Il 29 maggio 1948, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu approvò una risoluzione, inviando 36 osservatori militari a Gerusalemme per la supervisione del cessate il fuoco tra Arabi e Israeliani dopo la prima guerra del Medio Oriente, alzando così il sipario delle operazioni di peacekeeping dell'Onu. In questi 61 anni, le operazioni di mantenimento della pace dell'Onu non si sono mai interrotte, con i caschi blu presenti in ogni zona di conflitto. In questo periodo, sempre più militari cinesi del peacekeeping si sono assunti l'importante compito in merito dell'Onu, adempiendo alla sacra missione di mantenimento della pace mondiale e di promozione dello sviluppo comune .

"Tutti i presenti si girino a destra! Imbarco, di corsa!"

La sera del 23 novembre 2007, l'aeroporto internazionale Xinzheng, nello Henan, era immerso nell'oscurità. I 135 ufficiali e soldati del primo contingente del genio militare del peacekeeping inviato dalla Cina nel Darfur, in Sudan, si sono imbarcati velocemente sull'aereo che li attendeva da tempo. Allora, nel nord della Cina, era già l'inizio dell'inverno. Mentre sull'ampia pista spirava un forte vento, gli ufficiali e soldati in partenza non riuscivano a nascondere l'emozione:

"Siamo profondamente consci dell'enormità della missione, e dell'importanza e dell'onore del compito. Completeremo la missione assegnataci dall'Onu con una competenza, stile e risultati di massimo livello, così da gettare una solida base per l'agevole disposizione delle prossime truppe del peacekeeping, e dare nuovi e maggiori contribuiti alla promozione della stabilità e dello sviluppo della regione del Darfur e al mantenimento della pace nel mondo."

Questi 135 ufficiali e soldati cinesi sono stati il primo contingente del peacekeeping stanziato dall'Onu nella regione del Darfur. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon, nel suo rapporto alla 63ª Assemblea generale dell'Onu, ha sottolineato che la missione di peacekeeping nel Darfur è la più complessa nella storia del peacekeeping dell'Onu.

Alcuni mesi dopo la disposizione del primo contingente del peacekeeping nel Darfur, un giornalista di RCI vi ha effettuato una visita, sperimentando di persona la dura vita dei militari cinesi. Il capitano delle truppe del genio Shangguan Linhong ci ha detto:

"Il Darfur è spesso colpito da tempeste di sabbia, con una visibilità a volte di pochi metri, e la temperatura a mezzogiorno è sempre superiore ai 42 gradi. All'inizio della costruzione, l'accampamento era un terreno deserto pieno di spine. Fra gli arbusti e le rocce, abbiamo trovato 6 serpenti, delle lucertole, degli scorpioni e una tarantola lunga 13 centimetri."

Nonostante la durezza della situazione, i soldati hanno proceduto con efficienza alla costruzione dell'accampamento. In breve tempo, il contingente del genio militare si è incaricato di decine di progetti, come la costruzione di aeroporti, strade, e ponti, lo scavo di pozzi, la costruzione degli edifici dell'accampamento e delle strutture di difesa, ecc. Ha completato i grandi progetti di costruzione della struttura di base dell'accampamento, della pista degli elicotteri delle missioni speciali in Darfur dell'Onu e dell'Unione africana e del terminal, e ha costruito 6200 metri di strade. Il rappresentante speciale congiunto dell'Onu e dell'Unione africana per il Darfur Rodolphe Adada ha espresso il seguente apprezzamento: "Il personale cinese del peacekeeping ha fatto miracoli!"

La missione nel Darfur è solo una miniatura della partecipazione cinese alle missioni di peacekeeping dell'Onu. Nell'aprile 1990, la Cina ha mandato per la prima volta 5 osservatori militari all' "Organizzazione dell'Onu di supervisione del cessate il fuoco", cominciando a prendere parte alle operazioni di peacekeeping dell'Onu. Nel 2002, la Cina ha partecipato ufficialmente al meccanismo di stand-by di primo livello delle operazioni di peacekeeping dell'Onu, completando in 90 giorni, secondo le disposizioni pertinenti, lo stanziamento del personale e l'installazione degli equipaggiamenti, e preparandosi ad offrire al momento opportuno alle operazioni dell'ONU contingenti di supporto logistico, sanitario, dei trasporti, ecc.

In confronto ai 61 anni di storia delle operazioni di peacekeeping dell'Onu, la Cina vi partecipa da meno di 20 anni. Tuttavia questo ventennio corrisponde proprio all'epoca del loro grande cambiamento. Nonostante la fine della guerra fredda, i vari tipi di conflitti e il quadro politico in continuo mutamento hanno creato molte difficoltà agli sforzi del peacekeeping mondiale, per cui il personale dell'Onu ha dovuto assumersi compiti di enormi dimensioni in situazioni di una complessità mai vista. La Cina, dalla forza statale in continuo aumento, ha risposto insieme al mondo alle sfide del peace-keeping.

Dai 5 osservatori militari iniziali ai più di diecimila membri del peacekeeping inviati sinora, la Cina è ormai diventata il paese che ha inviato il maggior numero di personale fra i 5 paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. In Sudan, Congo (Kinshasa), Liberia, Libano, Timor Est, Haiti, ecc., il personale cinese del peacekeeping ha lasciato le sue tracce in Africa, Medio Oriente, Asia meridionale ed America Latina.

Nei luoghi devastati dai conflitti, il personale del peacekeeping cinese, coi suoi berretti azzuri e l'emblema dell'Onu, ha dato il benvenuto ai primi raggi della pace insieme alle popolazioni locali, accompagnandole nel difficile periodo di ricostruzione del paese, e piantando i semi dell' amicizia.

Chen Haihua è un comune medico cinese. Nel 2006 ella ha lasciato il figlio di 8 anni, diretta in Africa al seguito del 4° contingente del peacekeeping cinese in Liberia. Negli 8 mesi della sua missione, Chen Haihua e i suoi colleghi hanno curato più di 5000 malati locali, più di 250 dei quali molto gravi. Questa esperienza di soccorso è indimenticabile per Chen Haihua:

"Ricordo che il 25 luglio 2006 una donna incinta è arrivata al nostro ospedale sotto shock, in condizioni davvero critiche, e madre e figlio erano in pericolo di vita. Abbiamo deciso di fare tutto il possibile per salvarla."

Dopo 8 ore di intenso soccorso, alla fine la donna ha dato alla luce un maschietto. Chen Haihua afferma che quando i medici e gli infermieri cinesi hanno condotto la madre e il figlio all'ospedale locale, i medici e gli infermieri locali si sono messi in due file, e hanno dato loro il benvenuto applaudendo.

"I suoi familiari ci hanno detto: avete salvato il nostro bambino, abbiamo incontrato dei fantastici medici orientali, dategli voi un nome! Il nostro caposquadra e il commissario politico hanno invitato tutti noi a pensare un nome ed alla fine abbiamo deciso di chiamarlo Li Hua."

"Li" significa Liberia e "Hua" Cina. Ora il bambino ha già 3 anni.

Alcune cifre: le truppe del peacekeeping cinesi hanno fatto sopralluoghi e costruito più di 7000 km di strade e 200 ponti, curato 40 mila persone, trasportato persone e merci per più di 47 milioni di km, e sminato più di 7000 mine e altri esplosivi nascosti. Dall'inizio della partecipazione cinese alle operazioni di peacekeeping dell'Onu, 8 ufficiali e soldati cinesi sono morti in missione. Attualmente la Cina ha ancora 2 mila militari nelle 9 zone del peacekeeping dell'Onu, che operano con le truppe dell'Onu.

Il ruolo sempre più evidente della Cina nelle operazioni di peacekeeping dell'Onu sta attirando l'attenzione mondiale. Nel febbraio scorso, il famoso Istituto della pace internazionale di Stoccolma ha affermato in un rapporto che la realtà dimostra che la Cina sta svolgendo un ruolo sempre maggiore nell'ambito del peacekeeping. Attraverso i suoi contributi concreti alla pace e alla sicurezza globali, il nostro paese sta attivamente rispondendo alle aspettative mondiali. Sempre più studiosi cinesi e stranieri affermano direttamente che la determinazione della Cina di tutelare la pace mondiale e l'importante ruolo da questa svolto nelle operazioni internazionali di peacekeeping dimostrano che la Cina è un grande paese responsabile.

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