L'apertura della Cina attira sempre più stranieri, che la conoscono in modo diverso in base alle loro esperienze. Ai loro occhi, com'è la Cina? Da oggi vi trasmetteremo una serie di servizi sul tema "La Cina ai miei occhi", che vi aiuteranno a conoscere la vera Cina. Cominciamo col primo, intitolato "La Cina in rapido sviluppo merita attenzione, comprensione e cooperazione---intervista all'ex premier francese Jean Pierre Raffarin".
Jean Pierre Raffarin, premier francese dal giugno 2002 al maggio 2005, è un amico di vecchia data del popolo cinese, visto si impegna da tempo nella promozione dello sviluppo dei rapporti franco-cinesi. Una cosa indimenticabile per il popolo cinese è che nel 2003 durante la grave epidemia di SARS, egli ha insistito nel visitare la Cina, fornendo preziosa attenzione e sostegno al governo e al popolo cinesi nella lotta alla SARS. Dopo aver lasciato l' importante incarico, egli ha continuato nella veste di senatore i suoi attivi sforzi per gli scambi fra Francia e Cina. Alla fine del 2007, quando il presidente francese Nicolas Sarkozy ha visitato la Cina a capo di una poderosa delegazione, Raffarin ne è stato uno dei più importanti esponenti.
Raffarin segue la Cina da tempo, quindi ne ha una completa conoscenza. Durante l'intervista, egli ha innanzittutto parlato del problema dello sviluppo cinese. Secondo lui, tramite la riforma e apertura, la Cina sta ritornando nelle file delle potenze mondiali.
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"La Cina sta diventando uno dei paesi più potenti, ritornando fra le file delle potenze mondiali, e lo dimostrerà al mondo."
Secondo Raffarin, la riforma e apertura costituiscono un'importante scelta della storia moderna cinese e la principale forza motrice del ritorno della Cina nelle file delle potenze mondiali. La pratica trentennale della riforma e apertura cinesi ha testimoniato la correttezza della decisione dei leader cinesi.
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"Nel 1975 il PIL cinese occupava solo lo 0,5% del totale mondiale, mentre ora tocca il 5%. In Cina ogni anno la popolazione aumenta di circa 20 milioni di persone, che messe insieme, ogni 3 anni equivalgono al totale della popolazione della Francia. Spero che i francesi ricordino queste cose e seguano, capiscano e cooperino con questo paese ritornato fra le file delle potenze mondiali."
Negli ultimi anni, gli scambi tra Cina e Francia nei vari settori si sono fatti sempre più frequenti, ed i reportages dei media francesi e occidentali sulla Cina sempre più numerosi. Però, secondo Raffarin, la conoscenza della Cina dei francesi è insufficiente, visto che su molti problemi questi hanno solo delle impressioni confuse. Per cui l'anno scorso durante il Forum di alto livello sulla cooperazione fra i governi locali di Cina e Francia tenutosi a Bordeaux, Raffarin è ricorso a famose affermazioni di antichi saggi cinesi e francesi, appellandosi affinché i politici francesi conoscano in modo più generale e approfondito la Cina con un atteggiamento calmo e uno sguardo obiettivo, promuovendo il sano sviluppo dei rapporti di cooperazione amichevole tra i due paesi. Egli ha detto:
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"Il pensatore francese del Settecento Blaise Pascal ha detto: 'Quando la visione della Cina si fa oscura, ma c'è della chiarezza da trovare, cercatela là! Usciti dal dibattito ideologico e dalle differenze culturali, andate a cercare la Cina autentica! Il verso del poeta cinese della dinastia Tang Meng Haoran "Presso il fiume dalle acque pure, il pensiero dell'uomo è più chiaro" spiega la stessa ragione, ossia si può conoscere bene una cosa solo senza parzialità.
La promozione dello sviluppo dei rapporti di cooperazione amichevole Cina-Francia necessita non solo della buona volontà politica delle due parti, ma anche di opportunità di cooperazione commerciale di mutuo vantaggio. Incontando le personalità del mondo commerciale-industriale francese, Raffarin consiglia loro di visitare la Cina, cercando opportunità commerciali sull'ampio mercato cinese. Secondo lui, mentre la Francia lotta duramente per una crescita economica annuale dello 0,1%, la Cina è impegnata nel regolare un tasso di crescita economica annuale di due cifre. Il 17° Congresso del PCC ha avanzato l'obiettivo strategico dello sviluppo sostenibile, e lo sviluppo sostenibile della Cina costituisce un'opportunità per la Francia, che deve afferrarla a fondo.
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"Dobbiamo cooperare spontaneamente con questo paese tornato nelle file delle potenze, dotato di un' energica forza motrice di sviluppo e che spera di rimediare ai vari problemi verificatisi nello sviluppo tramite il controllo della velocità di crescita."
Dopo l'entrata nel 21° secolo, il problema ambientale è diventato una difficoltà globale da risolvere con urgenza. La Francia ed alcuni altri paesi sviluppati stanno ripensando e sottolineando i rapporti tra lo sviluppo e l'ambiente, perché hanno già completato per primi la riforma industriale e il processo "prima l'inquinamento e poi il risanamento". Secondo Raffarin, in qualità di paese in via di sviluppo, anche la Cina percepisce l'urgenza del problema della tutela ambientale e per risolverlo ha bisogno di introdurre esperienze e tecnologie avanzate straniere, il che fornisce preziose opportunità ai settori francesi dell' alta tecnologia e della tutela ambientale. Secondo quanto illustrato da Raffarin, attualmente i giganti francesi Alstom e Areva stanno ampliando attivamente le loro quote sul mercato cinese e le società di trattamento di rifiuti Veolia e Suez stanno impegnandosi per entrarvi.
Lo sviluppo dei rapporti sino-francesi necessita anche di una positiva atmosfera giornalistica. Nei confronti del problema della mancata copertura obiettiva e corretta della Cina di alcuni media francesi, che ha influenzato la fiducia degli investitori e anche creato malintesi sulla Cina, Raffarin ha espresso le sue opinioni:
(registrazione 5)
"Voglio dire ai francesi che i cinesi hanno molto chiari i loro problemi. Una volta il premier Wen Jiabao mi ha detto: sappia che i cinesi sono intelligenti come gli occidentali! noi conosciamo i nostri problemi e abbiamo chiaro che abbiamo bisogno di stabilità. Sappiamo di non poter risolvere tutti i problemi in un attimo, ma per questo non bisogna credere che non vediamo i nostri problemi, stiamo solo cercando gradualmente dei metodi fattibili per risolverli."
Proprio per la sua approfondita conoscenza e piena fiducia nella Cina, Raffarin è convinto che la cooperazione amichevole tra Francia e Cina nei vari settori continuerà ad ampliarsi ed approfondirsi e che l'avvenire dei completi rapporti di partnership strategica tra i due paesi si farà sempre più ampio e luminoso.