La cooperazione nella tutela ambientale fra Cina e Italia
  2009-09-30 15:35:58  cri

La cooperazione tra Cina e Italia nel settore della tutela ambientale è cominciata già all'inizio del secolo corrente. Di pari passo con il costante rafforzamento negli ultimi anni di quest'ultima, l'Italia è diventata uno dei maggiori partner della Cina a riguardo.

1. Il 19 ottobre 2000 l'Amministrazione statale della Tutela ambientale (SEPA) e il Ministero dell'ambiente e del territorio (IMET, che oggi si chiama Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in breve IMELS), hanno firmato la "Dichiarazione congiunta sino-italiana sulla cooperazione nel settore ambientale", avviando il piano relativo, confermando che la cooperazione bilaterale nel settore della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile è di mutuo vantaggio, ed occorre adottare misure fattibili per promuoverla.

2. Il 27 novembre la SEPA e l'IMET hanno stipulato il "Memorandum di intesa sino-italiano sui progetti di cooperazione nella tutela ambientale", confermando di svolgere ufficialmente la cooperazione relativa sotto 12 aspetti, tra i quali l'indagine ecologica, il sistema di monitoraggio atmosferico, il piano sulle risorse energetiche per creare un ambiente urbano sostenibile, la lista dei gas serra, le risorse rinnovabili, il traffico sostenibile, la riduzione delle emissioni di gas serra e l'agricoltura sostenibile, ratificando per la prima volta 12 progetti, a simbolo dell'avvio ufficiale della cooperazione sostanziale tra le due parti.

3. L'8 giugno 2004 la SEPA e l'IMET hanno stipulato il "Memorandum di intesa sulla tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile", confermando di continuare a rafforzare la cooperazione nei vari settori, quali il cambiamento climatico, la biodiversità, la desertificazione e la siccità, il consumo dell'ozonosfera, il trattamento delle sostanze inquinanti organiche e dei rifiuti ed il monitoraggio ambientale, istituendo una commissione direttiva di alto livello per pianificare complessivamente la cooperazione della tutela ambientale tra Cina e Italia.

4. Il 6 luglio 2006 si è tenuta la cerimonia di inaugurazione, presso l'Università Qinghua, del Palazzo per il risparmio energetico ambientale sino-italiano Qinghua, costruito congiuntamente dal Ministero della Scienza e tecnologia cinese e dall'IMET. L'edificio, destinato all'insegnamento e alla ricerca scientifica, nel quale si concentrano i concetti di "verde, ecologico, tutela ambientale e risparmio energetico", è stato ideato dal famoso progettista architettonico italiano Mario Cucinella, con una superficie totale di 20 mila metri quadrati. Vi si concentrano tecnologie, materiali e impianti d'avanguardia internazionale, relativi alla ventilazione ed illuminazione naturale, la struttura di cinta a basso consumo energetico, la generazione di elettricità con l'energia solare, l'uso di acqua riciclata, materiali da costruzione verdi e controllo intelligente. Secondo calcoli iniziali, il palazzo scaricherà annualmente 1200 tonnellate di CO2 e 5 tonnellate di anidride solforosa in meno.

5. Nel 2008, dopo il sistema del 12 maggio a Wenchuan, l'IMELS, tramite l'ufficio per l'amministrazione dei progetti di cooperazione di tutela ambientale sino-italiani, ha fornito alla parte cinese veicoli di monitoraggio ed impianti per un valore di un milione di euro, destinati alla costruzione post-calamità della capacità di tutela ambientale nelle zone sinistrate. E' l'unico organismo di cooperazione bilaterale nella tutela ambientale che abbia fornito impianti alle zone terremotate.

6. Nel 2009 il Ministero della tutela ambientale cinese, l'IMELS ed il gruppo Pirelli hanno firmato un accordo di vendita delle tecnologie relative alla riduzione di emissioni dei veicoli diesel. Parlando della cooperazione nel settore, il ministro dell'IMELS, Stefania Prestigiacomo, presente alla cerimonia di firma, ha affermato:

L'apprezzamento più bello che ho sentito in questi giorni da miei colleghi ministri cinesi è stato che molti paesi vengono qui in visita e parlano dell'ambiente; l'Italia è il paese più concreto perché quello che ha fatto e realizzato dei progetti nei settori ambientali. L'Italia è da sempre un paese amico della Cina e vuole avere un ruolo speciale. Per l'Italia è molto importante proseguire nella cooperazione a 360 gradi, ma in particolare in quella ambientale, che è stata individuata nel colloquio recente, durante il G8, tra il presidente cinese Hu Jintao ed il presidente Berlusconi, come uno dei filoni sui quali investire. Questo significa che si aprono grandi spazi per il futuro, che poi, abbiamo visto proprio oggi, già generano altre iniziative, altri investimenti, che sono finanziati, non dipendono dai progetti governativi, ma nascono da questa fiducia reciproca e dal fatto che si individuano nuovi spazi di mercato.

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