Nel 19° secolo, l'Expo universale, appena emersa in Europa, era chiamata dai cinesi "Mostra di novità", a dimostrazione che l'innovazione è sempre stata l'anima dell'evento. Nei 159 anni dalla prima edizione, l'Expo si è sempre potuta definire un superbo palcoscenico dell' alta tecnologia.
La matrice dei palloncini "danzanti" durante l'inaugurazione dell'Expo 2010, il robot "Sogno Robo" che sale e scende davanti al padiglione del Giappone, la capsula con telecamera interna per il check-up fisico indolore in mostra al padiglione di Israele, la riproduzione di un lattante con materiali ad alta tecnologia, il cellulare in grado di riscontrare la presenza di formaldeide, e i biglietti d'ingresso che utilizzano la tecnologia di identificazione a radiofrequenza (RFID)… tutto ci fa capire che l'alta tecnologia si trova ovunque nel parco dell'Expo, migliorando nel frattempo la vita dell'umanità.
Forse conoscete la famosa melodia "Gelsomino", ma potete immaginare che sia interpretata col violino da un robot? Nel padiglione del Giappone, un robot dai grandi occhi neri e dai gesti naturali interpreta il motivo, parlando col pubblico tramite l'espressione degli occhi. La destrezza e flessibilità delle sue articolazioni e la correttezza dei movimenti delle sue dita stupiscono molti spettatori sul posto.
Durante la visita, le meraviglie create dall'innovazione tecnologica non solo attraggono gli sguardi, ma fanno anche esclamare. Quando la vista viene colpita, viene anche stimolata la fantasia, facendo provare delle esperienze uniche. Dopo aver sentito le melodie interpretate dal robot, potete credete che in un futuro non lontano riuscirete a colloquiare con gli animali? Riuscite a immaginare una scena di neve a giugno? Tutto questo non sarà più un problema. Nel padiglione delle telecomunicazioni del parco di Puxi, i visitatori sono eccitati dalle meraviglie create dalla futura tecnologia. Il supervisore generale delle pubbliche relazioni del padiglione, Xu Weiwei, ha detto:
"Attraverso le nuove tecnologie, l'uomo potrà fare breccia fra le specie, colloquiando con gli animali. Anche la nostra forma espositiva è molto particolare: un teatro tridimensionale con 500 sedili mobili su cui si prova un senso di 'full immersion'. Per esempio, quando il protagonista va nell'Antartico per fare un'esplorazione, nel nostro teatro cadono dei fiocchi di neve, e se questo avviene nella torrida estate di Shanghai, i visitatori provano un'esperienza insolita ed eccitante."
Entrati nel padiglione dell'Arabia Saudita, i visitatori si stupiscono per la presenza di uno schermo gigante.
All'interno del padiglione saudita, le immagini in costante cambiamento e il megaschermo a 360 gradi portano i visitatori in un altro mondo. Si vola nello spazio, si sprofonda in fondo al mare, si cammina nel deserto, in pochi attimi sul megaschermo compare una folla di sauditi che salutano: tutti sono stupiti dallo sconvolgente impatto del megaschermo, anche il signor Wang:
"Dopo la proiezione del film, gli applusi del pubblico sono durati a lungo. Ho visitato molti padiglioni, trovando che gran parte della gente fa delle visite frettolose. Solo in questo padiglione molti sono rimasti a rivedere il film dall'inizio alla fine!"
Non solo i giovani amano godere l'alta tecnologia e provare sensazioni misteriose, visto che anche molti anziani sono disposti a fare un paio d' ore di coda per provare lo shock dell' alta tecnologia. Il settantenne Cai Tiqiang, di Shanghai, ci ha illustrato con spirito le proprie sensazioni dopo aver visto nel padiglione Usa il film 4D "Il giardino".
"Nel padiglione americano hanno proiettato un film in cui tuona e piove, ci si siede e piove all'interno, allora due anziani sono scappati urlando 'Piove, piove!'. Forse non hanno mai incontrato questa situazione."
Parlando di meraviglia, non va dimenticato il dipinto "Scene sul fiume alla Festa del Qingming", lungo 128 metri e alto 6.5, il tesoro del padiglione della Cina. Grande una trentina di volte l'originale, nell'immagine l'acqua scorre e la gente si muove, e tramite gli straordinari mezzi dell'alta tecnologia, i visitatori possono percepire la vita quotidiana di Bianliang, la città più grande del mondo durante il periodo Xuanhe della dinastia Song del Nord, trasmettendo anche l'incanto della cultura tradizionale cinese. Yu Yuxiang, proveniente dalla provincia dello Shandong, ha detto:
"Mi piace molto il padiglione della Cina, è impressionante. Una volta entrati, ci si imbatte nel bellissimo dipinto 'Scene sul fiume alla festa del Qingming', reso tramite l'animazione, che dà una sensazione di novità, come si fosse al suo interno. Quindi vale davvero una visita, perché rappresenta l'essenza della nazione cinese e anche la tecnologia più avanzata, come il megaschermo che non ho mai visto in precedenza, a dimostrazione che la Cina si trova ormai all'avanguardia mondiale nell'ambito dell' innovazione tecnico-scientifica."
In realtà nel parco dell'Expo ogni autoveicolo, cavo, o addirittura mattone e tubo rappresenta il risultato delle tecnologie più raffinate, e dimostra le idee più originali. Il visitatore Wang ha detto:
"La sensazione più profonda che mi dà l'Expo è l'innovazione, che si può definire la cosa più necessaria all'umanità in questo secolo. L'innovazione presente in molti padiglioni statali è unica, per cui attira numerosi visitatori, infrangendo le forme espositive convenzionali."
L'Expo universale è l'incontro dei sogni dell'umanità di una vita migliore, ed anche un nuovo punto di partenza verso una migliore vita urbana. La città rende la vita più bella, e la tecnologia rende i sogni più straordinari. L'Expo, vettore dell'intelligenza tecnico-scientifica e creativa, brilla a Shanghai come le luci della Torre Perla Orientale.