B: Adesso in Cina il network più popolare e di maggiore influenza è il microblog, simile a Twitter in uso negli Stati Uniti e in Europa. In passato vi abbiamo già parlato dei microblog governativi cinesi, che svolgono un ruolo indispensabile nella comunicazione fra governo e popolazione.
G: Nel programma di oggi parleremo ancora dei microblog, che hanno aperto l'epoca dei personal media, e della loro influenza nella vita sociale in Cina.
B: Nell'aprile del 1994, la Cina è diventata "internet full-optional". Dopo vent'anni di sviluppo, oggi la rete è estremamente attiva.
G: Negli ultimi anni, con l'aumento esponenziale degli utenti e la comparsa di nuovi social network come il microblog, la Cina è entrata nell'epoca dei personal media. Le iniziative degli utenti della rete cambiano la loro vita e anche la società cinese.
B: Esatto. Il fenomeno microblog inizia nel 2009, con la possibilità di download immediato su cellulare. Per le caratteristiche di messaggio breve, espressione autonoma, condivisione rapida e ampia diffusione, i microblog sono molto popolari, e sono diventati una delle fonti più importanti di informazioni.
G: E' vero. Io non ho un microblog, ma so che vuoi giovani ne avete almeno uno, per scrivere ogni giorno ciò che vedete e pensate.
B: Sicuro! Io utilizzo il mio come un diario. Mi piace rileggere le mie considerazioni, perché mi permettono di giudicare i miei progressi. Gabriella, sai che il microblog ha anche un soprannome?
G: Davvero?
B: Certo, "sciarpa". Microblog in cinese si dice "Wēibó", che significa anche, ma con un tono diverso, sciarpa, che si pronuncia "Wéibó". Aggiornare il microblog si dice anche "tessere la sciarpa".
G: Che fantasia!
B: Questa sciarpa è già diventata una grande rete che copre un'infinità di gente di tutte le età e ambienti.
"Impiego parecchio tempo sui microblog, li leggo quando mi annoio sul lavoro e anche in metropolitana. Sui microblog seguo da vicino cosa fanno i miei amici; qualche volta scrivo sul mio per contattare gli amici all'estero."
"A destra della pagina principale dei microblog sono elencati i temi sociali focali. Ogni giorno li aggiornano più volte, perciò posso avere subito nuove informazioni."
G: Il "30mo rapporto statistico sullo sviluppo della rete internet in Cina", pubblicato nel luglio scorso, afferma che in giugno gli utenti dei microblog risultavano 274 milioni, mentre gli utenti dei microblog su cellulare erano passati dai 137 milioni della fine del 2011 a 170 milioni.
B: Delle belle cifre! E' indubbio che il microblog è una forma di comunicazione vivace ed influente. Parlando delle cause, il vice direttore dell'Istituto di Giornalismo della Renmin University e direttore dell'Istituto di Ricerche sulla pubblica opinione, Yu Guoming, ritiene che il microblog permetta al pubblico di esprimere liberamente la propria opinione, quindi favorisca il positivo e sano sviluppo della società.
"Il microblog ha un'influenza così grande perché dà la possibilità a tutti di dire la loro. Questa liberazione delle risorse crea l'attuale situazione di estrema vivacità della pubblica opinione, in passato limitata ai mass media, e quindi con vincoli di ampiezza e varietà. Oggi l'espressione della pubblica opinione ha uno stretto contatto con lo sviluppo sociale."
G: E' proprio così. La società cinese è molto varia quanto a interessi economici, sociali, ecc., quindi occorre un metodo di espressione adatto per raccogliere le varie opinioni, così da equilibrarle nel corso della costruzione della società e realizzare un sano e positivo sviluppo.
B: E' vero. Oltre ad offrire un canale di espressione di opinioni, come un piattaforma in tempo reale fortemente interattiva, il microblog è anche un ottimo mezzo di raccolta di informazioni, che risulta particolarmente efficace in caso di emergenze.
G: Poco fa abbiamo parlato del rapido sviluppo del microblog in Cina.
B: Abbiamo anche detto che il microblog è una piattaforma in tempo reale fortemente interattiva sempre più utile nel trattamento delle emergenze.
G: Hai ragione. In merito ho qualcosa da dire anch'io. Il 21 luglio scorso Beijing è stata colpita dal nubifragio più violento sin dal 1951, quando è iniziata la registrazione dei dati meteorologici. In realtà ha piovuto ininterrottamente per due giorni.
B: Non parlarmene! Mi trovavo con i miei genitori nel vicolo Dazhala'er, nella parte vecchia della città. Per la pioggia, ci siamo dovuti riparare di corsa più volte e verso le 17 siamo stati costretti ad andarcene. Arrivati a casa, ha ricominciato a piovere. Il mio quartiere però non è stato molto colpito.
G: Invece molte altre zone sono finite sott'acqua: l'acqua arrivava fino al collo, le automobili galleggiavano e i seminterrati sono stati allagati.
B: Un vero disastro! Ti ho detto che non è successo nulla nel mio quartiere, quindi ho saputo della gravità della situazione proprio dai microblog. Quella sera molti Pechinesi non hanno dormito e hanno comunicato notizie agli organismi governativi sui social network. Alcuni sono anche andati di persona ad aiutare la gente bloccata dalla pioggia e offrire loro vitto e alloggio. Le informazioni online si sono trasformate in aiuto concreto sul posto.
G: Così deve essere! So che dopo molti utenti della rete e media hanno scritto delle riflessioni sui loro microblog e criticato la costruzione urbana e il sistema di allarme delle calamità.
B: Questi messaggi dovrebbero invogliare il governo municipale a migliorare il suo lavoro!
G: E' vero. Cari amici, dopo il break musicale ascolteremo l'analisi di Jiang Fei, direttore dell'Istituto di giornalismo e comunicazione dell'Accademia cinese di Scienze Sociali, del valore del microblog nella risposta alle emergenze.
B: Poco fa abbiamo parlato del ruolo del microblog in caso di emergenze. Jiang Fei, direttore dell'Istituto di giornalismo e comunicazione dell'Accademia cinese di Scienze Sociali, afferma che il microblog è insostituibile nel trattare le emergenze, perché riesce a divulgare informazioni e ad attirare l'attenzione generale.
"Sin dalla nascita, il microblog ha svolto un importante ruolo in caso di emergenze. Presenta due peculiarità: da un alto diffonde velocemente informazioni. Ogni utente è in contatto con molti altri, non solo amici e parenti, ma anche esperti, giornalisti e funzionari, perciò le informazioni si espandono illimitatamente. Dall'altro mobilita il pubblico a seguire con interesse un evento, il che ne amplia l'influenza. Perciò il microblog offre facilitazioni e canali efficaci per trattare le emergenze."
G: Sempre più persone e organizzazioni chiedono aiuto o promuovono attività di pubblico interesse(开展公益活动)tramite i loro microblog.
B: Esatto. Anche il Fondo cinese per l'alleviamento della povertà e il WWF posseggono dei microblog. Il responsabile dello sviluppo delle risorse del Fondo per l'alleviamento della povertà, Ding Yadong, dice che il microblog facilita molto le loro iniziative:
"Le nostre iniziative sono molte: facciamo campagne di sensibilizzazione, ad esempio abbiamo organizzato nei fast-food la campagna di donazione di 1 yuan, a cui hanno partecipato dieci milioni di persone, e l'abbiamo pubblicizzata sul microblog. Inoltre, dopo il terremoto di Yushu, mancavano i dati dei donatori, quindi non potevamo mandare i resoconti, perciò abbiamo pubblicato notizie sul nostro microblog in modo da individuare i donatori. Pubblichiamo anche informazioni su gravi calamità. Il terremoto di Yingjiang si è verificato il 10 marzo 2011: nel pomeriggio dello stesso giorno, i nostri addetti sono arrivati sul posto e abbiamo iniziato a riferire sul microblog la situazione locale."
B: In Cina sono attivi molti microblog governativi, che svolgono un importante ruolo nella comunicazione fra governo e popolazione. Ne citiamo solo alcuni: "Diplomazia in diretta", aperto dal ministero degli Esteri cinese, la "Sala Stampa microblog", dell'Ufficio Stampa del comune di Beijing, e cosi via.
G: Oltre al governo cinese, anche molte organizzazioni straniere hanno aperto dei propri microblog. Il microblog dell'Onu sul portale "sina.com" è stato aperto in via sperimentale nel maggio del 2010 e ufficialmente in settembre, e ora ha un milione e 10mila utenti. Il 7 novembre 2011, il direttore generale del FMI, Christine Lagarde, prima della sua partenza per la Cina, ha salutato i cinesi dal suo microblog.
B: Gli esempi sono molti. Oltre 60 capi di Stato del mondo intero hanno dei microblog, di conseguenza è emerso il termine "diplomazia del microblog".
G: Interessante. Come gli altri media tradizionali, anche i social network sono un'importante piattaforma con cui gli uomini politici possono tratteggiare la loro figura, diffondere le teorie dei loro partiti e comunicare la politica estera dei loro paesi.