Sin dall'apertura ufficiale il 1 maggio dell'Expo, gli operatori commerciali provenienti da tutto il mondo si impegnano a modo loro nel valorizzare le opportunità commerciali dell'evento. Nel programma di oggi vi parleremo di questo argomento.
Nel negozio all'interno del padiglione di Madrid, nel parco dell'Expo, è appesa un'enorme fotografia di Ronaldo, la stella del Real Madrid, che attira molti visitatori.
"Se si visita lo stadio Bernabéu, dove gioca il Real Madrid, si trova che offre anche il servizio di foto con le sue stelle del calcio, virtuali e del tutto autorizzate."
Attirando i visitatori grazie al fascino delle stelle di calcio, gli addetti del padiglione non perdono l'opportunità di presentare i souvenir tipici di Madrid.
"Abbigliamento per bambini, gioielli, e borse, tutti creati da designer di Madrid. Il marchio ha già istituito un ufficio di rappresentanza in Cina in vista della prossima apertura di filiali e del mercato interno cinese. Approfittiamo dell'occasione dell'Expo per far conoscere il marchio a tutti."
Nei 184 giorni dell'Expo, i visitatori raggiungeranno quota 10 milioni, il 90% dei quali cinesi, perciò farsi conoscere dai consumatori cinesi è il principale obiettivo di molte aziende che usufruiscono della piattaforma dell'evento.
L'area commerciale del padiglione australiano presenta due categorie di prodotti: souvenir come spille e T-shirt, e specialità dell'Australia, fra cui alimenti sani, gioielli e prodotti di pelletteria. Fra l'andirivieni dei visitatori, un addetto del padiglione ha detto al giornalista che quello che conta di più per loro è far percepire l'Australia ai consumatori in un modo ancora più vero e concreto.
"In realtà il nostro obiettivo finale qui non è guadagnare, anche se naturalmente consideriamo le occasioni commerciali: il nostro scopo principale è permettere ai consumatori di percepire l' Australia originale."
All'interno del padiglione australiano, molte persone da noi intervistate hanno detto che dopo la visita potranno pensare a fare un viaggio in Australia, il che, per gli australiani, deve essere un mercato con potenzialità ancora maggiori della vendita dei souvenir.
La panetteria Jing'an è una joint-venture creata 25 anni fa che offre pane e pasticceria alla francese, con più di 70 punti di vendita a Shanghai. Durante l'Expo, ne ha aperto uno anche nel parco, con prezzi uguali agli altri all'esterno. Secondo Xu Yun, una responsabile della panetteria, la scelta da parte dell'Expo costituisce una conferma del Comitato organizzatore, ed anche un'importante occasione per elevare il prestigio del marchio.
"Lavoro in una filiale a Pudong, ma sono stata trasferita qui per le esigenze dell'Expo. Il nostro punto di vendita ha un fatturato giornaliero sui 10 mila RMB, mentre quello là, fra i padiglioni della Francia e della Germania, fa degli affari ancora migliori."
Rispetto alla panetteria Jing'an, una compagnia famosa come la Coca-Cola non ha più bisogno di elevare il prestigio del proprio marchio. Nel corso dell'Expo, la Coca Cola ha eretto nel parco il suo padiglione tematico "Workshop felice". Il manager operativo della Coca Cola (China) Lu Dawei ha detto:
"Lo schermo davanti al 'Workshop felice' presenta dei variopinti contenuti. Potete visitare il nostro workshop nell'area di Puxi, sperimentando personalmente il lavoro degli operai della Coca-Cola, così da capire come viene prodotta la bevanda."
Da quando nel 2007 è diventata partner di cooperazione globale dell'Expo, la Coca-cola, abilissima nel merketing, ha stanziato enormi somme nella promozione delle vendite collegate, superiori secondo le stime ai 3 miliardi di RMB, pari a un sesto delle sue spese pubblicitarie annuali globali. Secondo l'accordo correlato, la Coca-Cola fornisce all'Expo tutta l'acqua, i succhi di frutta, e le bevande gassate e al tè. Prima dell'evento, la Coca Cola ha anche organizzato una serie di attività sul tema ecologico "Stella delle città dell'Expo". Evidentemente non soddisfatta dei profitti diretti della vendita di bevande nel parco dell'Expo, tramite l'interattività coi consumatori cinesi, spera di far penetrare ancora più profondamente il suo marchio al loro interno. L'Expo è indubbiamente un'ottima piattaforma.
All'interno del Parco le caratteristiche di basso tenore di carbonio sono molto evidenti: l'ampio ricorso ai pannelli solari fotovoltaici arreca enormi opportunità commerciali alle imprese del settore. Un'azienda non-statale di fama internazionale del settore fotovoltaico, la Compagnia di elettricità di origine solare Shangde, di Wuxi, è responsabile del progetto degli impianti fotovoltaici del padiglione statale della Cina e del padiglione tematico dell'Expo, due strutture permanenti. Si tratta del maggiore progetto fotovoltaico del settore edile mai effettuato dall'azienda. Un'altra struttura permanente, il Centro dell'Expo, grazie al ricorso alla tecnologia fotovoltaica riesce a produrre 900 tonnellate in meno all'anno di anidride carbonica rispetto al ricorso al carbone. Il responsabile del progetto della centrale elettrica di livello Megawatt del Centro dell'Expo, Hao Guoqiang, ritiene che la mostra dei progetti fotovoltaici nel corso dell'Expo influenzerà profondamente l'intero futuro del settore:
"Gli impianti fotovoltaici non solo producono elettricità, ma possono anche diventare parte degli edifici, quindi sono molto adatti alla parte sud della Cina, soprattutto alle aree molto soleggiate. I tetti a pannelli fotovoltaici si diffonderanno quindi gradualmente a livello nazionale."
Mentre le opportunità commerciali dirette arrecate dall'Expo al settore fotovoltaico riguardano per lo più la prima fase di costruzione, con l'alzarsi del sipario dell'evento, un settore risulta in rapida espansione, quello fieristico.
Il settore fieristico cinese, iniziato negli anni '90 del secolo scorso, ha registrato una rapida crescita negli ultimi 20 anni. Fra tutte le città, dal punto di vista quantitativo, primeggia Shanghai, tuttavia il tasso di contributo al Pil del comparto fieristico cinese presenta ancora un enorme divario rispetto ai paesi industralizzati. In questo senso, l'economia fieristica cinese è generalmente considerata colma di potenzialità. Il vice presidente dell'Associazione fieristica di Shanghai, Gong Weigang, ritiene che l'Expo svolgerà un evidente ruolo di stimolo per l'economia fieristica della città.
"Nel 2015 lo spazio fieristico totale di Shanghai raggiungerà i 15 milioni di mq, il doppio dell'attuale, trasformandola nella maggiore città organizzatrice di fiere della regione asiatica."
Al termine dell'Expo, la maggior parte dei padiglioni verranno demoliti, ma l'Expo online e alcune strutture principali come il padiglione della Cina e il Centro dell'Expo rimarranno, il che, secondo gli esperti, costituirà un'importante piattaforma con cui l'Expo potrà esercitare un' influenza a lungo termine ed effettuare un marketing sostenibile.