Il Kouxian
  2010-01-12 15:54:54  cri

Nella regione autonoma dell'etnia Hui del Ningxia, nella Cina occidentale, tra le donne Hui è diffuso da tempo immemorabile un originale strumento musicale, il Kouxian, chiamato anche Kouqinzi dai locali. Dalla tonalità tenera e piacevole, all'epoca della sua massima diffusione, quasi tutti i locali ne possedevano uno. Tuttavia, col passare del tempo, gli anziani in grado di fabbricarlo sono scomparsi, ed i giovani che spontaneamente studiano e suonano lo strumento si sono sempre più ridotti, per cui la fabbricazione e l'uso del Kouxian sono diventati una cultura tradizionale da proteggere. Nel 2006 il Kouxian è stato inserito nella prima lista del Patrimonio culturale immateriale sotto tutela pubblicata dal Consiglio di Stato cinese.

Il Kouxian, uno strumento a fiato ad ancia di bambù o di ferro. Lungo sui 10 cm, alla punta dell'ancia è fissato un filo di seta. Il suonatore tira il filo con le dita della mano destra, il che fa vibrare l'ancia che produce un suono. Il suonatore controlla l'ancia con la labbra e tramite i movimenti della bocca e il controllo del respiro, produce delle tonalità diverse, originando una melodia.

La signora An Yuge, vice ricercatrice del Museo di Arte popolare del Ningxia, suona il Kouxian da ben tren'tanni anni, il che le è valso l'appellativo di "regina del Kouxian" del folclore etnico Hui. Parlando del suo rapporto con il Kouxian, bisogna cominciare dalla madre, An Ni, una giovane artista del Teatro di canto e danza di Beijing arrivata nel Ningxia nel 1958 sulle tracce dell'arte popolare. Di seguito, ella si insediò nelle campagne locali, iniziando delle ricerche artistiche durate ben 43 anni.

Quarant'anni anni fa, An Ni raggiunse la circoscrizione di Yanglang, nel distretto di Guyuan, dove vide per la prima volta il Kouxian, da cui venne profondamente attratta. Di seguito, ella parlò spesso con le donne locali, imparando da loro la tecnica dello strumento. An Yuge ci ha così illustrato la storia del rapporto predestinato fra la madre e il Kouxian:

"Un giorno, nelle campagne di Yanglang, mentre parlava con un'anziana chiamata Ha, vide un gruppo di ragazze di etnia Hui che si divertivano intorno a un covone di grano. Allora udì un suono molto particolare, mai sentito prima. L'anziana le disse che stavano stuzzicando una ragazza che si era appena fidanzata, suonando il Kouxian per indurla a raccontare la sua storia d'amore. Così mia madre seppe che lo strumento si chiamava Kouxian."

Una ballata popolare locale contiene una vivida descrizione del Kouxian: "Tre cun di bambù, un filo alle due estremità, un'estremità in bocca, ed i fastidi spariscono", per dire che la musica del Kouxian, lungo 3 cun (3,3 cm), aiuta a cancellare i disturbi e gli affanni della vita. Il Kouxian è suonato solo dalle donne, ed è particolarmente diffuso tra le donne Hui delle campagne del nord-ovest della Cina, che non lo suonano per salire sul palco, ma per scacciare gli affanni mentre ricamano le solette delle scarpe nella stagione morta dei lavori agricoli. Il cuore femminile è spesso travagliato da sofferenze inesprimibili, quindi le melodie del Kouxian sono sempre sentimentali e dolorose.

A volte le donne suonano l'una di fronte all'altra, come in un canto antifonale o in una confessione cuore a cuore. Nelle serate invernali o nei tramonti estivi, intorno al focolare o all'ombra di un albero, le donne spesso iniziano a danzare al suono del Kouxian, sfogando gioie e dolori.

Solo dopo essere venuta personalmente a contatto con il Kouxian, An Yuge ne ha capito il ricco contenuto intrinseco. Infatti, per assorbire ancora meglio la musica popolare, la madre invitava spesso a casa le donne locali. Ella ricorda:

"Quando ritornavo da scuola, all'improvviso trovavo a casa dei gruppi di contadine che parlavano e cantavano animatamente. Allora non sapevo nulla di queste cose, quindi portavo lo sgabello fuori della porta, ascoltando l'animazione nella stanza."

Influenzata dalla madre sin dall'infanzia, An Yuge ha sviluppato un profondo interesse per l'arte popolare. Una volta cresciuta, appena iniziato il lavoro in fabbrica, in stamperia o in ferrovia, ha sempre partecipato con gioia alle attività culturali e artistiche. Con l'aiuto della madre ha composto un motivo per Kouxian, con cui nel 2002 ha partecipato con altri artisti della regione autonoma del Nongxia al secondo Concorso nazionale di arti speciali organizzato dalla CCTV, vincendo la medaglia d'argento.

An Ni si è dedicata per tutta la vita al riordino dell'arte del Kouxian e dei canti popolari, lasciando in eredità alla figlia un prezioso patrimonio, alcuni manoscritti che contengono molte storie e materiali musicali ricavati nel corso delle sue ricerche nelle campagne. Negli anni '80 del secolo scorso, i suoi riadattamenti di canti popolari del Ningxia "Gioia", "Dicembre ghiacciato", e "Ragazzi e ragazze gareggiano nel lavoro", erano ampiamente diffusi. La madre è deceduta, ma le sue speranze sono rimaste, ed ora An Yuge ha iniziato a riordinare questi manoscritti.

Nel 2006, nella prima lista del Patrimonio culturale immateriale sotto tutela pubblicata dal Consiglio di Stato, An Yuge figura come uno degli eredi del Kouxian dell'etnia Hui del Ningxia. Un tempo, in un villaggio montano, le melodie del Kouxian suonate dalle donne rurali per divertimento hanno profondamente attirato la madre. Oggi An Yuge ha ricevuto il suo testimone, preservando con passione l'arte del Kouxian a cui la madre ha dedicato la vita.

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