Wenzhou II: i ponti coperti di Taishun e il banchetto delle cento famiglie
  2014-07-18 12:32:27  cri

Il distretto di Taishun si trova a circa tre ore di auto da Wenzhou, in direzione sud-ovest, fra monti verdeggianti ricoperti di bambù, pini, palme e banani. Giugno è la stagione delle piogge, quindi dagli anfratti dei monti scendono delle lunghe cascate, che creano dei paesaggi stupendi, e danno anche un senso di freschezza che allevia l'opprimente caldo umido della zona. La zona è resa ancora più bella dai ponti in legno coperti che attraversano i fiumi e torrenti locali.

Dipinti di rosso scuro, con le loro alte campate ad arco e i padiglioni laterali formano degli scorci meravigliosi, che da poco sono stati valorizzati dal punto di vista turistico, e che quindi attirano non pochi visitatori, soprattutto da Wenzhou e dalla zone vicine.

Oggi vi porteremo con noi in visita a questi ponti, sotto la guida di un esperto, il signor Zhong Xiaobo, che abbiamo incontrato davanti al più bello, il ponte Beijianqiao, situato nel villaggio di Xiaquaocun, della cittadina di Sixi. Abbiamo attraversato il fiume su una fila di blocchi di pietra infissi nell'acqua, chiamati "dingbuqiao", tipici del Zhejiang, e saliti dei gradini di pietra, ci siamo seduti alla vicina casa da tè, all'ombra di due giganteschi alberi, ancora più antichi del ponte coperto.

Ci troviamo in un'ampia vallata alla confluenza di due fiumi, nel villaggio di Xiaqiao. La zona un tempo era remota, per arrivare a Wenzhou occorrevano due giorni, e solo da poco è stata costruita una strada moderna, con decine di gallerie, che riduce il tempo a tre ore. In realtà, per i locali la città più vicina è Shouning, nel Fujian, e non Wenzhou, nel Zhejiang. Per l'isolamento e la povertà, qui l'emigrazione è iniziata presto, e l'economia si è ripresa con il turismo solo da poco.

Dopo questa breve presentazione del quadro locale, ritorniamo alla casa da tè, in compagnia di Zhong Xiaobo. Assaporando del fragrante tè rosso locale, ci ha detto che parecchie associazioni popolari si occupano dei ponti coperti locali, detti langqiao, come l'Associazione della cultura dei langqiao di Wenzhou, di cui è presidente. Ma diamogli subito la parola:

"All'inizio, nell'anno 2000, quando ero all'università, ho aperto il sito web dei langqiao cinesi, e da allora mi dedico alla loro presentazione e preservazione. Sono nato qui vicino, a Sankuizhen, e accanto alla scuola superiore che frequentavo c'è il ponte Xuezhaiqiao, ma allora non mi rendevo conto del valore e della bellezza di questi ponti. All'università, a Chengdu, ho notato un articolo in merito su National Geographic cinese, e mi sono molto emozionato nel vedere che i nostri ponti erano così apprezzati, allora nel 2000 ho aperto il sito web che li descrive".

Secondo l'illustrazione di Zhong Xiaobo, nella zona di Taishun esistono 32 ponti delle epoche Ming e Qing, 6 dei quali in legno, molto pregiati, dalla struttura simile a quella del "ponte dell'arcobaleno" del dipinto "Scene sul fiume alla festa del Qingming", di Zhang Zeduan (1085-1145), risalente all'epoca dei Song del nord. Il ponte del dipinto ha un'unica lunga campata ad arco, è molto ampio, e ha due file di botteghe ai lati. Secondo lui, la struttura dei ponti di Taishun, però, è ancora più scientifica. Il ponte di Kaifeng, nello Henan, al tempo capitale della dinastia, non esiste più, ma i ponti di Taishun sono ancora intatti, e servono ancora i locali nei loro spostamenti.

Il ponte che abbiamo accanto, Beijianqiao, è stato eretto nel 1674, e il suo ponte "fratello", Xidongqiao, posto a 300 metri di distanza, nel 1570.

Ma qual è il ponte più antico di Taishun? Secondo Zhong Xiaobo, è il ponte Santiaoqiao, visto che è stata trovata una tegola che porta una scritta dell'epoca Tang (618-907). Ma di che materiale sono fatti questi antichi ponti?

"Sono di legno di pino, infatti la zona è sempre stata ricca di alberi, e vicino ai ponti si trovavano dei boschi appositi riservati alla loro manutenzione. La zona un tempo era remota, ma i ponti sono molto avanzati. Questo ponte, eretto in un'epoca agricola, serve ancora agli spostamenti dei locali."

I ponti di Taishun si sono conservati nei secoli per l'attenzione della gente del posto, ed ora sono tutelati per il turismo e per la cultura. Il ponte Beijianqiao, dove ci troviamo, si trova accanto all'acqua e ha accanto due magnifici alberi secolari, quindi è considerato il più bel ponte del mondo.

Quindi è già conosciuto a livello mondiale?

Certo! Ascoltiamo la spiegazione di Zhong Xiaobo:

"Undici anni fa negli Usa hanno tenuto un convegno nazionale sui ponti coperti, e l'anno scorso il secondo. Non sapevano che Taishun avesse dei ponti così belli, hanno visitato il nostro sito web, e poi ci hanno invitati nell'Ohio, lo stato americano che ha più ponti. Adesso siamo gemellati con l'Associazione dei Ponti Usa. Ma i nostri ponti sono diversi: qui la coltura è agricola, e negli Usa industriale, quindi i loro sono ponti per automobili, piatti, e i nostri sono ad arco, di legno."

Zhong Xiaobo ha continuato dicendo che negli Usa i ponti e gli ambienti circostanti sono molto ben conservati. Taishun è una remota zona montana, ma ora ci sono delle buone comunicazioni e più turismo, quindi l'ambiente è cambiato ed è più protetto. I ponti sono tutti tutelati dal punto di vista degli incendi, ecc., ma ci sono ancora dei problemi, nonostante siano ormai patrimonio statale e dell'Unesco.

"Quindici ponti sono già patrimonio statale cinese. Inoltre dal 2009, per la tecnica di costruzione, i ponti di Taishun sono patrimonio culturale immateriale dell'Unesco."

I langqiao sono molto belli esteticamente, hanno la forma dell' arcobaleno e le pareti di legno verniciate di rosso porpora per proteggerle dalla pioggia e dai raggi del sole. Le tavole laterali di legno si possono cambiare. I due alberi accanto sono ancora più vecchi del ponte: uno è un pino cinese, Sapium Sebiferum, di più di 600 anni, e l'altro un albero di canfora di 1000 anni, che si ergono sul pendio che porta al ponte. Accanto si trova una casa da tè, e più avanti il mercato del villaggio. Viste le forti piogge, qui le alluvioni sono frequenti, e l'acqua arriva quasi alla base in legno del ponte, ma senza toccare la struttura portante, che è straordinaria. "Questa è la struttura classica di ponti di Taishun, divisa in tre parti. Le campate sono formate da una struttura di pali di legno intrecciati, molto elastica, che si adatta alle spinte, senza l'uso di chiodi, una tecnica che si dice sia stata portata dal nord, da Kaifeng, ma secondo gli esperti, è un insieme completo di tecniche locali. Alla base, sulla riva, c'è una struttura in pietra che finisce nell'acqua, e ad un'estremità un edificio in legno, che è una parte del ponte, che un tempo serviva da abitazione del guardiano e da locanda."

Un tempo, accanto al ponte vivevano degli artigiani, e i terreni vicini servivano a mantenere la famiglia a guardia del ponte. Secondo la tradizione, ai viaggiatori venivano offerti gratuitamente sandali di corda e tè medicinale, per alleviare la stanchezza. A provvederli erano dei volenterosi locali, che offrivano anche l'olio delle lanterne per rischiarare la strada di notte.

Il ponte fu eretto con il contributo di tre funzionari locali di cognome Lin, le cui statue si trovano a un lato del ponte.

Ora i ponti di Taishun sono chiamati langqiao, ma secondo Zhong Xiaobo, questo non è il loro nome originale. Sentiamo:

"Il nome tecnico è 'mugongqiao', ponte ad arco ad intreccio in legno. A livello popolare sono chiamati 'caiqiao', ponte di materiale di legno, e 'wugongqiao, ponte del millepiedi, per la forma simile".

Infatti questi ponti si trovano in una posizione adatta dal punto di vista del fengshui: per esempio, in un villaggio vicino, in una zona a forma di tartaruga, accanto hanno eretto un ponte del millepiedi.

Ma ora torniamo al termine langqiao, conosciuto in Cina per via del titolo cinese, "Langqiao yimeng", del film americano "The bridges of Madison County", che nel 1995 ha avuto un grande successo in Cina. Le due cose hanno rapporto?

"Secondo me sì. Un tempo erano chiamati diversamente, ma questo nome è facile da ricordare e ha anche uno sfondo romantico. Molti visitano il nostro sito web per via del nome facile da ricordare."

Nel mondo esistono molti ponti coperti, in Russia addirittura un migliaio. Nel Fujian, a Taishun, ce ne sono una trentina, di cui sei di legno. Il governo promuove la costruzione di questi ponti, e la tradizione è portata avanti dalla gente locale per il fengshui, per abbellire l'ambiente, ecc. Alcuni vecchi ponti sono stati distrutti per costruire delle strade dopo il '49. Nel 1999, un tifone ha fatto cadere un albero su un ponte, distruggendolo. Un altro, di 40 metri lunghezza, il più lungo, è stato spazzato via da un' alluvione, ma adesso vogliono ricostruirlo.

La cosa interessante, e anche commovente, è che al centro di questi ponti si trova un altare per le divinità, che possono essere il Budda, i "tre funzionari" (del cielo, della terra e dell'acqua), o la 14ma sorella Chen che porta figli maschi, una divinità popolare del sud della Cina.

Infatti tradizionalmente questi ponti erano un luogo di incontro, e la gente ne approfittava per il culto religioso, che adesso invece è proibito per il pericolo di incendi. Si può dire che il rispetto del ponte era anche un rispetto delle divinità. Accanto ci sono case da tè e il mercato.

"Per le necessità del sito web, mi muovo spesso in Cina e all'estero. Dal 2005 organizziamo un convegno annuale internazionale sui langqiao, a cui partecipano molti appassionati stranieri, da cui abbiamo capito che i nostri ponti sono i più belli del mondo."

Il più bello in assoluto è il ponte Beijianqiao, dove ci troviamo. Nello stesso villaggio, più ad est, se ne trova un altro, Xidongqiao, dotato di un bel padiglione laterale, ma la posizione è meno bella, visto che accanto è stata costruita una strada.

Ora lasciamo il villaggio di Xiaqiao, nel distretto di Taishun, nel Zhejiang, nella Cina meridionale, e ci dirigiamo a Zhangzhaicun, il villaggio della famiglia Zhang, a una decina di chilometri di distanza, dove è in vigore da secoli una bella tradizione, il pranzo delle cento famiglie, baijiayan, allestito nelle strade e a cui partecipano centinaia di persone.

Anche in questo villaggio si trova un bel ponte coperto, chiamato Xuezhaiqiao, che attraversa un canale, affiancato da alberi secolari e padiglioni.

Come in molte altre località cinesi, anche qui il 70% dei locali lavora in città, quindi torna a casa solo per le festività, e si occupa con piacere del grande banchetto.

Per saperne di più, ci siamo rivolti al signor Zhang Shanqian, insegnante in pensione e segretario dell'Associazione di ricerche sulla cultura della famiglia Zhang del distretto di Taishun, che abbiamo incontrato nel cantiere del tempio ancestrale della famiglia, in fase di ricostruzione.

"I nostri antenati sono arrivati a Taishun in epoca Song. All'inizio il banchetto si teneva in onore degli avi il 15° giorno del primo e del settimo mese lunare. Si leggevano anche i testi canonici nel tempio ancestrale, con in prima fila gli studiosi che avevano superato gli esami imperiali, che per tradizione in Cina erano molto rispettati. Dopo la riforma e apertura, le condizioni economiche sono migliorate, e i locali hanno ripristinato la tradizione del banchetto, che preparano in una settimana e pagano di tasca loro, secondo le loro possibilità."

Zhang Shanqian ha aggiunto che nel villaggio ora vivono 4000 persone. Al tempo del banchetto, che si tiene il 15° giorno del primo mese lunare, per la festa delle lanterne, preparano al massimo 1000 tavoli, ognuno di 10 persone, e l'organizzazione del lavoro è molto precisa: c'è chi cucina, chi lava i piatti, e chi serve. Certe compagnie di bibite, come Jiaduobao e Wanglaoji, fanno anche da sponsor.

Il banchetto comprende 15 portate, e alla fine si tiene uno spettacolo dell'opera, per cui il villaggio invita una compagnia dell'opera dall'Anhui, che si esibisce per 15 giorni. Si tengono anche mostre di lanterne e la danza del leone.

Naturalmente, nel corso del tempo le cose sono cambiate, e il signor Zhang, che ha 71 anni, ha visto tutti questi cambiamenti:

"Un tempo i bambini speravano nella festa per non mangiare più patate dolci, ma riso. Un tempo nel villaggio i Zhang erano la maggioranza, ma adesso si sono aggiunti degli altri cognomi. Prima andavamo a Fuding a comprare i frutti di mare, impiegando due giorni fra andata e ritorno, adesso invece in qualche ora si compra tutto. Allora la strada era lunga, sui 40 km, e si faceva a piedi".

La zona è così remota che il loro dialetto non lo conosceva nessuno!

Il banchetto delle cento famiglie è un'iniziativa spontanea, all'inizio riservata ai membri della casata Zhang come riunione familiare in occasione del 15° giorno del primo mese lunare, quando tutti tornavano a casa per il capodanno lunare. Infatti qui la terra da coltivare è scarsa, e molti vanno da tempo a cercare lavoro altrove, per cui rimangono solo gli anziani e i bambini.

In seguito i Zhang hanno esteso l'invito anche ai membri della famiglia Xue, la seconda grande casata del posto, e di recente a tutti coloro che vogliono partecipare, anche agli stranieri di passaggio, guadagnandosi l'ammirazione di tutti, naturalmente!

Zhang Shanqian ha aggiunto che un tempo al banchetto si servivano verdure coltivate negli orti, formaggio di soia fatto in casa, e polli e maiali allevati nei cortili, mentre adesso si compra quasi tutto. Ma non si spreca mai nulla, perché il banchetto ha soprattutto il senso della riunione.

Vista l'importanza e la portata dell'evento, la preparazione inizia già l'anno prima, al termine del banchetto, tramite un comitato apposito, e si serve tutto cibo organico, perché il banchetto ha anche la valenza di cerimonia in onore degli antenati.

La settimana prima si controlla se c'è tutto il necessario. Il riso proviene da risaie dove non si usano insetticidi, e la carne da animali allevati senza mangime. Anche se il costo è maggiore, non importa, la gente è felice di pagare per il banchetto, e anche i giovani sono molto attivi nella preparazione. Uno di loro, di cognome Zhang, ci ha detto:

"Al mattino si tengono le danze del drago e del leone, poi inizia il banchetto. Alla fine si tolgono i tavoli, e tutti vanno alla processione in cui la statua della 14ma sorella Chen viene portata nei villaggi vicini, dalle 5 alle 8 di sera. All'arrivo, la gente offre candele e frutta e fa scoppiare i petardi".

Forse sarete curiosi di sapere quanto si paga per partecipare al banchetto, ebbene quest'anno 50 yuan a persona, l'anno scorso 40. Un tavolo da 10 persone costa 1000 yuan, quindi gli organizzatori guadagnano solo la metà, per il resto occorrono degli sponsor.

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