Liu Yong: febbre per i bongos africani
  2009-12-01 17:24:00  cri

I bongos, provenienti dal lontano continente africano, sono accolti sempre meglio dai giovani cinesi. In varie località del paese, come Beijing, Shanghai, Shenzhen, Guangzhou, molti tra di loro stanno imparando a suonarli, e sta ormai diventando una moda. In un piccolo cortile della via dei Bar di Houhai, a Beijing, ogni domenica pomeriggio si riuniscono alcuni appassionati, guidati dal giovane Liu Yong, attirando gli sguardi dei passanti. Houhai, a Beijing, è una zona piena di salici, dove si possono ammirare le colline rivolte al lago, mentre le antiche dimore dei principi e le vecchie residenze di personalità celebri nei dintorni rafforzano il suo fascino storico; i bongos africani sembrano ancora più esotici in questo ambiente. Nel programma odierno faremo un viaggio al loro ritmo con i giovani appassionati cinesi.

Quella che avete appena ascoltato è una melodia suonata con i bongos africani da Liu Yong e dai suoi studenti. Ogni domenica pomeriggio, Liu Yong, presso Houhai, insegna loro gratuitamente a suonare. Questo corso speciale è iniziato nel 2008; nell'ultimo anno il numero di allievi è passato da meno di 10 a più di 100. Liu Yong ha anche composto una band con 6 tra i migliori studenti; dopo esercizi e prove durati due mesi, al momento sono in grado di suonare senza problemi due melodie.

Liu Yong ha 29 anni e al tempo dell'Università la sua specialità era il pianoforte. Nel 2004, l'anno in cui lavorava a Lijiang, città dello Yunnan, nel sud della Cina, ha conosciuto per la prima volta i bongos, rimanendone affascinato. Ritiene che siano molto diversi dagli altri tipi di tamburo, che emanano sentimenti malinconici; i bongos, invece, sembrano sprizzare entusiasmo e vita. Ha detto:

"Fra i vari strumenti musicali preferisco i tamburi; le possibilità espressive di altri, però, non sono molto forti, possono coprire solamente due toni, mentre i bongos hanno una grande forza espressiva e i toni che possono produrre sono molti di più."

Nel 2008, Liu Yong ha aperto a Beijing un negozio apposito, chiamato "Fanye", vendendo strumenti importati da Africa, Indonesia e Thailandia. Ciononostante, all'inizio le vendite non corrispondevano alle sue aspettative; in due mesi non era riuscito a venderne neanche uno, perchè in Cina i bongos non erano ancora sotto i riflettori, poca gente li conosceva e alcuni clienti pensavano addirittura fossero delle piccole sedie. Per venderli, prima di tutto occorreva far sì che le persone ne conoscessero la cultura e se ne innamorassero; ha così avuto l'intuizione di cominciare ad insegnare a suonare. Ha affermato:

"In quel periodo pensavo a come far sì che più persone conoscessero i bongos; ritenevo che Houhai fosse un luogo adatto, dovevo solamente far venire alcuni allievi per suonare qui ogni settimana e diffondere questo tipo di musica."

Da allora, Liu Yong ha iniziato la sua carriera di insegnamento gratuito. All'inizio i suoi allievi erano solamente dei clienti del negozio appassionati degli strumenti che vendeva; in seguito, anche alcuni passanti, attirati dalla musica, sono entrati man mano nella band. Liu Yong ha anche fondato un gruppo on line chiamato "I leoni dei bongos africani", organizzando ogni settimana iniziative a Houhai e programmando le esercitazioni per gli appassionati.

Guo Bin suona ormai da più di un anno ed è stato uno dei primi ad entrare nel gruppo, vivendone di persona la crescita.

Ha osservato:

"All'inizio eravamo pochi, ma gradualmente siamo arrivati a più di 100 persone. Il nostro obiettivo ora è di portare sempre più persone a contatto con i bongos africani per poterli conoscere meglio. Vorrei che non solamente noi potessimo goderne, sarebbe bello portare l'interesse e l'entusiasmo di suonarli anche agli altri."

La maggior parte dei membri della classe sono giovani, ma ci sono anche bambini di 6 o 7 anni e ultrasettantenni. Molti conoscono poco l'Africa e la cultura locale; tramite lo studio dei bongos, sempre più persone si sono innamorate di questa forma di arte e dell'Africa. Uno di loro, Liu Siyuan, ha osservato:

"All'inizio non conoscevo molto l'Africa, avevo ascoltato solamente un po' di musica, sviluppando quindi un profondo interesse verso questo suo aspetto. Una volta entrato in contatto con i bongos, ho studiato sempre più intensamente e mi sono interessato anche alle altre forme di cultura di questo continente. Spero, tramite i bongos, di poter conoscere sempre più i paesi africani, la loro civiltà, geografia e tanti altri campi."

Al momento, Liu Yong e i suoi allievi sono ormai diventati parte del paesaggio di Houhai. Suonano e si esercitano sempre, con la pioggia, il vento, il freddo e il caldo. I passanti vengono contagiati dall'entusiasmo della loro musica, li guardano mentre si esercitano e a volte scattano anche delle foto. Dopo averli osservati e ascoltati a lungo, il turista Miao Ao ci ha detto con entusiasmo:

"Ritengo che sia splendido; in particolare, suonare i bongos a Houhai, un luogo cinese così caratteristico, è molto interessante; è una fusione tra la cultura cinese e quella di altri paesi. Li ho ascoltato a lungo, ma nonostante oggi faccia molto freddo e mi sentissi un po' giù, dopo aver ascoltato i bongos non volevo più andarmene, dato che ora sono molto felice."

Anche Fdhili Mpunji, turista dalla Tanzania, assistendo alla rappresentazione di Liu Yong e dei suoi allievi era contentissimo. Ha detto:

"Sono molto felice di vedere molti cinesi suonare i bongos, oggi fa freddissimo e non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Quelli che suonano sono bongos africani, come quelli che ho visto negli spettacoli del mio paese natale. Sono bravissimi, suonano in maniera eccellente come gli Angoni, etnia tanzaniana, famosa in tutta l'Africa per l'abilità in questa arte.

Assistendo al felice sviluppo dei bongos a Houhai, Liu Yong ha ideato un nuovo piano. Spera di poter fondare una band di professionisti in grado di esibirsi sul palcoscenico, e che allo stesso tempo in Cina vi siano sempre più persone che conoscano e si innamorino dei bongos.

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