Le sculture di ambra nera di Fushun
  2014-09-16 00:18:00  cri

Oggi vi porteremo in visita a Fushun, una città situata 45 km ad ovest di Shenyang, capoluogo della provincia del Liaoning, nel nord-est della Cina, la capitale cinese del carbone. 

Qui si trova una miniera di carbone a cielo aperto, lunga 15 km, larga 5, e profonda 400 metri, la più grande dell'Asia, la miniera Xilu. La vista dalla piattaforma panoramica è spettacolare: nonostante la fossa sia ricoperta dalla foschia, dopo un acquazzone improvviso, nelle vicinanze si intravedono ancora le pareti a terrazze, una macchina scavatrice, e due treni che trasportano i pezzi di carbone.

Siamo in compagnia di due giovani locali, Zhang Yin e Wu Peng, figli di minatori, nati e vissuti in questa città, la capitale cinese del carbone, che però, dopo un'estrazione di più di un secolo, si sta esaurendo.

Oltre alle miniere a cielo aperto di Xilu e Donglu, ci sono anche delle miniere a pozzo, i cui cunicoli attraversano in lungo e in largo il sottosuolo della città, il che provoca dei frequenti sprofondamenti del terreno, un altro motivo dello stop all'estrazione del carbone stabilito dal governo nel 2006.

Di conseguenza i due giovani che ci accompagnano non sono più minatori, ma operano ancora in un campo legato al carbone, la scultura della lignite, con cui creano dei veri capolavori. 

Il materiale usato, il giaietto, detto anche ambra nera o giavazzo, è un tipo di lignite con un'umidità relativa piuttosto elevata, superiore al 21%, e una carbonificazione non completa, per cui è un combustibile poco pregiato. Origina da legno duro di pino, cipresso, quercia e betulla, con un processo iniziato più di 100 milioni di anni fa, e nella miniera a cielo aperto di Xilu si trova nello strato intermedio. La miniera di Xilu è anche ricca di ambra, una resina di conifere fossile molto più famosa e pregiata delle lignite, e che si trova anche in altre zone del mondo.

E' vero! Chi non conosce l'ambra dei paesi baltici? E come non ricordare la magnifica Sala d'Ambra del Palazzo di Tsarkoe Selo, a San Pietroburgo?

L'ambra della miniera a cielo aperto di Xilu, a Fushun, in Cina, dove ci troviamo, viene lavorata sul posto, trasformata in collane, braccialetti e piccoli oggetti ornamentali, e venduta a dei prezzi naturalmente molto superiori a quelli della giada nera, il giaietto!

Nel programma di oggi, vi presenteremo la scultura su ambra nera di Fushun, visitando alcuni artisti locali.

Cari amici, ci troviamo a Fushun, nel nord-est della Cina, nello studio di Wu Peng, uno scultore di ambra nera nato nel 1982, ma già maestro scultore di livello nazionale, il che la dice lunga sulla sua bravura.

La sua bottega-studio si trova lungo una strada polverosa percorsa da camion, in mezzo a due officine di riparazione, il tipico paesaggio di una città industriale. Di fronte, si erge un monte artificiale di scarti della lavorazione di ferro, alluminio e carbone, dalla lunga cima piatta, uno dei molti che costellano l'area industriale della città. Ma, una volta entrati nella bottega di Wu Peng, tutto cambia, come per miracolo: sugli scaffali, serie di collane e braccialetti di ambra marrone, e di sculture di ambra nera, di grande bellezza. Siamo nel mondo dell'arte. Ma da cosa deriva l'ambra nera? Ce lo spiegherà il giovane scultore Zhang Yin:

"Questo materiale proviene dalla miniera a cielo aperto di Xilu. Un tempo in questa zona c'erano foreste e fiumi, per cui, secondo alcuni, l'ambra nera deriva da canne fossili, e secondo altri, da pini e alberi di legno duro. Ci sono due interpretazioni".

L'ambra gialla, invece, è resina di pino fossile. L'ambra nera, o giavazzo, in cinese "meijing" (carbone raffinato), è suddivisa in tre tipologie, secondo la qualità. E' più leggera del carbone normale, e i pezzi grezzi, molto affilati, presentano un colore rossastro, che diventa nero con la levigatura.

Nello studio di Wu Peng, sopra il suo tavolo da lavoro, in mezzo a polvere e residui di lignite, spicca una serie di coltelli e scalpelli, i suoi attrezzi di lavoro. Alla base della parete, dei mucchi di lignite. Egli dice:

"Adesso il mercato degli ornamenti è enorme: ho moltissimi ordini di pendagli per collane e piccoli oggetti ornamentali, per cui devo lavorare notte e giorno!"

Effettivamente i pendagli e i piccoli oggetti decorativi scolpiti da Wu Peng sono lucidi, morbidi al tatto e simpaticissimi. Infatti, dopo la levigatura a macchina, che rende lucida e brillante la superficie dell'ambra nera, si passa una mano di cera, che fissa la scultura. 

Più si tocca con le mani, più la superficie diventa brillante, per cui questi piccoli oggetti scolpiti possono essere manipolati come le noci, almeno in Cina, per tenere in esercizio i muscoli delle mani.

L'ambra nera pare che protegga anche dalle radiazioni elettromagnetiche del computer. Secondo l'illustrazione dei nostri amici artisti, nel nord-est della Cina la lavorazione dell'ambra nera è molto antica, infatti nel sito di Xinle, a Shenyang, sono emersi dei piccoli globi, degli orecchini e delle coppette di ambra nera risalenti a settemila anni fa, nel Neolitico. Ma ora ridiamo la parola all'artista Wu Peng:

"Ho iniziato a scolpire l'ambra nera nel 1998, a 16 anni. Amo l'arte, ma ho cominciato per caso: mio padre, un minatore, mi ha presentato a un maestro, che io frequentavo solo nel fine settimana, al di fuori della scuola. Mi sono appassionato, e dopo il diploma delle superiori, l'ho scelto come lavoro. Non ho frequentato la scuola d'arte come Zhang Yin, che poi ha lavorato alla fabbrica di sculture".

Wu Peng, anche se così giovane, ha già ottenuto molti premi nazionali, è erede della settima generazione della scultura su ambra nera, che a sua volta è Patrimonio culturale immateriale cinese, ed è maestro scultore di livello nazionale. Ma come avviene la lavorazione dell'ambra nera? Ascoltiamo:

"Il processo comprende la scelta del materiale, il taglio, la modellazione grezza, la rifinitura, la levigatura a macchina, la lucidatura e l'inceratura. Scolpisco a mano, ma utilizzo anche lo scalpello elettrico, che mi permette una maggiore velocità. La lignite si trova anche in Tibet, ma è più fragile. E' un'arte tipica di Fushun, dove si pratica da più di un secolo, anche se nel sito di Xinle sono emersi dei reperti risalenti a 7000 anni fa. E' cominciata nel 1906. In seguito, gli invasori giapponesi, che sfruttavano le nostre miniere di carbone e amavano molto questo materiale, se ne portarono via delle enormi quantità".

G: L'iniziatore della scultura su ambra nera è Zhao Kunsheng, nativo di Baoding, che trasferitosi a Fushun, nel 1906 scoprì che la lignite aveva delle venature come il legno, e provò a scolpirla come si fa con il legno, realizzando un piccolo globo, molto bello. In seguito realizzò altre opere, molto apprezzate, per cui aprì un lavoratorio, dove insegnò a degli allievi, che dopo il '49 entrarono nella Fabbrica di Sculture di Fushun.

Cari amici, nel corso della nostra visita a Fushun, abbiamo anche incontrato il signor Yan Jun, responsabile dei prodotti di consumo della Commissione economica della città di Fushun, che ci ha detto:

"Quest'anno abbiamo organizzato la seconda edizione della Mostra dell'ambra e del giaietto di Fushun, due prodotti tipici e famosi della città, con dei buoni risultati, ma i materiali si stanno esaurendo". 

Yan Jun ha continuato dicendo che tradizionalmente i materiali grezzi vengono trovati casualmente nel corso degli scavi dai minatori, che poi li portano agli artisti. Non esiste un piano di conservazione a livello di città. Certe miniere sono state appaltate a privati, che si tengono il materiale che trovano. La miniera a cielo aperto di Xilu è ancora attiva, ma la qualità del carbone è scadente, e, cosa ancora più grave, certe zone della città stanno sprofondando perché il terreno sottostante è vuoto, per cui dal 2006 è proibito ampliare l'estrazione.

Ora Fushun sta procedendo ad una profonda ristrutturazione industriale, spostando l'area industriale per salvare la città. Egli ha aggiunto un particolare interessante:

"Nel 1805 i russi incaricarono un locale di chiedere al governo Qing il permesso di sfruttare le riserve di carbone di Fushun, cosa mai fatta prima perché la zona si trova lungo 'la dorsale del drago', ossia nell'area che era la culla della dinastia mancese, quindi non si poteva toccare. Tuttavia, alla fine, il governo Qing concesse il permesso. Di seguito arrivarono i giapponesi, che iniziarono l'estrazione negli anni venti, ancora prima dell'invasione".

Yan Jun afferma che il carbone di Fushun è il migliore della Cina, il che è valso alla città il titolo di "capitale del carbone". Dal 1950, vista l'ottima qualità, il carbone locale viene inviato alla grande acciaieria di Anshan. Quanto alla lignite, ne rimane poca, ma gli artisti locali, che sono circa 300, hanno ancora del materiale grezzo da lavorare per tutta la vita. Nel complesso l'ambra nera dà lavoro a 7-800 persone nella città, compresi gli operatori commerciali, ed esistono diverse strade di botteghe e laboratori specializzati in ambra gialla e ambra nera.

Purtroppo, visto che la lignite non è un materiale pregiato e la lavorazione è piuttosto semplice, i prezzi di vendita non sono alti. Una soluzione sta negli ornamenti, orecchini, collane, braccialetti e pendagli, con grani di ambra nera accostati ad ambra marrone e ad altre pietre, che creano degli effettivi visivi molto piacevoli.

La professoressa di arte Wang Zhuoru, di Shenyang, che sta conducendo una ricerca sulla storia dell'artigianato della provincia del Liaoning dopo il 1949, nell'ambito di un piano statale, ha fatto notare un particolare importante:

"Mi spiace di non aver fatto attenzione prima all'ambra e al giaiazzo di Fushun. Tuttavia, oltre al materiale speciale, è fondamentale il tema, il motivo rappresentato, che deve essere tipico del Liaoning, per esempio gli animali di buon auspicio, con particolare risalto per la gru. Purtroppo neanche gli artisti della giada di Xiuyan fanno attenzione a questo particolare".

A questo punto Wu Peng è corso a prendere la scultura di una tartaruga, un animale simbolo di longevità in Cina, una sua opera recente, dalla forma tonda e vivace, molto bella. Anche i suoi pesci, tigri e aquile sono simpatici e pieni di vita.

Cari amici, ora ci troviamo al Museo dell'ambra e del giavazzo di Fushun, aperto nel 2010 a Gucheng, nel quartiere operaio della città. Al terzo piano si trova un laboratorio, dove diversi artisti sono al lavoro. Zhang Haixin, una donna dall'aria decisa, è intenta a scolpire un cavallo su un tavolo zeppo di attrezzi, accanto a un tubo che aspira la polvere della lignite, che tuttavia mi dicono che non è molto pericolosa, perché viene assorbita dai polmoni.

"Ho più di 60 anni, e ho iniziato a scolpire la giada a 21 anni con il maestro Zhang Dehui, in fabbrica. Allora ognuno era specializzato in un certo materiale. Poi sono passata all'ambra nera. Quando la fabbrica ha fatto bancarotta nel 2004, sono venuta qui."

Sugli scaffali del laboratorio spiccano molte sculture di animali, fra cui una bellissima tigre di ambra nera con occhi di ambra marrone, opera di Zhang Yin, scolpita del tutto a mano, e di cui si vedono con chiarezza le ossa e le striature del pelo.

Alcune opere presentano un chiaro contrasto fra la parte levigata e quella lasciata volutamente grezza. Il laboratorio è diretto da Zhang Dehui, classe 1948, zio e maestro di Zhang Yin, che ci ha detto:

"Ho iniziato a scolpire l'ambra nera a 10 anni, e continuo con passione da più di 50 anni. La Fabbrica di Sculture di Fushun, fondata nel 1958, lavorava la giada, l'ambra e l'ambra nera, con maestri dello Hebei. Nel 1956 ho iniziato a studiare alla scuola d'arte e poi sono entrato in fabbrica. Visto che la giada scarseggiava, ho cominciato a scolpire l'ambra nera e l'ambra marrone, prodotti locali molto apprezzati dai visitori".

Nella sala del museo ho notato una magnifica statua di un personaggio dell'antichità cinese, alta sui due metri, di ambra nera, realizzata con più pezzi assemblati. Ma il must è una composizione, opera di Zhang Yin, formata da un enorme tronco d'albero contorto da cui sporge un orsetto di ambra nera, che guarda in basso altri due orsetti, sempre di ambra nera. Gli occhi sono di giada marrone, i peli sono sono scolpiti con precisione, e l'espressione dei musetti è molto simpatica. Ma ora ridiamo la parola al maestro Zhang Dehui: 

"Quando sono entrato in fabbrica, esistevano due grandi reparti, uno di scultura di animali, e uno di uccelli e personaggi, per lo più su giada, ma negli anni sessanta non esisteva un mercato. Abbiamo iniziato a scolpire l'ambra nera nel 1975, creando dei prodotti per il turismo. Eravamo una ventina di artisti. La giada invece era riservata al commercio estero. Nell'85 c'era ancora l'economia pianificata, nell'86 è iniziata quella di mercato e lo Stato ha smesso di acquistare. Andavamo alla Fiera campionaria di Canton due volte all'anno". 

Zhang Dehui ha aggiunto che la scultura su ambra nera ha visto un forte sviluppo dopo il 1985, con l'economia di mercato, quando molti artisti si sono dedicati al settore perché con la riforma c'erano soldi in circolazione e c'era un mercato interno.

Il picco è stato nel 1993, quando vendevano l'intera produzone sia a privati che alle unità di lavoro. Nel 2003-2004 le fabbriche di giada di tutta la Cina sono andate in bancarotta, e sono diventate private, anche quella di Fushun, i cui dipendenti si sono messi a lavorare in proprio. Il laboratorio di Zhang Dehui raccoglie una decina di artisti, veterani e giovani. Da come abbiamo visto, la storia delle sculture in ambra nera di Fushun corrisponde ai cambiamenti della storia recente della Cina.

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