxiu, che ricorda con emozione:
"E' stata Xufeng ad appoggiare sin dall'inizio l'apertura della libreria. Mio marito si opponeva, e me lo diceva in termini molto duri, ma lei alla fine l'ha convinto. Lui temeva per il lato economico, una cosa concreta, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Nel 2009 abbiamo trasferito la libreria qui, le cose sono andate sempre meglio, anche lui era molto contento, lo trovava un paradiso, e poi ci siamo trasferiti anche noi, vivendo in condizioni semplici".
Ecco il segreto della signora Jinxiu: adesso che è sempre alle prese con il lato finanziario della sua attività, qual è la sua strategia? Pensa sempre al dopo, non all'immediato, forse perché, a causa della rivoluzione culturale, non ha frequentato le medie e le superiori, passando direttamente dalle elementari all'università. Almeno così dice.
La sua è una storia straordinaria: originaria di Wenzhou, la signora Jinxiu ha frequentato la scuola solo fino alla quarta elementare, e poi è iniziata la rivoluzione culturale, in seguito è andata a lavorare in fabbrica, ma ha sempre continuato a leggere e a ricopiare i brani dei libri che la colpivano di più. Se non capiva, rileggeva più volte degli interi testi, fino a padroneggiarli.
In questo modo, quando nel 1978 in Cina sono stati ripristinati gli esami di accesso all'università, li ha superati ed è stata ammessa alla facoltà di inglese dell'Università di Xiamen. Qui ha incontrato il futuro marito, Sheng Zichao, un dottorando in letteratura originario di Hangzhou, il genio dell'ateneo, che saputa la storia del suo studio da autodidatta, la volle conoscere e si innamorò subito di lei. Dopo la laurea, lei diventò segretaria del rettore dell'università, ma lasciò l'incarico, che amava molto, per seguire il marito a Hangzhou. Era l'anno 1987.
A Hangzhou lei ha insegnato inglese in un'università, mentre il marito lavorava all'Istituto di ricerche sulla letteratura del Zhejiang, di cui alla fine diventò direttore. Quindi una coppia di intellettuali attivissimi. Hanno anche avuto un figlio, a cui hanno dato il nome di Sheng Xia, in ricordo dell'università di Xiamen, dove si sono conosciuti e innamorati.
Hanno tenuto un salone letterario in casa per molti anni, fino al 1999, quando lei si è ammalata e ha espresso il desiderio di aprire una libreria. Perché l'ha battezzata "L'età dell'innocenza"?
"In realtà il termine non piaceva, specialmente a mio marito. Quando non ci capivamo, noi due ci scrivevamo dei bigliettini, e io gli ho scritto: 'l'età dell'innocenza' ha una valenza sia di ricordo del passato che di aspirazione al futuro, è un'espressione dolce, ma anche forte e decisa. Il termine deriva dal film 'The age of innocence', vincitore dell'Oscar, tratto dal romanzo omonimo di Edith Wharton. Molti, fra cui mio marito, preferivano 'On the road', ma è un termine troppo ristretto a un'epoca precisa, ed esprime incertezza, e io volevo una valenza di stabilità, per riflettere, per fermarsi."
Ecco come sono andate le cose: il marito è andato all'Assessorato al Commercio per la registrazione dell'attività, dandole il nome che lui preferiva, "On the road". Ma lei si è opposta: sarebbe stata lei a gestire la libreria, quindi doveva avere un nome femminile.
C'è anche un altro aspetto: in realtà la signora Jinxiu, quando ha partorito, si aspettava una figlia, ma era un maschietto, per cui in seguito ha avuto dei problemi su come trattarlo. Per cui considerava la libreria come una figlia. E ha detto al marito: Il nome devo darlo io, quando apriremo una filiale deciderai tu! E lui ha accettato, e il giorno dopo è tornato all'assessorato a cambiare il nome, una cosa non proprio semplice.
La scritta "Chunzhenniandai", l'età dell'innocenza, è stata calligrafata del celebre pittore Han Meilin nel 2009, il 60mo anniversario della fondazione della RPC e anche l'anno del bue. L'artista era molto occupato, ma ha calligrafato lo stesso la scritta alla signora Jinxiu, donandole anche una sua opera, la statua di un bue in bronzo, che ora si trova nella libreria.
La signora Jinxiu vive fra i libri da una vita, quindi qual è il suo scrittore cinese preferito?
"E' Zhang Ailing, una scrittrice che in apparenza sembra fredda, ma che in realtà trabocca di calore. A suo tempo ho detto a mio marito: i miei ideali sono in cielo, ma i miei piedi sono fissi sulla terra, una separazione in realtà molto dolorosa. Come Ailing, sono dolce, ma forte nell'affrontare le difficoltà: la malattia, le difficoltà della libreria, e poi la morte di mio marito. La libreria è un regalo a mio marito. Non avrei mai pensato che tredici anni dopo potesse diventare un regalo di vita per me, che mi ha permesso di affrontare la malattia."
E la libreria "L'età dell'innocenza" sta diventando un landmark di Hangzhou: posta accanto al Lago dell'Ovest, in mezzo ai boschi, è un passaggio obbligato per raggiungere la pagoda Baoshu, in cima al colle. Di qui si può fare una bella passeggiata fino all'antico tempio taoista dove mille anni fa il monaco Ge Hong fece i suoi esperimenti di alchimia per fabbricare la pillola dell'immortalità. La zona comprende delle grotte sul pendio, molto adatte a scopi arcani come l'alchimia. Non mancano alberi secolari di canfora e di tamarindo, insieme a banani, camelie e boschi di bambù. Dopo la pioggia, lungo il sentiero lastricato di pietra e sassi, l'aria era fresca e profumata d'erba, un vero piacere per chi proviene da Beijing, spesso afflitta dallo smog.
Parlando di Hangzhou, la signora Jinxiu ammette che è molto cambiata dal suo arrivo nel 1987, 27 anni fa, ma molti luoghi sono rimasti gli stessi, quindi è ancora riconoscibile.
Il Lago dell'Ovest, il suo gioiello, è proprio sotto le finestre della libreria, e continua ad attirare folle di visitatori da tutta la Cina e dal resto del mondo. Nel corso delle feste cinesi, le rive e i ponti sono così affollati che i poveri visitatori vedono solo gente, e il lago e le sue bellezze spariscono.
Ma questo non spaventa la signora Jinxiu, che l'anno prossimo, per la Giornata mondiale del libro del 23 aprile, intende utilizzare le rive dell'intero lago per una grande attività di lettura di poesie. Prima farà una campagna nazionale di raccolta di poesie sul lago, le pubblicherà e donerà i testi ai partecipanti alla lettura. Questo con il sostegno della provincia del Zhejiang, da sempre culla di intellettuali, artisti e poeti, e dei numerosissimi volontari locali.
Hangzhou è meta non solo di turisti cinesi, ma anche di molti stranieri, che ne apprezzano le bellezze naturali e l'intensa atmosfera culturale. Ma ora ridiamo la parola alla signora Jinxiu:
"Il Lago dell'Ovest è Patrimonio mondiale immateriale dell'Unesco. Un funzionario dell'Onu in missione a Hangzhou è venuto alla libreria, che lo ha molto interessato perché è un'iniziativa privata, non del governo locale. E' un personaggio importante, ma ha tirato fuori la sua macchina fotografica e si è messo a fotografare le sale e il paesaggio intorno, senza più andarsene".
Qualsiasi persona che arriva alla libreria si profonde in complimenti per l'ambiente e per la miriade di attività culturali che porta avanti.
Gli scaffali alle pareti traboccano di romanzi, prose, poesie, letteratura per giovani e anche per bambini, e di riviste di ogni tipo, che i visitatori possono prendere a prestito per dei giorni interi. La lettura è gratuita per tutti, i libri non sono in vendita, quindi l'unico reddito della libreria è quello delle conferenze e del servizio bar e ristorante, che dalla mia esperienza personale, è ottimo: torte e caffè occidentali, tè cinese, e piatti di Wenzhou, luogo di nascita della signora Jinxiu, come fettine di pesce da intingere nella salsa, formaggio di soia ripieno, verdure locali, zuppa di carne e verdura, ecc.
Alle delizie del palato, la signora Jinxiu aggiunge naturalmente quelle della cultura, e ogni settimana organizza serate di lettura. A volte sono gli scrittori stessi a leggere dei brani di loro opere, oppure dei volontari locali, e il pubblico è sempre numeroso, il che fa capire come nella nostra epoca digitale, nel mondo virtuale, i lettori di testi cartacei siano ancora molti. La signora Jinxiu ossserva:
"L'abbondanza materiale abbinata al vuoto interiore rende vana la vita, ma i libri offrono nutrimento spirituale. La lettura è un modo piacevole di passare il tempo. L'autore non rifiuta mai il lettore!"
Qual è l'autore straniero preferito dalla signora Jinxiu, che è stata insegnante di inglese?
"Thomas Hardy, uno scrittore e poeta inglese, che è stato anche architetto, vissuto nell'Ottocento."
Vista la sua formazione, la signora Jinxiu ha molti amici di madrelingua inglese, che la affiancano spesso nelle sue attività, per esempio, nell'English Corner del sabato, animato da cinesi e stranieri, che vengono qui a parlare liberamente nella lingua di Shakespeare.
Non mancano le serate di lettura di testi bilingui, cinese e inglese, ma anche cinese e tedesco, come è avvenuto con un sinologo tedesco, che due anni fa ha letto qui le sue poesie in tedesco, affiancato da giovani cinesi che hanno declamato la versione cinese. Hanno battezzato il sinologo il "Li Bai cinese", il che l'ha molto commosso.
Li Bai è il più famoso poesta cinese dell'antichità! Inoltre la signora Jinxiu non avrebbe mai immaginato che fra i frequentatori della libreria molti conoscessero il tedesco! Quindi la serata di lettura bilingue è stata un grande successo.
Nel frattempo alla libreria si tengono anche delle serate cinematografiche, in cui si proiettano film tratti di opere letterarie.
Alla libreria "L'età dell'innocenza" di Hangzhou, la signora Zhu Jinxiu sta portando avanti un attivo dialogo fra oriente e occidente. Le attività non sono fisse, a parte l'English Corner, ma le serate di lettura sono molto frequenti, e hanno molte richieste di presentazione di testi appena pubblicati. La signora Jinxiu, naturalmente, sceglie il meglio, ossia, usando un termine corrente in Cina, dei libri pregni di "zhengnengliang", ossia di energia positiva.
Tutto questo fervore culturale è seguito da vicino dai media di Hangzhou, giornali, radio e TV, e anche dalla CCTV, il che è un grosso incoraggiamento per la signora Jinxiu e per i suoi collaboratori.
L'anno scorso la recita poetica d'autunno è stata un grande successo, quindi quest'anno vuole tenerne una estiva, sulla falsariga del "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare, insieme ai suoi amici inglesi e cinesi. Purtroppo manca un pianoforte, impossibile da trasportare alla libreria per via dei 236 gradini di accesso, ma lei dice: si può affiancare altra musica.
Se passate per Hangzhou, ricordate di far visita alla libreria "L'età dell'innocenza": come ha detto lo scrittore Mai Jia, è il posto giusto per ritrovare se stessi.