Le tradizionali fiere templari necessitano di cambiamenti
  2010-02-09 09:26:10  cri

Nelle varie parti della Cina, durante le vacanze per la Festa della Primavera, il capodanno lunare cinese, nelle varie fiere templari, piene di vita e occasione di celebrazione, si possono comprare specialità locali e degustare spuntini, ammirando spettacoli all'aperto. Oggi, sulla scia della diversificazione delle modalità d'intrattenimento, il loro fascino è diminuito, preoccupando gli esperti di folclore e gli esponenti culturali, che auspicano di attirare più visitatori tramite l'innovazione e la cooperazione. Recentemente un centinaio di esponenti culturali hanno tenuto a Beijing il primo Forum sulla cultura della fiere templari cinesi, studiando il problema.

Se non avete mai assistito a tale spettacolo, immaginate la scena di un festival pieno di persone in un parco o in piazza, dove in numerosi stand temporanei i commercianti gridano per vendere le proprie specialità, mentre i visitatori vanno avanti e indietro sui due lati della strada, con in mano spiedini di frutta caramellata o giocattoli. In queste occasioni anche gli artisti popolari si impegnano in rappresentazioni, attirando l'attenzione dei turisti con la propria abilità.

L'origine delle fiere templari cinese può essere fatta risalire a migliaia d'anni fa; sono definite un fossile vivente della cultura folcloristica cinese, il carnevale dei cittadini cinesi. All'inizio costituivano solamente un'attività di sacrificio alle divinità; sulla scia dello sviluppo sociale, i contenuti commerciali, spettacolari e culturali sono aumentati. Il professore dell'Università di Beijing e vice direttore dell'Istituto di ricerche sulle festività dell'Associazione cinese degli artisti popolari, Lu Di, ha illustrato:

"Le fiere templari sono un veicolo della cultura tradizionale, dell'arte e dell'economia ed hanno una storia di migliaia d'anni alle spalle. La loro influenza sugli anziani è molto profonda; queste fiere rivestono una posizione e un ruolo speciale nello sviluppo sociale, storico, culturale, economico e artistico della Cina."

Nel lungo processo storico, eccezion fatta per le parentesi dovute alla guerra ed altri motivi particolari, la loro tradizione non è mai stata interrotta, perché porta la speranza di un'atmosfera calorosa, di pace e salute del popolo cinese. Le fiere templari hanno varie forme, con forti caratteristiche culturali locali, ma tutte comprendono vendita di prodotti, spettacoli, presentazioni turistiche e preghiere per la pace e la salute.

Nel distretto Fengdu, della città di Chongqing, sul corso superiore del fiume Azzurro, di circa 700 mila abitanti, ogni anno se ne tengono decine, con una forte capacità di attrazione grazie ai ricchi contenuti culturali e storici e alle abbondanti risorse turistiche locali. Il vice direttore del distretto, la signora Zhang Changhong, ha illustrato:

"Durante le fiere templari, tutti escono di casa e gli abitanti di città e campagna si riuniscono per assistere a spettacoli, vedere le merci del nord e del sud del paese, fare acquisti e approfittare di questa occasione per stare insieme con familiari e amici, passando momenti felici. Oggi viene messo in mostra anche il patrimonio culturale immateriale, come scarpe di bambù che, anche se piegate, non presentano alcuna traccia di sgualcitura. Il bambù può essere usato anche per dipingere. Intendiamo presentare queste antiche usanze popolari anche in altre località e all'estero."

Presso il celebre monte Taishan, rinomata località turistica nella provincia dello Shandong, nell'est del paese, esiste un'antica fiera templare che ha preso il nome dall'appellativo del monte, "Dongyue" (montagna dell'est), e che si tiene a marzo del calendario lunare, nata in primo luogo con l'obiettivo di celebrare la nascita della divinità locale. La fiera cominciò ad aver una certa estensione nel 10° secolo ed era molto influente nella Cina di allora. Secondo i documenti storici, commercianti, pellegrini, artisti e maestri di arti marziali vi affluivano dalle varie parti del paese. Oggi, sebbene meno imponente rispetto al passato, l'evento ha vissuto una nuova evoluzione grazie ad un forte restyling, prestando importanza alla cultura tradizionale. Il responsabile organizzativo della fiera, Zheng Peng, ha affermato:

"L'anno scorso, dopo la trasformazione, la Fiera templare della montagna dell'est ha avuto per la prima volta una propria mascotte, i 'quattro bambini della felicità', un marchio culturale che simboleggia la pace e la fortuna. Abbiamo inoltre organizzato un forum culturale, e progettato vari programmi, molte feste, attività religiose, commerciali e creative, nonché una mostra di opere straordinarie in cooperazione con il museo. L'intento era di attirare più visitatori e valorizzare la superiorità della cultura tradizionale. Dall'anno scorso ci siamo riusciti. Quest'anno, innoveremo ancora."

L'innovazione e la trasformazione sembrano costituire i temi principali delle varie fiere templari cinesi degli ultimi anni; tutti gli organizzatori sperano di mettere in scena programmi caratteristici e di aumentare il fascino delle rispettive fiere.

L'annuale fiera templare del Parco Daguanyuan è una delle più famose di Beijing, caratterizzata dalla rappresentazione del classico "Il Sogno della Camera Rossa". Gli attori in costumi dell'epoca ricreano le famose scene del romanzo, illustrano la tradizionale capacità di suonare il Qin, giocare a scacchi, scrivere calligrafie e dipingere, guidando i visitatori attraverso il parco. Talvolta gli organizzatori ripresentano l'aspetto originale dei mercati del passato tramite tecnologie elettroniche, facendo percepire ai visitatori un'atmosfera storica. Il responsabile di marketing del Parco Daguanyuan, Xu Juying, ha affermato che la vendita di biglietti per la fiera è ottima, e che questa costituisce la prima scelta di turisti provenienti anche da altre zone:

"Svolgiamo da tempo una cooperazione con le agenzie turistiche; durante la Festa della Primavera, molti turisti provenienti da altre città decidono di viaggiare in gruppo. Le fiere templari sono la prima scelta del loro itinerario."

Alcune fiere templari ben organizzate sono diventate i simboli della cultura locale, come la Fiera templare Yashenxian di Suzhou, con oltre 800 anni di storia alle spalle. Ogni anno, il 14esimo giorno del quarto mese del calendario lunare, vi si recano quasi tutti i cittadini. Secondo la leggenda, il dio taoista Lü Dongbin, si traveste da persona comune e si diverte insieme alla popolazione; le persone sperano di avere così buona fortuna.

Dieci anni fa, Suzhou ha cominciato a restaurare le vecchie strade, creando una forte atmosfera culturale locale ed elevando l'influenza e la capacità di aggregare le persone della fiera templare. Un funzionario cittadino, Yu Weimin, ha affermato che il contenuto tradizionale e il marketing moderno costituiscono i fattori del successo:

"Molti nuovi cittadini di Suzhou, cinesi e stranieri, si sono stabiliti nella nostra città; è molto importante creare una piattaforma per facilitare la comunicazione, l'integrazione e l'apertura delle persone. Per essere riconosciuta dal pubblico, una cultura deve avere storia, essere trasmessa, diffusa e fornire un senso di appartenenza. Le attività della fiera Yashenxian sono radicate nel popolo, benvolute, con uno spirito di gioco, festa e salute. Per questi motivi abbiamo confezionato questo marchio, rinnovando, approfondendo e recuperando una serie di programmi tradizionali già dimenticati dalla gente o a rischio d'estinzione. Abbiamo avuto successo; la fiera è stata inserita nella lista del patrimonio culturale immateriale della provincia del Jiangsu e abbiamo fatto domanda per quella a livello statale."

Lu Di ritiene che gli organizzatori di fiere, i ricercatori di cultura tradizionale e il mondo del turismo debbano rafforzare la comunicazione e la cooperazione, impegnandosi nella valorizzazione della funzione delle fiere templari e nella creazione di marchi, così da aumentare l'influenza delle tradizionali attività folcloristiche cinesi.

 Forum  Stampa  Email  Suggerisci
Messaggi
Dossier
• Concorso a premi sul tema "Amo studiare la lingua cinese"
Cari amici, con il continuo crescere della febbre per lo studio della lingua cinese, ora nel mondo coloro che tramite vari canali studiano la nostra lingua superano ormai i 40 milioni, ivi compresi molti italiani. La sezione italiana di RCI sta esplorando nuovi canali per aiutarvi ad apprendere e migliorare il vostro cinese in modo più facile e comodo...
Angolo dei corrispondenti
Foto
Eventi
• 60 anni della Nuova Cina
• Primo convegno letterario italo-cinese
• Amo il cinese
© China Radio International.CRI. All Rights Reserved.
16A Shijingshan Road, Beijing, China. 100040