Il 21 settembre, il governo greco ha convocato una riunione di gabinetto, nella quale ha deciso di effettuare il nuovo programma di austerità. L'opinione pubblica ritiene che si tratti di un'altra pillola amara che la Grecia è stata costretta a ingoiare per acquisire il credito di salvataggio dell'UE e del FMI.
Il nuovo pacchetto di austerità comprende i seguenti provvedimenti: in primo luogo, per i pensionati che ottengono oltre 1200 euro di pensione mensile, si ridurrà del 20% la somma che supera la soglia dei 1200 euro; secondo, per i pensionati delle aziende nazionali di meno di 55 anni, si taglierà del 40% la somma che supera i 1000 euro; terzo, la soglia di Irpef è abbassata dai precedenti 8000 euro a 5000; quarto, la sospensione, dell'imposta sulla casa prevista per l'anno prossimo, è rimandata di almeno due anni; quinto, saranno tagliati entro quest'anno 30 mila impiegati statali, che saranno collocati in aspettativa per cercare un nuovo lavoro entro 12 mesi, durante tale periodo, solo il 60% dello stipendio sarà distribuito.
A partire dall'esplosione della crisi del debito, la Grecia ha applicato una dopo l'altra delle misure di austerità, ma dati gli enormi ostacoli, tali misure non sono state mai messe in atto, da cui il mancato raggiungimento dei risultati previsti. L'UE e il FMI ritengono che se si continuerà così, la Grecia non riuscirà a completare l'obiettivo di riduzione del deficit, quindi stanno facendo pressione sul paese, chiedendogli di concretizzare il programma di austerità già approvato e di metterlo seriamente in atto. Inoltre, questi hanno minacciato che senza un'azione del genere, la Grecia non otterrà il credito di salvataggio.
Sotto l'enorme pressione, la Grecia, senza nessuna alternativa, ha varato il nuovo programma di auterità. Ma in pratica, i politici greci si sono già resi conto della necessità di dover ingoiare questa pillola amara. Prima della riunione di gabinetto, il Ministro delle Finanze, Evangelos Venizelos, ha osservato in Parlamento che a causa della depressione e del mancato raggiungimento dell'obiettivo sul deficit, la Grecia deve necessariamente varare questi provvedimenti. Egli ha aggiunto che è necessario controllare il deficit ed accettare la supervisione da parte dell'UE. In caso contrario, la Grecia farà un nuovo passo avanti verso la crisi finanziaria. Intanto il governo greco ha emesso una nota, nella quale dichiara che il nuovo programma di austerità è un segnale per l'UE, il FMI e per i mercati, ovvero la Grecia è decisa a ridurre il deficit ed è pienamente in grado di raggiungere l'obiettivo di ridurre il deficit, scelta strategica per la Grecia, che così non potrà essere fuori dall'Eurozona.
La crisi del debito della Grecia è l'origine della crisi europea, e i mercati stanno seguendo ogni azione del governo greco. L'opinione pubblica ritiene che il nuovo pacchetto di provvedimenti di austerità siano molto concreti, pratici ed energici. Ciò dimostra che il governo greco ha veramente la fiducia e la determinazione di gestire le sue finanze. Gli esperti del mercato, pur essendo ancora sicurissimi di un eventuale default, questa volta credono che solo a patto di una grande determinazione da parte della Grecia e dell'UE, la crisi del debito potrà essere alleviata.
Tuttavia, i sindacatisi sono opposti alle misure di austerità. Il 21 settembre, un gran numero di dipendenti pubblici si sono riuniti davanti al palazzo parlamentare, mostrando uno striscione su cui c'era scritto "Non vogliamo perdere il lavoro" e contestando il nuovo pacchetto di austerità. Inoltre, i due maggiori sindacati greci hanno anche avvertito uno sciopero nazionale per il 15 e il 19 ottobre. I sindacati hanno dichiarato che si tratta di una politica feroce che il governo sta attuando, e che continueranno a protestare fino alla revoca dei provvedimenti.
E' già da tre anni consecutivi che l'economia greca conosce una forte depressione, si prevede che se continuerà nel prossimo anno. Inoltre, gli enti pubblici greci sono eccessivamente grandi, con 750 mila dipendenti del settore pubblico su un totale di 11 milioni di popolazione. Attualmente la disoccupazione èdel 16%, e con l'applicazione dei provvedimenti di austerità, questo problema diventerà ancora più rilevanti. L'opinione pubblica ritiene che solo una soluzione generale per la depressione e la disoccupazione, potrà risolvere la crisi del debito.