La Cina, nella sua recente conferenza sul lavoro economico centrale, ha fissato il tema generale relativo il processo economico per il 2012, inquadrato sulla ricerca del progresso all'interno della stabilità. La domanda principale è: per il nuovo anno, quali sono le opportunità di sviluppo e quale sarà la strategia politica che adotterà la Cina nell'ambito economico?
Il 25 dicembre, nel corso del terzo forum sulle prospettive relative l'economia cinese, vari esperti facenti parte del governo e del settore accademico hanno svolto una serie di discussioni in merito. Ecco di seguito un nostro servizio al riguardo.
A seguito della suddetta conferenza, il tema del "ricercare il progresso nella stabilità" è diventato un punto focale posta all'attenzione del governo su vari livelli e degli esperti del settore accademico. Il direttore del centro per lo sviluppo e per la ricerca del Consiglio di Stato cinese, Li Wei, nel suo discorso ha analizzato le tendenze a medio e lungo termine dello sviluppo economico cinese, definendole come segue:
"La prima è quella relativa la velocità della crescita economica che, dalle "due cifre" del passato, è scesa al 9% o addirittura al di sotto; la seconda è l'intrecciarsi della pressione tra l'aumento dei prezzi nazionali ed internazionali, quest'ultima una tendenza che si protrarrà nel tempo".
Secondo Li Wei, a lungo termine, il mezzo fondamentale per rispondere alle varie divergenze e problematiche, portate dal passaggio ad una velocità di crescita economica ridotta e dalla pressione dell'aumento dei prezzi, sta nel garantire una maggiore velocità di trasferimento verso una modalità di sviluppo economico. Intanto, riguardo la situazione dell'economia mondiale per il prossimo anno che, al momento, è difficile da prevedere, per la Cina il punto chiave è conoscere esattamente e mettere in atto appieno l'obiettivo del "ricercare il progresso nella stabilità".
Il vice direttore dell'ufficio del gruppo dei leader finanziario cinese, Yang Weimin, ha svolto un'analisi dettagliata sulla politica relativa la suddetta strategia. La stabilità rappresenta la base fondamentale per la macro economia politica, per lo sviluppo economico rapido e costante, per mantenere un equilibrio generale del livello dei prezzi e per sostenere il quadro generale della società. Il progresso è sfruttare il periodo favorevole per afferrare le opportunità e portare avanti la strategia prefissata, è ottimizzare il passaggio verso la modalità di sviluppo economico, è superare ed approfondire i risultati già ottenuti con la riforma di apertura, ed è, infine, migliorare gli standard della vita della popolazione.
Per quanto riguarda la riflessione riguardo il rallentamento della crescita economica cinese, il vice direttore del centro per lo sviluppo e per la ricerca del Consiglio di Stato, Liu Shijin, ritiene che il passaggio da una velocità elevata ad una media della crescita economica cinese non è da considerare assolutamente come conclusione pessimistica; è necessario mantenere piuttosto un atteggiamento attivo, ed essere ottimisti sulle future prospettive di crescita. Al riguardo egli ha affermato:
"Se l'economia cinese è passata da una velocità di crescita elevata ad una media, per esempio da circa un 10% al 6% o 7%, io stimo che, in linea di massima, dopo tre o cinque anni, essa entrerà, probabilmente, in una fase di crescita a media velocità, intorno al 6% o al 7%.
Nonostante l'ingresso in una fase di crescita a media velocità, la Cina possiede tuttavia un potenziale latente che le permette di mantenere tale tendenza per i prossimi dieci, quindici o venti anni.
Se riuscissimo a mantenerla per un periodo così lungo, la Cina riuscirà ad entrare in una società ad alto reddito, rappresentando un grande successo per il paese.
Nel corso del suddetto "cambio di velocità", la Cina come può mantenere ed elevare la competitività delle imprese? In merito Liu Shijin considera che, per le società, il punto focale debba concentrarsi sul settore ora disponibile:
"Al momento noi parliamo di modernizzazione industriale, ritengo che si debba puntare sui settori principali. Le imprese e i mercati cinesi più competitivi, e necessari al futuro del paese, devono essere sviluppati da settori che già possediamo, soprattutto quello tradizionale.
Le nostre imprese manifatturiere, soprattutto le PMI, stanno attraversando la fase di modernizzazione industriale, si deve, di conseguenza, prestare attenzione ai settori principali e soprattutto al fatto che la modernizzazione non implichi un transito di settore".
Liu Shijin ritiene che, un'importante lezione tratta dalla crisi finanziaria internazionale è quella relativa l'economia virtuale e lo sviluppo del sistema economico che non devono assolutamente essere indipendenti dall'economia reale, soprattutto per quanto riguarda il settore manifatturiero. Gettando un occhio ai futuri sistemi d'impresa globale sembra che, per la Cina, quello con maggiore competitività sarà proprio quello relativo il settore manifatturiero.