La situazione attuale della religione in Cina
  2011-04-27 20:50:14  cri

Guo: Gabriella, sono curioso di sapere se sei religiosa…

Gabri: Come italiana, sono stata educata nella religione cattolica, poi sono venuta a contatto con delle altre religioni, il Buddismo, il Taoismo, e l'Induismo.

Guo: Sono sicura che conosci le maggiori religioni praticate in Cina, potresti presentarle al nostro pubblico?

Gabri: Volentieri. In Cina le cinque grandi religioni praticate a livello nazionale sono il Buddismo, il Taoismo, il Cristianesimo, il Cattolicesimo e l'Islamismo. Guocheng, quali sono le misure del governo cinese per lo sviluppo della religione?

Guo: Dopo la fondazione della Repubblica Popolare nel 1949, il governo cinese ha fissato ed applicato la politica di libertà di credo religioso, e costituito dei rapporti fra politica e religione corrispondenti alla situazione nazionale. I cittadini cinesi possono scegliere ed esprimere liberamente la loro fede religiosa. Le diverse religioni sono poste sullo stesso livello e convivono in modo armonioso, per cui non si sono mai verificate delle dispute religiose. I credenti e i non credenti si rispettano reciprocamente, e vivono in modo armonioso e solidale. La Costituzione cinese stabilisce che "I cittadini cinesi godono della libertà di fede religiosa", che "Nessun organismo statale, gruppo sociale o individuo può costringere i cittadini a credere o a non credere nella religione, né può discriminare fra credenti e non credenti", e che "Lo Stato tutela le normali attività religiose". Nel frattempo stabilisce che "Nessuno può utilizzare la religione per disturbare l'ordine sociale, danneggiare la salute dei cittadini e ostacolare il sistema di educazione statale." Inoltre "I gruppi religiosi e gli affari religiosi non possono essere sostenuti da forze esterne."

Gabri: Trovo giusti questi principi, perché la Cina non è solo un paese, è un continente, è enorme come superficie ed è popolata da diverse etnie, con delle tradizioni diverse.

Guo: Gabriella, visto che vivi in Cina da anni, cosa pensi dell'applicazione concreta dei principi della Costituzione sulla religione?

Gabri: Mi sembrano applicati bene. I cinesi possono frequentare le chiese, i templi e le moschee liberamente, ma non possono fare opera di proselitismo in pubblico. La religione viene praticata nei luoghi appositi e in privato, nelle case, come una scelta personale. Mi sembra giusto. Una persona religiosa deve dimostrarlo nel comportamento, non con le parole. Trovo che non bisognerebbe affatto dire di essere religiosi, sono gli altri che dovrebbero scoprirlo, trovando un comportamento diverso, più generoso e altruista. Invece spesso si parla troppo di dogmi religiosi, che ispirano solo delle diatribe a non finire. La parità e il rispetto reciproco fra le religioni vanno spesso a finire nel dimenticatoio.

Guo: Hai ragione! Cari amici, ritornando alla Cina, forse non sapete che il Cattolicesimo è stato portato in Cina dai Gesuiti, fra cui spicca il famoso Matteo Ricci, di Macerata. Per sapere qualcosa di più sull'attuale situazione del Cattolicesimo in Cina, abbiamo intervistato Huang Bingzhang, vice direttore dell'Associazione Cattolica Patriottica cinese, e parroco di due chiese della città di Shantou, nella provincia del Guangdong. Il suo nome religioso è Padre Giuseppe. Sentiamo cosa ci ha detto sull'entrata del Cattolicesimo in Cina: "Il Cattolicesimo è entrato con evidenza in Cina fra la fine della dinastia Ming e l'inizio della dinastia Qing, ed il maggiore rappresentante è stato il missionario italiano Matteo Ricci. Egli tracciò per l'imperatore cinese il primo mappamondo, il che è stato uno straordinario contributo".

Gabri: I gesuiti sono stati molto attivi nella predicazione in tutto il mondo, tuttavia in Cina, in epoca imperiale, questa ha avuto successo solo per dei previ periodi, visto che c'erano delle forti resistenze dovute alla cultura nazionale, confuciana, buddista e taoista. Questo è naturale, lo Stato cinese si fondava su dei principi diversi.

Guo: Secondo te, ci sono dei principi comuni fra Cattolicesimo e Confucianesimo?

Gabri: Sicuro. Quando ho iniziato a studiare cinese, ho letto i Dialoghi di Confucio, trovando con stupore che molte affermazioni ivi contenute sono simili a quelle del Vangelo. Per esempio Gesù dice "Non fate agli altri quello che non vorreste che gli altri facciano a voi", il che equivale all'affermazione di Confucio己所不欲 勿施于人, che ha lo stesso significato. Inoltre Gesù ha detto "Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio", che corrisponde all'affermazione di Confucio che ognuno deve svolgere bene il proprio ruolo, ossia essere un buon padre, figlio, ministro o re. Confucio non ha mai voluto occuparsi di religione, affermando che è difficile speculare su quanto accada dopo la morte, però i suoi principi etici sono comuni a quelli dell'intera umanità.

Guo: Trovo molto bella questa comunanza di principi fra Oriente e Occidente.

Guo: Gabriella, frequenti la chiesa a volte?

Gabri: Durante le festività, più che altro.

Guo: Hai avuto qualche interessante esperienza in chiesa?

Gabri: Certo, soprattutto a Natale e a Pasqua le chiese di Beijing si animano, e pare di essere in una grande famiglia, i fedeli si trattano come fratelli e sorelle, il che è molto piacevole. Inoltre, lavorando alla radio, qualche anno fa ho fatto un'intervista per Natale a uno dei sacerdoti della chiesa di Xuanwumen, quella fondata da Matteo Ricci, sulle loro attività religiose natalizie e sulle loro iniziative sociali, che sono molte. Alla Messa di Natale ho anche visto un monaco buddista, a cui ho chiesto cosa facesse laggiù. Mi ha risposto che è amico del sacerdote, che l'aveva invitato per il Natale, facendogli anche un regalino. Per le festività buddiste, loro fanno lo stesso, invitandolo al tempio di Fayuansi, sono buoni amici e si rispettano fra loro. Il monaco mi ha anche confessato di avere uno scopo particolare nel venire a Messa, ossia capire come i cattolici sappiano farsi conoscere fra la gente, perché i buddisti sono più ritirati ed intervengono meno nella società. Il monaco, che aveva una laurea in marketing, applicava nella religione quello che aveva appreso, cercando di propagare il Buddismo come i cattolici propagano il Cattolicesimo…

Guo: Mi sembra straordinario. Questo dimostra proprio la comprensione e il rispetto fra le religioni! Solo così la società può svilupparsi, senza che ci siano conflitti o attriti fra le varie parti. Ora diamo la parola a Huang Bingzhang, Padre Giuseppe, vice direttore dell'Associazione Cattolica Patriottica cinese: "Il missionario Matteo Ricci è stato un pioniere dell'integrazione tra le culture della Cina e dell'Occidente, ed ha portato in Oriente i concetti occidentali, il che ha provocato un elevamento della cultura di entrambe le parti. Quanto allo sfondo culturale, l'aspirazione di base di tutti è il bene, in questo contesto possiamo vedere che la religione può svolgere un ruolo di continuo elevamento culturale".

Gabri: Padre Giuseppe dice la verità. Le concezioni letterarie e scientifiche portate da Mattero Ricci in Cina hanno aperto dei nuovi orizzonti ai cinesi, mentre la raffinata cultura cinese, i principi confuciani, gli esami di Stato per la pubblica amministrazione e così via hanno molto affascinato gli europei, al punto da ispirare il movimento illuminista.

Guo: Gabriella, conosci le chiese di Beijing?

Gabri: Certo, a Beijng ci sono quattro cattedrali, del sud, del nord, dell'est e dell'ovest, che sono degli edifici storici di grande valore. Poi ci sono delle chiese minori, costruite di recente nelle varie zone. Nella città si trovano anche due seminari per la formazione dei sacerdoti, e dei conventi di suore.

Guo: Conosci dei cattolici cinesi?

Gabri: Si, appartenenti ai vari ambienti: laureati, professionisti, operai, giovani e anziani. A Natale alla chiesa di Xuanwumen, per evitare un eccesso di folla, spesso di curiosi, per poter andare alla Messa di mezzanotte bisogna avere un biglietto speciale che si ritira in anticipo, e si fa anche la coda per entrare, il che è una buona occasione per parlare con la gente. Così ho capito che i fedeli appartengono ad ogni ambiente sociale: casalinghe, padri, madri con i figlioletti, che trovano che le parole di Gesù nel Vangelo sono molto utili nella vita, per vivere meglio e con più coraggio. Grazie a questi insegnamenti, possono anche creare un ambiente armonioso sul lavoro, nella scuola, ovunque. Tutti sembrano fiduciosi e felici. Nel fine settimana vanno in chiesa, come se fosse una grande famiglia, e si occupano di molte attività benefiche, facendo valere le loro capacità di organizzazione e ricevendo l'apprezzamento di tutti.

Guo: E' molto interessante. Adesso anche i giovani cinesi celebrano il Natale, ma secondo me solo in chiesa si può capire il vero significato della festa

Gabri: Hai ragione. Oggi in Cina il Natale è una buona occasione commerciale, per i negozi, e di incontrarsi fra amici, per i giovani, che spesso non pensano affatto al suo vero significato. Guocheng, quanti cattolici ci sono in Cina?

Guo: A questa domanda, lasciamo rispondere il vice direttore dell'Associazione Cattolica cinese, Huang Bingzhang: "Dovrebbero esserci 6 milioni di cattolici, ma questa cifra non è precisa, appartenenti a tutte le età e professioni. Abbiamo una buona base di massa soprattutto nelle zone rurali, ma progrediamo anche nelle città, perché molti contadini vi si trasferiscono per lavorare".

Guo: Parlando di Cattolicesimo, non possiamo dimenticare il suo testo fondamentale, il Vangelo. Ecco cosa ci ha detto Huang Bingzhang sulla stampa del Vangelo in Cina: "Negli ultimi anni abbiamo stampato più di 2 milioni di copie del Vangelo. Aggiungendo i testi stampati dalle altre congregazioni religiose, le copie distribuite sono 5 milioni. In molti alberghi si possono trovare dei Vangeli sul tavolino da notte".

Gabri: In realtà non ne ho mai visti, ma non mi stupirei che ci fossero.

Guo: In Cina, il 2011 è il primo anno del 12° Piano quinquennale per lo sviluppo economico e sociale. Nei prossimi cinque anni, il governo cinese farà più attenzione alla vita e alla felicità della popolazione, in modo da costruire una società armoniosa. Adesso sentiamo cosa afferma in merito Huang Bingzhang, vice direttore dell'Associazione Cattolica Patriottica cinese: "Penso che quando la società si sviluppa ad un certo livello, ricercando il benessere materiale, la gente comincia anche a cercare qualcosa di più alto, ossia il godimento spirituale. Occorre creare un'atmosfera del genere nell'intera società, elevando sempre di più l'indice di felicità. E' un'esigenza della costruzione di una società armoniosa".

Gabri: E' vero. Tutti vogliono essere felici, ma a volte la direzione della ricerca della felicità è sbagliata. C'è comunque chi ha già maturato delle conclusioni, facendo delle scelte coraggiose: chissà se ricordate Weiran, il giovane cinese che già 5 anni fa ha scelto di lasciare un buon lavoro a Shanghai e di dedicarsi a tempo pieno all'aiuto ai poveri? Ve ne abbiamo parlato in un nostro programma di un mese fa, che potete trovare sul nostro website.

Guo: Poco fa abbiamo parlato dell'importanza della religione per la costruzione di una società armoniosa. Qual è il ruolo del Cattolicesimo in merito? Sentiamo cosa afferma Padre Giuseppe, Huang Bingzhang: "La nostra dottrina religiosa incoraggia i fedeli ad amare la natura e a dare dei contributi alla società. Il Vangelo parla dei ruoli dei governanti e dei governati, il che presenta delle richieste ancora più alte per gli esponenti religiosi. Ossia dobbiamo contribuire alla società".

Gabri: So che Padre Giuseppe ha donato decine di volte il sangue, il che è una grande prova d'amore….

Guo: Hai ragione, il suo esempio può fare da modello per tutti. Se tutti nutrissero il suo amore, la nostra società sarebbe migliore. Ma ridiamo la parola a Padre Giuseppe: "Le donazioni di sangue sono un modo di esprimere il mio amore per la vita. Penso che adesso nella società molti abbiano bisogno di aiuto, e l'aiuto si può offrire in vari modi. Io non sono un imprenditore, quindi non posso dare molto dal lato economico, ma posso dare l'esempio in prima persona. Come un leader religioso, devo innanzitutto svolgere un ruolo-guida. Tramite il mio piccolo contributo, spero di attirare l'attenzione di più persone verso le fasce popolari più deboli. Sono una persona sana, quindi voglio condividere con gli altri quello che ritengo più valido e significativo della vita".

Gabri: Vorrei aggiungere che la comunità di Padre Giuseppe, a Shantou, si occupa anche dei lebbrosi, che esistono ancora nel sud della Cina, che ha un clima tropicale.

Guo: Oggi in Cina le cinque grandi religioni si rispettano reciprocamente, ed operano all'unisono per cooperare alla creazione di una società felice. Con questo obiettivo, i loro massimi esponenti si sono riuniti a Beijing nello scorso gennaio, dove hanno pubblicato una dichiarazione congiunta, che afferma che ogni religione può svolgere il proprio ruolo positivo per servire la società e il pubblico.

Guo: Gabriella, secondo te, l'amore è il nucleo dello spirito della religione?

Gabri: Nel Cristianesimo sì, il Buddismo invece parla di compassione.

Guo: Un grande esempio di amore è sicuramente Madre Teresa di Calcutta.

Gabri: La conosci anche tu?

Guo: Certo, anche in Cina Madre Teresa è molto famosa, al punto che in un recente sondaggio fra i bambini cinesi, è risultata una delle figure più ammirate e da imitare. Fra l'altro, Madre Teresa ha detto che il contrario dell'amore non è l'odio, ma l'apatia.

GAB: L'apatia infatti è uno dei peggiori aspetti legati al benessere e alla mancanza di ideali.

Guo: In questi anni in Cina le religioni hanno visto un rapido sviluppo. I fedeli aumentano e sono state costruite ovunque delle nuove chiese, templi e moschee. Adesso ridiamo la parola a Huang Bingzhang, Padre Giuseppe, sulla situazione del Cattolicesimo: "Il Cattolicesimo registra un continuo sviluppo. La costruzione di nuove chiese e il restauro delle vecchie procedono con ordine. Le diocesi di tutte le località, secondo i regolamenti statali, continuano a costruire nuove chiese. Negli ultimi anni, nell'intero paese abbiamo costruito più di 300 nuove chiese."

Gabri: Padre Giuseppe dice la verità, perché in Cina si vedono delle nuove chiese ovunque.

Guo: Gabriella, parlando di religione, ricordo che la musica è molto importante, vero?

Gabri: Certo, la musica religiosa accompagna i riti ed esprime il contenuto della dottrina e la gioia dei fedeli nel praticarla. Ecco cosa ci ha detto Padre Giuseppe in merito: "La musica religiosa, soprattutto nel Cattolicesimo è molto particolare. Poco tempo fa un coro cinese è andato in tournée in Europa, e l'ultima tappa è stata Roma. Gli scambi culturali fra Cina e Occidente nel campo della musica svolgono un importante ruolo di promozione."

Gabri: Cari amici, state ascoltando un canto interpretato dalla Corale Polifonica della Città di Savigliano, in cui fra l'altro canta anche mio nipote Daniele. Bravissimo Daniele!

Gabri: Cari amici, la chiesa cinese mantiende degli attivi scambi con l'estero, per esempio Padre Giuseppe è già stato due volte in Italia. Ecco che cosa ci ha detto: "Attualmente gli scambi avvengono per lo più a livello popolare. Per esempio io vengo spesso invitato dai cinesi residenti all'estero. Penso che l'apertura statale permetta ai fedeli delle varie religioni di avere più contatti con l'estero, in modo da imparare reciprocamente. Questi scambi popolari svolgono un sicuro ruolo a favore della pace mondiale".

Guo: Cari amici, oggi vi abbiamo presentato lo sviluppo della religione in Cina.

Gabri: Cari amici, nella speranza che abbiate apprezzato il nostro programma di oggi, vi saluto e di dò appuntamento alla prossima volta.

Guo: Ciao a tutti!

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