Dal rapporto pubblicato il primo novembre dalla Banca Mondiale si evince che l'innalzamento e la volatilità dei prezzi mondiali dei prodotti alimentari hanno contribuito all'aumento della pressione sull'economia globale, influenzando maggiormente i paesi più poveri.
Il rapporto mostra che nel settembre di quest'anno, i prezzi dei cereali sono aumentati del 30%.
La Banca Mondiale ritiene che i fattori strutturali della volatilità dei prezzi alimentari includano la crescita della popolazione e il rapporto sempre più stretto tra i prezzi del cibo e dell'energia. Poiché la popolazione mondiale ha raggiunto 70 milioni, la comunità internazionale deve adottare misure atte ad implementare la sicurezza alimentare. Il Presidente della Banca Mondiale Robert B. Zoellick ha esortato il G20 a porre la questione alimentare al primo posto.