Il sole è una risorsa energetica inesauribile e ogni secondo, emana sulla terra 80.000 miliardi di kw, cioè, decine di migliaia di volte l'elettricità erogata in tutto il mondo. Quindi, l'utilizzazione dell'energia solare è diventata un compito urgente per il beneficio dell'umanità.
L'altopiano del Tibet, chiamato il Tetto del mondo è il posto più vicino al sole. Altitudine, bassa longitudine, aria polita e secca, formano le condizioni favorevoli per ricevere i raggi del sole, oltre a un panorama naturale straordinario. In un'anno, il tempo di sole arriva mediamente a 3.000 ore, un dono particolare della natura al Tibet.
L'energia solare è molto pulita e anche meno costosa. In quest'ultimi dieci anni, gli scienziati e i tecnici del Centro di ricerca sull'energia solare, oltre al fare lavori di ricerca, hanno persistito nella divulgazione del suo impiego per lo sviluppo agricolo e pastorizio. Così, in Tibet, l'attività per l'utilizzazione dell'energia solare si è sviluppata velocemente.
Attualmente, in Tibet, vengono utilizzati già più di 50.000 fornelli ad energia solare, 150.000 mq di abitazioni, 50.000 mq di pannelli per accumulare il calore dell'energia solare per riscaldare l'acqua, 1 milione di mq di serre, impianti di illuminazioni da 600 kw, risparmiando così 100.000 t di carbone all'anno che equivalgono a 80 milioni di yuan. Tutto ciò svolge un ruolo molto attivo per risolvere le difficoltà nel consumo dell'energia elettrica, migliorare le condizioni di vita dei contadini e dei pastori, e protegge l'ambiente dell'altopiano.
Il Centro è stato fondato nel 1981 e i suoi compiti principali consistono nell'intraprendere i lavori di ricerca sull'utilizzazione dell'energia solare ed eolica in tutta la regione del Tibet, e nel contempo, nell'importare la nuova tecnologia e i nuovi prodotti per questo uso. Nel marzo del 1984, il governo centrale ha deciso di fornire al Tibet 1.000 fornelli a energia solare prodotti all'interno della Cina e di costruire un centro di sperimentazione per l'utilizzazione complessiva dell'energia solare a Xigaze e un centro di sperimentazione per l'utilizzazione complessiva dell'energia eolica a Nagqu. La Commissione cinese delle Scienze e quella per la Pianificazione hanno inviato più volte esperti nel Tibet per fare esplorazioni e stanziato oltre 10 milioni di yuan per aiutare il Tibet nell'applicazione del ''Programma Sole''. Nel 1994, fra le 62 opere in aiuto al Tibet del governo centrale e delle altre città cinesi, la costruzione delle stazioni terrestri di ricezione dei segnali via satellite a energia solare nei cantoni del Tibet è costata 28 milioni di yuan.
In realtà, i tibetani sanno da tempo utilizzare l'energia solare, e dipingevano con la vernice nera le finestre per assorbire il calore del sole di giorno e distribuirlo pian piano di notte per riscaldare la casa. Oggi, in molti posti, le donne mettono, al mattino, le pentole sui fornelli pubblici a energia solare per far bollire l'acqua. Nelle periferie di Lhasa, Xigaze, ecc. ci sono molte serre a energia solare che producono alcune decine di tipi di verdura come cetriolo, peperone, pomodoro, fagioli, melanzane, ecc, liberando così molti contadini dalla povertà.
Come laboratorio di sperimentazione naturale, il Tibet ha suscitato l'attenzione particolare dell'ambiente scientifico internazionale e le ricche risorse di energia solare attirano molto gli scienziati del settore accademico di tutto il mondo. Molti esperti provenienti da Olanda, Danimarca, Inghilterra, America, Giappone, nonchè dell'ONU, vi hanno fatto indagini e cercato di usufruire, in collaborazione, di questa risorsa. Anche il Centro di ricerca del Tibet ha inviato il suo personale in visita all'estero ed a partecipare alle conferenze accademiche per uno scambio di esperienze.
Articolo tratto dalla rivista "La Cina ",distribuira da Società Cinse del Commercio Internazionale del Libro