Cina: "sistema del vero nome" per i negozi online
  2010-07-12 15:22:40  cri

Il primo luglio la Cina ha iniziato ad applicare i "Regolamenti temporanei sull'amministrazione del commercio dei prodotti e dei servizi collegati in rete", secondo cui la persona naturale che effettua il commercio dei prodotti e i servizi collegati in rete deve presentare domanda al gestore della piattaforma di commercio online, comunicando il suo nome, indirizzo e altre informazioni veritiere. Chi dispone delle condizioni, può effettuare secondo la legge la registrazione presso il dipartimento dell'industria e del commercio. Questo significa che i vari negozi online cinesi devono applicare interamente il "sistema del vero nome". Il varo della misura ha ottenuto l'ampia attenzione dei vari settori. Secondo gli analisti interessati, l'adozione del "sistema del vero nome" migliorerà l'ambiente del commercio online, promuovendo ulteriormente lo sviluppo dell'e-business cinese.

Negli ultimi anni, l'e-business cinese si è rapidamente sviluppato. Secondo le statistiche del Centro di ricerche sull'e-business, nello scorso dicembre il numero dei siti cinesi di e-business ha raggiunto quota 17,500, che alla fine dell'anno potrebbero diventare 25 mila. Fang Yingzhi, assistente ricercatore e analista di e-business del Centro di ricerche sull'e-business, ha illustrato:

"Secondo il monitoraggio della piattaforma del nostro Centro, nel 2009 la dimensione delle transazioni online ha visto una tendenza alla rapida crescita, raggiungendo un valore annuale di 260 miliardi RMB. Si può prevedere che nei prossimi anni presenterà ancora una tendenza alla crescita."

Nel corso dello sviluppo dell'e-business, in rete sono continuamente emersi truffe, commercio illegale e altri fenomeni, per la cui eliminazione le principali piattaforme di e-business hanno già applicato il "sistema del vero nome". Gli aspiranti operatori devono presentare delle informazioni personali identificabili quando fanno richiesta di aprire negozi online, il che ha ridotto in larga misura le truffe. Secondo il signor Cai, che ha aperto un negozio sul portale Taobao, il "sistema del vero nome" è vantaggioso per entrambe le parti della transazione:

"In realtà sul portale Taobao noi gestori utilizziamo il nostro vero nome. Da un lato, dice la verità su di noi, quindi dà un senso di sicurezza ai compratori, dall' altro aumenta il nostro prestigio e favorisce le nostre vendite. L'applicazione del sistema del vero nome colpirà anche le truffe di alcuni piccoli siti, garantendo i diritti dei consumatori e tutelando gli operatori legali."

Senza dubbio, il "sistema del vero nome" protegge meglio i diritti dei consumatori, rendendo più sicuro lo shopping oline. Secondo la signora Sun, che fa spesso acquisti in rete, l'adozione del "sistema del vero nome" renderà più tranquilli i consumatori, aumentando la loro fiducia ed entusiasmo per gli acquisti:

"Sono favorevole al sistema del vero nome dei negozi in rete stabilito dallo Stato: se succede qualcosa, tramite la piattaforma si riesce a verificare e a risolvere la questione tramite i dipartimenti interessati, il che mi rende tranquilla."

Si ha notizia che i "Regolamenti temporanei sull'amministrazione del commercio dei prodotti e dei servizi collegati in rete" suddividono per la prima volta chiaramente i venditori in rete in due categorie, persona giuridica e persona naturale. La prima quando gestisce in rete deve mettere in un punto evidente della pagina la licenza e altre informazioni. Invece per i molti che aprono negozi individuali in rete, non si richiede obbligatoriamente la licenza, ma di fornire nome, cognome, indirizzo e altre informazioni veritiere. Ciò dimostra che i dipartimenti interessati non applicano le stesse richieste per l'apertura di negozi in rete, adottando invece una supervisione di tipo personalizzato.

Inoltre, secondo i regolamenti, i gestori dei prodotti e dei servizi in rete non devono stabilire regolamenti ingiusti e irrazionali nei confronti dei consumatori, alleggerire o ridurre i loro doveri e responsabilità, o limitare i diritti e interessi dei consumatori. Ciò tutelerà i legittimi diritti e interessi dei consumatori, in particolare, il problema del ritorno delle merci ai negozi individuali online.

Secondo i principali obiettivi dello sviluppo dell'acquisto di merci in rete della Cina, nel 2015 il volume delle transazioni online del paese occuperà il 5% del totale delle vendite al minuto, e in alcune zone in cui l'e-business è iniziato in anticipo toccherà circa il 10%.

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