La letteratura tibetana
  2011-10-01 07:13:06  cri

L'altopiano Qinghai-Tibet, conosciuto anche come il "Tetto del Mondo", ha un particolare aspetto geografico e dei magnifici paesaggi naturali, ed ospita le cime più alte e le sorgenti dei maggiori fiumi cinesi. Da migliaia di anni, in difficili condizioni ambientali, gli abitanti del Tibet hanno creato una cultura originale, ma strettamente legata a quella dell'entroterra cinese. La cultura tibetana possiede un fascino sia naturale che umanistico. La letteratura, come un importante componente della cultura tibetana, ha una lunga storia alle spalle e dei ricchi contenuti. I capolavori della letteratura popolare si sono tramandati di generazione in generazione, esercitando una profonda influenza, mentre le opere d'autore sono note per la loro varietà e profondità.

La letteratura tibetana è una riflessione della cultura e della storia del Tibet, presenta la vita, il pensiero e l'estetica dei vari periodi storici, e le aree e i ceti sociali della zona, quindi costituisce un importante riferimento per studiare la lingua, la scrittura, la storia sociale, le fede religiosa, la morale, il mondo spirituale e le usanze locali.

L'evoluzione della letteratura tibetana presenta le seguenti caratteristiche:

In primo luogo, ha dei forti colori epocali.

Se paragoniamo lo sviluppo sociale al progresso della letteratura, possiamo capire che sia la letteratura popolare che quella d'autore riflettono entrambe la storia del Tibet, come fossero uno specchio temporale che ci presenta delle scene di vita dei vari periodi storici. Ad esempio, "La leggenda di Songtsen Gampo che accoglie la principessa Wencheng" e i preziosi documenti storici "Baxie" scoperti nelle Grotte di Mogao, che raccontano personaggi e leggende della società feudale dei servi della gleba; nel periodo di separazione ???, nacquero un gran numero di opere letterarie di qualità, come la "Raccolta di Mani" e "Gli insegnamenti postumi in 5 volumi", che riflettono la storia e la cultura sociale del regno Tubo, "I canti del maestro Milarepa", che elogiano la dottrina buddista, "I motti di Sagya" che mirano a diffondere l'importanza dello studio, della partecipazione alla vita politica e del buon comportamento. In particolare, nacque una serie di classici letterari come l' "Epopea di Gesar", che portò al culmine la letteratura tibetana. Sono eccellenti anche la letteratura storica e teatrale, a dimostrazione dei nuovi progressi nei contenuti e nelle tecniche di creazione. Tra le opere storiche spicca "L'unificazione del regno tibetano", mentre "La Biografia di Milarepa" rappresenta perfettamente la letteratura biografica. Le 8 maggiori opere tibetane sono diffuse ancora oggi. Alla fine della società feudale dei servi di gleba, nacquero i romanzi "Shunu Tagme" e "Zhengwan Dawa". Dopo la fondazione della Nuova Cina, avvenuta nel 1949, in particolare dopo il 1978, la letteratura tibetana ha visto uno grande sviluppo, con numerose opere sia in tibetano che cinese. Le migliori sono i romanzi.

Un'altra caratteristica è che in Tibet la letteratura d'autore e quella popolare si sono sempre promosse reciprocamente, da cui la loro importanza paritaria. Tra le opere popolari, la grandiosa "Epopea di Gesar" viene considerata la gemma della letteratura tibetana ed uno dei capolavori della letteratura mondiale. La sua imponente struttura, il ricco contenuto e il numero di capitoli si sono accresciuti nel corso della diffusione orale. L' "Epopea di Gesar" rappresenta il massimo livello dell'antica letteratura tibetana: non è solo un'opera letteraria, ma anche un'enciclopedia per studiare la vita sociale, la storia etnica, l'economia e cultura, i rapporti di classe, gli scambi tra le etnie, i valori spirituali, la morale, le usanze e la fede religiosa in Tibet.

D'altro canto, grazie all'assorbimento della linfa della letteratura popolare, la letteratura d'autore presenta una lunga storia, un gran numero di opere, stili originali, tecniche mature ed ampie influenze. Numerose opere sono basate su opere popolari. Per esempio, "I canti del maestro Milarepa" si basano su dei canti popolari; "L'unificazione del regno tibetano" contiene anche la leggenda della nascita dei tibetani dalle scimmie, le storie delle principesse Wencheng e Jincheng, e la storia della costruzione del monastero Jokang; mentre i famosissimi canti d'amore del 6° Dalai Lama Tsangyang Gyatso si presentano nella forma di canti popolari. Le maggiori opere teatrali tibetane "Il pincipe Norsang", "La principessa Wencheng", "Nangsa Obar", "Padma Obar", "Fratelli Donyo e Dondrup", "Drowa Sangmo", "Sukyi Nyima", "Drimed Kunden" sono tutte tratte da leggende e da storie popolari e buddiste.

La letteratura tibetana è anche caratterizzata dall'integrazione di storia e filosofia.

Per un lungo periodo storico, in Tibet fu sconosciuto il concetto moderno di letteratura, quindi c'erano poche opere completamente letterarie. La letteratura era generalmente integrata con la storia e la filosofia. Prendiamo ad esempio i documenti storici scoperti nelle Grotte di Maogao a Dunhuang "Le biografie dei re Tubo", "Baxie巴协", "La raccolta di Mani" e "Gli Insegnamenti postumi in 5 volumi 五部遗教". Queste opere influenti non sono creazioni del tutto letterarie, ma vengono inserite nella storia letteraria tibetana perché di pari passo con la registrazione dei fatti storici, presentano un bel linguaggio e vivaci storie integrate a canti, proverbi, storie e leggende popolari.

La letteratura tibetana è anche strettamente legata alla religione.

Vista la lunga storia del Buddismo e il regime teocratico a lungo in vigore in Tibet, la letteratura tibetana, in particolare quella d'autore, presenta una forte impronta religiosa, perché alcuni autori sono fedeli o monaci di alto livello. Anzi alcune opere sono basate direttamente su storie buddiste.

Bisogna ricordare che la letteratura tibetana si è arricchita e sviluppata tramite gli scambi con le altre etnie circostanti.

Questi scambi necessitavano di traduzioni. Sin dall'antichità, i tibetani hanno mantenuto scambi politici, economici e culturali con le etnie circostanti e dell'entroterra cinese. Durante il regno Tubo, nel 7° secolo d.C., lo studioso Thonmi Sambhota, dopo aver studiato le diverse forme di scrittura indiane, considerando le caratteristiche della lingua tibetana, creò la scrittura tibetana. Poco dopo, alcuni intellettuali curarono la traduzione in tibetano dei classici dell'etnia Han "Shangshu" e "Storia dei Regni combattenti ", oltre a dei capolavori della letteratura buddista. All'inizio del 13° secolo, il capolavoro della retorica indiana "Lo Specchio della Poesia" venne tradotto completamente in tibetano con il sostegno del maestro Pagspa. In seguito tra gli intellettuali tibetani diventò di moda lo studio della retorica, con la comparsa di due capolavori: "La storia dei re e dei ministri", compilato dal 5° Dalai Lama, e il romanzo "Shunu Tagme" di Tsering Wangyel. Dopo la fondazione della Nuova Cina nel 1949, gli scambi dei tibetani con le altre etnie furono più frequenti. I 4 classici della letteratura cinese, "Storie sul bordo dell'acqua", "Il romanzo dei tre regni", "Lo scimmiotto" e "Il sogno della camera rossa" sono stati tradotti in tibetano. Anche altri capolavori mondiali sono stati introdotti in Tibet in tibetano. Mentre le opere classiche e moderne in tibetano tradotte in cinese, inglese, francese, tedesco, giapponese, russo, ungherese ecc., hanno suscitato il grande interesse dei lettori dei vari paesi del mondo. Nel corso degli scambi, la letteratura tibetana si sta sviluppando rapidamente.

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