Siamo a Liukeng, un villaggio del Jiangxi, nella Cina centrale, accanto a un lago.
Al tempo del capodanno lunare, la sera la gente ascolta l'opera alla radio, fra il fragore dei botti...
All'alba, il mercato della verdura sull'ampio ponte sul lago è molto animato.
"Sono le sette del mattino e sono a Liukeng, un antico villaggio, dove tutti sono già in piedi al mercato a comprare la verdura. Ci sono anche due fotografi cinesi attrezzati con i loro treppiedi, un altro segno dei cambiamenti in atto nella società cinese. Ora mi trovo lungo il lago Longhu (del drago), suddiviso in cinque laghetti da delle dighe con ponticelli. Il villaggio è circondato dal Fiume Wujiang, su cui un tempo avveniva il fiorente commercio del bambù, per cui la famiglia Dong del posto si arricchì enormemente in epoca Ming. E' un villaggio tipico perché è ancora vissuto, sono contadini, anziani e bambini, i giovani sono in città a lavorare. Il turismo è di passaggio, pochi si fermano la sera. E' molto interessante per le centinaia di antiche residenze, una ventina di epoca Ming e centinaia di epoca Qing, ben restaurate, con delle chiare spiegazioni in cinese e in inglese."
Ecco le mie impressioni la mattina del 3 febbraio scorso a Liukeng, presso Le'an, nella parte centrale della provincia del Jiangxi. Il villaggio è famoso per le sue antiche residenze decorate di motti confuciani, i giganteschi alberi di canfora, e la sua struttura particolare che rispetta i principi del Fengshui.
Inoltre gli abitanti portano tutti il cognome Dong.
Lungo una stradina lastricata di pietra, ho incontrato un signore che reggeva una cesta di verdure, evidentemente di ritorno dal mercato. Stavo cercando, invano, le sculture in legno dei "due immortali dell'armonia" che avevo visto in un libro, e gli ho chiesto delle indicazioni, scoprendo che si trovavano proprio nel cortile accanto! E lui era il maestro del villaggio!
"Anch'io mi chiamo Dong, appartengo alla 37ma generazione, Dong Fufa, e sono il maestro del paese."
Il maestro è stato un'ottima guida nella mia visita! Sentiamo:
"Un tempo Liukeng era fiorente per due motivi: primo, era l'ultima tappa del trasporto fluviale, ora rimangono sette banchine sul fiume, ed era un centro di smistamento delle merci; il secondo è lo sviluppo dei funzionari nelle epoche Song e Ming, con 34 'jingshi' e 78 'juren', il che lo rese al primo posto nel Jiangxi. Molti studiosi e funzionari accumularono ricchezza con cui comprarono terre, monti e proprietà, creando un quadro di grande prosperità. Il commercio del bambù era portato avanti da mercanti intelligenti, che, sempre in giro, vedevano e conoscevano il mondo. Per fare un esempio, all'inizio degli anni cinquanta mio padre vendeva il bambù addirittura fino a Wuxi, nel Jiangsu. Esisteva anche una Muganghui, l'associazione dei mercanti di bambù, una cosa molto avanzata al tempo".
Questa associazione controllava il commercio del bambù, per cui i compratori potevano soltanto trattare nel villaggio con i membri della famiglia Dong, senza accedere direttamente alle foreste sui monti. Anche la manovalanza aveva una sua associazione: il bambù veniva trasportato dalla corrente del fiume fino a Liukeng in file di decine e poi di centinaia di tronchi, e gli operai incaricati potevano solo appartenere alla famiglia Dong, erano molto ben pagati, e ciò era garantito dalla loro associazione, Xiaogonghui.
Anni fa, il maestro Dong Fufa ha accompagnato nel villaggio il professor Chen Zhihua, della facoltà di architettura dell'Università Qinghua di Beijing, qui per studiare la sua struttura e le sue magnifiche antiche residenze. Egli ricorda:
"Chen Zhihua mi ha chiesto: sai perché il grande tempio ancestrale della famiglia Dong si trova all'esterno del villaggio? Dovrebbe essere al centro, ma è laterale, isolato, a un centinaio di metri di distanza. Si deve al Fengshui: venne eretto accanto al Fiume Wujiang, di fronte al quale si trova il Monte Anshan, simile a un paravento".
Dong Fufa ha aggiunto che il libro genealogico della famiglia Dong stabilisce che non si può costruire a meno di 50 metri di distanza dal recinto del tempio, per esprimere il potere della casata e non danneggiare il Fengshui.
Liukeng ha una struttura speciale, innanzitutto è circondato ad est dal Fiume Wujiang, e guarda verso ovest, mentre normalmente i villaggi cinesi guardano verso sud. Ha la forma di una rastrelliera di bambù, con 7 vicoli in direzione est-ovest e uno in direzione nord-sud, affiancati da magnifiche residenze e templi ancestrali, abitati un tempo da ricchi mercanti e ora da gente comune. Spesso sono famiglie di operai-contadini che lavorano nelle città e tornano a casa solo per le feste. Durante la visita ho incontrato parecchi giovani tornati per il capodanno lunare: fra l'altro un vecchio tempio ancestrale è stato trasformato in cucina-ristorante ed accoglie i pranzi di compleanno dei locali.
Una cosa molto bella è che a Liukeng le residenze sono aperte sui vicoli, quindi si può entrare liberamente, ammirare l'architettura, le sculture in legno, parlare con le donne e i bambini, salutare e andare via, una cosa rara in altri villaggi. La gente è cortese, e spesso si vedono giovani con i capelli tinti e i pantaloni stretti che vanno e vengono dalle stanze, quindi è un mondo in grande cambiamento.
Per strada, davanti alle case, le donne fanno scaldare sulla brace il vino di riso che verrà bevuto a pranzo...nel frattempo cucinano i pesci del fiume, germogli di bambù, carne suina e verdure varie. Ricordiamo che siamo a capodanno, e tutti sono tornati a casa...
"Il motivo decorativo 'fa', arricchirsi, sulla facciata, è simile alle vecchie monete cinesi con il buco, simbolo di arrivo di ricchezza, per cui la casa è chiamata 'fa'er lianfei', l'auspicio del padrone che la famiglia fiorisca sia negli studi che negli affari".
Questa è la spiegazione del maestro Dong Fufa di fronte ad una magnifica porta di ingresso.
Nel vicolo, ho notato la serie di alte pareti divisorie 'matouqiang' fra una residenza e l'altra, per evitare il propargarsi degli incendi, una caratteristica dell'architettura dell'Anhui. Il maestro fa notare che gli edifici di Liukeng paiono di stile Hui (dell'Anhui), ma non lo sono, perché nonostante i "matouqiang", le pareti esterne sono di mattoni, e non tinteggiate di bianco.
Il villaggio è anche più antico del previsto: alla fine dell'epoca Tang gli avi della famiglia Dong sono arrivati nella zona da Yihuang di Fuzhou, e in seguito si sono stabiliti qui, quindi la costruzione risale agli anni 937-944, più di mille anni fa.
Dong Wenguang in epoca Song stabilì che i membri della casata dovevano percorrere la strada degli esami imperiali per diventare funzionari, e lo inserì come regola nel libro genealogico, di conseguenza nell'anno 1015, 40 anni dopo, un bisnipote superò l'esame di 'jinshi', e nel 1033 cinque altri, il che colpì a fondo la corte imperiale del tempo. Per festeggiare i cinque vincitori dell'esame, nel villaggio venne eretto l'arco commemorativo Wuguifang, dei cinque osmanti, perché l'osmanto in Cina è il simbolo dello studio, che però fu distrutto dai rivoltosi del Regno Celeste della Grande Pace a metà dell'Ottocento, come simbolo del pensiero feudale.
L'arco faceva parte del gruppo di edifici ufficiali all'ingresso ovest del villaggio: il Tempio dei Cinque Re e la porta di ingresso, Zhuangyuanlou, (palazzo del zhuangyuan, del vincitore dell'esame imperiale), eretto in onore di Dong Deyuan che nel 1148 era risultato primo. All'esame aveva anche partecipato Zhu Xi, grande studioso confuciano fondatore della scuola Lixue, che in suo onore calligrafò la scritta "Zhuangyuanlou".
Nelle epoche Ming e Qing, la famiglia Dong rinunciò agli studi per entrare nell'amministrazione statale, e si dette al commercio del bambù e alla produzione del tessuto ramiè e dell'indaco, guadagnando delle enormi fortune. Su questa base, alcuni di loro si acquistarono dei titoli di funzionario e si eressero delle lussuose residenze, chiamandole Dafudi, Simadi e Rulinlangdi, nomi riservati alle residenze degli alti funzionari.
Ora ci troviamo nel vicolo Mingjuxiang, che insieme ai vicoli Longjiaxiang,Zhongxiang e Jianbeixiang ospita le più belle residenze di Liukeng, una ventina di epoca Ming e più di duecento di epoca Qing (prima metà dell'Ottocento, al tempo degli imperatori Jiaqing e Daoguang). Le decorazioni in legno dei portali di ingresso e dei cortili interni sono spettacolari. Mi hanno colpito in particolare le figure dei cerbiatti, che piombano dall'alto verso il basso dalle travi dei cortili. Il maestro Dong Fufa me ne ha spiegato il significato: "Il cerbiatto, in cinese lu, è omonimo con il lu della carriera di funzionario, per cui, scolpito nell'insolita posizione dall'alto verso il basso, indica l'arrivo dall'alto di grandi personalità nella famiglia, ossia di una buona carriera".
Ora siamo di fronte all'imponente facciata di una residenza scomparsa, recante la scritta "Keshengzuwu". Il maestro Dong Fufa dice di aver visto da bambino la parte posteriore dell'edificio originale, incendiato nell'anno 1927, e a cui è legata una storia impressionante. Ma prima ascoltiamo l'illustrazione della scritta:
"Dalla scritta sul portale 'Keshengzuwu' si capisce l'importanza attribuita dalla gente del villaggio all'educazione dei figli, infatti significa che il padrone di casa può progredire seguendo i passi degli avi".
Oltre alla scritta sul portale, accanto spiccano dei distici che invogliano allo studio. Il primo dice: un buon legno può diventare una trave portante solo se lavorato; solo studiando si può diventare funzionari e rendere onore agli avi. Il secondo distico dice: solo conoscendo la natura razionale dell'uomo si possono stabilire degli obiettivi, e fare grandi cose. Quindi l'intero villaggio è impregnato dell'etica dei classici confuciani. In questo senso, la residenza più rappresentativa è Lixuemingjia,del grande studioso confuciano di epoca Song Dong Sui, che dette anche dei grandi contributi alla definizione della struttura del complesso del villaggio.
Per un villaggio, l'acqua è molto importante. Il suo ingresso (tianmen), simbolo dell'arrivo di ricchezza, non viene ostacolato, ma l'uscita (shuikou) è rigorosamente controllata. Visto che Liukeng non ha la posizione canonica rivolta a sud, e il Fiume Wujiang non scorre nella direzione classica nordest - sudovest, ma in quella sudest - nordovest, per migliorare il Fengshui, all'uscita dal villaggio del Fiume Wujiang, a nordovest, è stato eretto il tempietto Guanyingtang in una posizione elevata, per schiacciare la "fuoruscita" di ricchezza. Presso il Tempio dei Tre Funzionari, all'ingresso del fiume nel villaggio, sotto la riva è stata sepolta una colonna di pietra, con l'intento di "fissare" la "rastrelliera di bambù" del villaggio, in modo che non scivoli via.
Queste sono le meraviglie della geomanzia cinese, il Fengshui, ed in ogni antico villaggio cinese si possono vedere degli interessanti stratagemmi per ovviare alle carenze di posizione.
Un tempo la vita di Liukeng e degli altri antichi villaggi cinesi era dominata dal sistema patriarcale, che teneva unite le famiglie, a volte a caro prezzo. La fine della dinastia Qing, all'inizio del Novecento, fu legata al movimento di riforma del pensiero tradizionale, che intendeva scardinare la morale confuciana che opprimeva i giovani. Basta pensare agli scritti di denuncia di Lu Xun.
A Liukeng, la distruzione del grande tempio ancestrale della famiglia Dong avvenne nell'anno 1927, al tempo della Repubblica Nazionale, come vendetta di una giovane donna della famiglia per una grave ingiustizia subita. Adesso del tempio rimangono cinque enormi colonne di pietra in mezzo a un grande prato, muto simbolo della tragedia avvenuta nel villaggio. Secondo la presentazione del maestro Dong Fufa, le cose sono andate così:
"E'una storia vera avvenuta al tempo della Festa della Primavera del 1927. La protagonista è Dong Chunnv, una ragazza di 18 anni data in moglie un mese prima al più ricco mercante della vicina cittadina di Niutianzhen. Al tempo, le truppe dei signori della guerra razziavano le campagne, i soldati di Xing Yutang arrivarono alla casa del marito della giovane, che però era fuggito con il denaro sui monti, rinchiudendola a casa in una stanza. I soldati la trovarono, scoprendo che era bellissima, e la portarono in dono a Xing Yutang, che felice, la volle come concubina. Lei si oppose, ma sotto la minaccia di incendiare la casa del marito, alla fine si arrese".
Il marito, tornato a casa, vide che la moglie era sparita, si infuriò, pensando che le donne dovevano rispettare i principi etici, e sporse denuncia al capo della casata Dong, dicendo che era stata educata male. Il capo rimase di sasso: era la prima volta in più di mille anni che al tempio ancestrale arrivava qualcuno a lamentarsi, e agì di conseguenza, fidandosi che l'accusa fosse veritiera. Qualche giorno dopo invitò a consiglio i capi degli otto rami della famiglia, dicendo: la ragazza ha sicuramente dei problemi! Allora decisero di uccidere la madre, che non l'aveva educata bene, con un'antica punizione: la fecero annegare nel fiume con una lastra di pietra attaccata al corpo. Ricorsero a lei perché il padre era già morto. La terribile notizia arrivò alla figlia, che si infuriò: in realtà era lei la vittima! Mandò a cercare informazioni e seppe che era stato il marito a denunciarla. Visto che lui era un impostore e il capo della casata non si era informato sulla verità, chiese a Xing Yutang di vendicarla uccidendo il marito e incendiando la sua casa. Cosa che Xing Yutang fece con piacere: il 3 maggio arrivò Niutianzhen, ma l'uomo era già fuggito, allora gli incendiò la casa. Poi combattè due giorni per entrare a Liukeng, ben difesa dal fiume, riuscendoci solo con l'indicazione di un locale, e incendiò il grande tempio ancestrale. Nel frattempo, però, un giovane del villaggio corse a chiedere aiuto, tornando la sera con 300 uomini. Xing Yutang, che aveva fatto uccidere il maiale e si preparava a mangiare e a partire, venne accerchiato e ucciso insieme a più di cento persone.
La giovane Dong Chunnv, che non aveva più nessuno che la proteggesse, fuggì da una famiglia amica che, capita la situazione, le dette dei vestiti e la lasciò andare. I membri della casata Dong continuarono a cercarla per degli anni, scoprendola nel 1950, dopo la fondazione della RPC, in un monastero a Taihe, a Ji'an. Tornarono a Liukeng per denunciarla, ma quando arrivarono al monastero per portarla via, lei era già sparita. Forse aveva presagito il pericolo. Quindi una storia impressionante, significativa dei problemi della morale confuciana in rapporto alle donne. Con in più il fattore della guerra civile.
Al tempo del capodanno lunare, la gente di Liukeng porta in processione per le strade le statue di carta delle divinità locali, su portantine e tronetti: sono funzionari divinizzati, eroi militari in cappa e spada, con alla fine l'immagine dell'imperatore.
Le donne preparano delle grandi candele rosse e dei lunghi incensi, sistemandoli su dei tavoli davanti a casa, e quando arriva il corteo, le offrono alle divinità, mentre tutt'intorno scoppiano i petardi.