Il 10 novembre, il portavoce del Ministero del Commercio cinese, Shen Danyang, riguardo alle indagini avviate dal Ministero del Commercio Usa, volte ad una possibile attuazione di misure anti-dumping ed anti-sovvenzione per i pannelli solari fotovoltaici cinesi esportati negli Stati Uniti, ha affermato che, negli ultimi anni, grazie al proprio impegno, il settore fotovoltaico cinese è riuscito a ridurre i costi, conformandosi agli standard globali di promozione dell'energia verde e apportando benefici reali agli utenti dei vari paesi.
Il governo statunitense adotta delle misure restrittive per i prodotti cinesi atti alla produzione di energia pulita; l'azione danneggia non solo l'atmosfera di cooperazione tra i due paesi nell'ambito delle nuove risorse, bensì gli interessi americani in tale settore. Questo atteggiamento contrasta anche con le sfide da affrontare in ambito di cambiamento climatico e di sicurezza mondiali.
Shen Danyang auspica che la parte americana possa rispettare le leggi e le proposte avanzate durante il summit del G20 a Cannes in merito alle nuove misure di protezionismo. Ha infine aggiunto che la parte cinese avrà il diritto di adottare delle misure in risposta in ambito dei regolamenti della WTO.