Secondo il "piano dello sviluppo dell'industria energetica delle biomasse" (2007-2015) varato recentemente del Ministero dell'Agricoltura, nel 2015 gli usufruttori rurali di biogas dell'intero paese raggiungerà quota circa 60 milioni di famiglie, con una produzione annuale di biogas di 23,3 miliardi metri cubi. Verranno istituiti 8 mila progetti per la produzione di biogas nei centri d'allevamento di animali terrestri e marini di certe dimensioni, che saranno in grado di produrne annualmente 670 milioni di metri cubi. Nel frattempo, verranno costruiti un gruppo di centri d'applicazione di combustibili ricavati da paglia e stazioni per il rifornimento concentrata di gas derivante dalla combustione gassosa della paglia, per sviluppare in modo appropriato le colture delle risorse energetiche attraverso l'utilizzo di terreni marginali, in modo da soddisfare la domanda nazionale di materie prime per combustibili liquidi.
Il piano avanza inoltre che nel 2010 nell'intero paese sarà costruito un gruppo di basi per la produzione di energie da biomasse agricole e le tecnologie fondamentali di certi settori raggiungeranno il livello avanzato internazionale. Nel 2015 verranno costruite un gruppo di basi per la produzione di energia da biomasse agricole, con la costituzione fondamentale di un sistema di innovazione tecnologica e sviluppo industriale, una notevole riduzione dei costi per la valorizzazione e l'utilizzo e la realizzazione preliminare della commercializzazione dell'industria.
Nel nostro paese lo sviluppo delle risorse energetiche derivanti da biomasse agricole presenta enormi potenzialità. Secondo quanto illustrato dal responsabile del Ministero dell'Agricoltura, attualmente il nostro paese produce annualmente circa 600 milioni di tonnellate di paglia, tra cui 300 milioni possono usati per produrre risorse energetiche equivalenti a 150 milioni tonnellate di carbone standard. Circa 3 miliardi di tonnellate di escrementi di animali e uccelli, se venissero effettivamente utilizzati, potrebbero produrre enormi quantità di biogas. In molti terreni marginali quali le zone montane, le pendici incolte ed il suolo salino e arido si possono piantare canna da zucchero, sorgo dolce, patata dolce ed altre colture per produrre risorse energetiche. Inoltre, sono un gran numero i gusci del riso, i cuori di mais ed i residui di canna da zucchero ed altri prodotti secondari della lavorazione agricola che possono essere trasformati in biomasse per l'energia.
Il piano avanza esplicitamente che per lo sviluppo dell'industria di energie dalle biomasse del nostro paese, si deve persistere nel concetto dell'agricoltura riciclabile, prmuovendo l'utilizzo della trasformazione in energia dei rifiuti agricoli; si deve considerare sempre la garanzia della sicurezza statale dei cereali come il compito di prima importanza e sviluppare in modo appropriato le colture di risorse energetiche quali canna da zucchero, sorgo dolce, patata dolce e colza; si deve persistere nella promozione coordinata dell'industria secondo le caratteristiche delle varie località, rafforzare il collegamento efficace delle industrie e promuovere lo sviluppo coordinato dell'industria di energie di biomasse agricole e quelle relative.
Secondo quanto appreso, attualmente il nostro paese dispone già di una certa base per lo sviluppo dell'industria di energie di biomasse agricole e quelle relative. Abbiamo raggiunto in totale 22 milioni di famiglie utenti del biogas, e costruito nell'intero paese 3800 opere legate al biogas nei centri d'allevamento di grande e media scala e 539 stazioni di fornitura di gas ricavato da paglia. Anche lo sviluppo dei combustibili liquidi dalla biomasse presenta una certa dimensione e la capacità produttiva annuale dell'opera esemplare di produzione di alcolo combustible attraverso cereali vecchi ha raggiunto un milione e 20 mila tonnellate.