Prima di tutto, ci presenti in breve l'attuale quadro della cooperazione tecnico-scientifica tra Cina e Italia.
Sono solo passati tre mesi dal mio arrivo in Italia, in veste di consigliere tecnico-scientifico presso l'Ambasciata della Repubblica Popolare cinese a Roma, e nonostante ciò, sono particolarmente impressionato degli attuali sviluppi della collaborazione tecnico-scientifica tra Cina e Italia. La cooperazione tra i due paese in questo campo risale a 35 anni fa quando fu stipulato l'accordo Cina-Italia sulla cooperazione tecnico-scientifica. Negli ultimi anni, l'innovazione è divenuta il tema centrale di questa collaborazione, perciò nel 2010, le due parti hanno dato vita ad un nuovo meccanismo, ossia il Forum cooperazione tecnico-scientifica Cina-Italia, sotto il quale sono stati istituiti il centro per il trasferimento tecnologico, il centro del design e il centro dell'E-governance, per favorire la cooperazione bilaterale soprattutto nel campo dell'innovazione. Per quanto riguarda gli altri campi, va notato che la cooperazione Cina-Italia nel settore della tutela ambientale nell'ultimo decennio è risultata molto dinamica, anche grazie alla grande attenzione dei due governi con lo stanziamento di centinaia di milioni di dollari. In quel periodo, più di 10 mila funzionari ed esperti cinese si sono recati in Italia per formarsi e studiare le nuove idee e tecnologie italiane sullo sviluppo sostenibile. Basandosi su questo sono stati avviati dei progetti concreti di collaborazione, per esempio il famoso palazzo del risparmio energetico dell'Università Tsinghua. Vorrei inoltre ricordare che la cooperazione è stata estesa anche al settore aerospaziale. L'anno scorso, il direttore dell'Amministrazione nazionale dello Spazio cinese, Xu Dezhe, ha visitato l'Agenzia spaziale italiana accordandosi per una cooperazione dall'enormi potenzialità. Per ora stiamo studiando alcuni possibili progetti, come la ricerca congiunta sui razzi e sui carburanti. Anche la sanità rappresenta uno dei settori più significativi della cooperazione, come anche la sicurezza alimentare. Preferisco non elencare tutti i progetti interessanti, altrimenti queste due ore non bastano.
Dicono che tra Cina e Italia esiste ancora un considerevole potenziale nella collaborazione tecnico-scientifica, lei è d'accordo?
La cooperazione tecnico-scientifica tra Cina e Italia è caratterizzata prima di tutto da dal fortissimo sostegno dei due governi ed anche da una gran passione e partecipazione degli istituti di ricerca e delle aziende dei due paesi. Entrambi sono antichi paesi con una lunga storia e una splendida cultura, i due popoli hanno molto in comune sul modo di pensare, il che favorisce la comprensione reciproca e la cooperazione.
Da un punto di vista economico, le industrie tecnico-scientifiche della Cina e dell'Italia sono altamente complementari. L'Itala, come paese sviluppato, è all'avanguardia nella tecnologia applicata, nella manifattura, nella sanità, nell'aerospaziale e nella fisica delle particelle, ma per i limiti territoriali e demografici, l'Italia ha bisogno di un mercato maggiore e in crescita per esportare i suoi prodotti tecnologici. La Cina, che sta vivendo una ristrutturazione industriale con una fortissima domanda verso la tecnologia, è un partner ideale per l'Italia.
Un altro elemento favorevole è la dinamicità delle attività innovative e imprenditoriali dei due Paesi. L'Italia è famosa per sue le piccole e medie imprese, molte delle quali possiedono le proprietà intellettuali e know how. In Cina, dopo l'applicazione della politica di riforma e apertura, sono comparse una serie di aziende innovative ad alto contenuto tecnologico, in particolare negli ultimi anni si è registrato un boom di aziende private. L'innovazione potrebbe essere un tema condiviso tra gli imprenditori cinesi e italiani e giocare il ruolo di ponte per realizzare interessi comuni.
Quali sono le problematiche che si sono riscontrate nella collaborazione e come affrontarle?
Anche se la cooperazione bilaterale è in buon andamento, tutti gli operatori, sia cinesi sia italiani, devono essere consapevoli che la collaborazione tecnico-scientifica, prima di raggiungere dei risultati, necessita di un certo periodo, forse abbastanza lungo, poiché la ricerca e sviluppo tecnico-scientifico non sono completati in un giorno. Quindi, i collaboratori devono prima di tutto essere risoluti e pazienti, e poi aver fiducia e comprensione di fronte a difficoltà o divergenze. Anche il rispetto reciproco è importante, bisogna rispettare non solo le idee e gli abitudini, ma anche gli interessi della controparte.