La cooperazione sino-italiana nella tutela ambientale negli ultimi sei anni
  2009-07-21 19:29:18  cri

Per onorare l'obbligo internazionale della tutela ambientale, promuovere la realizzazione dello sviluppo sostenibile della Cina e al tempo stesso la cooperazione con l'Italia nell'ambito della tutela ambientale, nell'anno 2000 l'Amministrazione statale cinese della tutela ambientale e il Ministero italiano dell'Ambiente e della Tutela del territorio hanno firmato un accordo di cooperazione, attivando il progetto di cooperazione sino-italiano nella tutela ambientale.

(Audio)

In seguito l'Accademia cinese di Scienze sociali, il Ministero della Scienza e Tecnologia, i governi municipali di Pechino, Shanghai e Tianjin, la Commissione statale per lo sviluppo e la riforma, il Ministero delle Risorse idriche e l'Amministrazione statale della Silvicoltura hanno via via firmato accordi di vario tipo con il Ministero italiano dell'Ambiente e della Tutela del territorio, attivando un'ampia cooperazione nella tutela ambientale fra i due paesi.

Secondo quanto appreso, il progetto sino-italiano di cooperazione nella tutela ambientale, in atto ormai da 6 anni, utilizza circa 190 milioni di euro di capitali, fra cui gli stanziamenti del Ministero italiano dell'Ambiente raggiungono i 108 milioni, mentre le imprese italiane partecipanti hanno investito 25 milioni. Nei confronti di questa cooperazione bilaterale, il vice direttore dell'Amministrazione statale cinese della Tutela ambientale Zhu Guangyao ha espresso un'alta valutazione:

"Fra le varie cooperazioni bilaterali attuate negli ultimi anni nel settore della tutela ambientale fra la Cina e i paesi sviluppati, la cooperazione sino-italiana costituisce uno dei modelli migliori e più significativi. Il numero e la dimensione dei progetti di cooperazione fra Cina e Italia si piazzano al primo posto fra tutte le cooperazioni nel settore fra la Cina e i paesi stranieri."

Negli ultimi sei anni, i dipartimenti governativi interessati, le università, gli organismi di ricerca e le imprese dei due paesi hanno attuato una stretta cooperazione, applicando 57 progetti di cooperazione in 10 settori principali dello sviluppo sostenibile nelle forme della costruzione di progetti modello, della ricerca in cooperazione e della capacity building nella tutela ambientale. Attualmente i progetti del Padiglione italo-cinese dell'Università Tsinghua e degli autobus a basse emissioni di Pechino sono stati completati e sono entrati in funzione; inoltre stanno procedendo con ordine progetti come il trattamento delle acque sporche del lago Shichahai di Pechino e l'utilizzo delle risorse rinnovabili nell'Ovest della Cina.

Riassumendo la cooperazione sino-italiana nella protezione ambientale negli ultimi sei anni, non possiamo assolutamente dimenticare un personaggio speciale.

"E' venuto a Pechino seguendo le orme di Marco Polo, come un ambasciatore ecologico. Grazie al suo intervento, sono stati attivati a Pechino 17 progetti di protezione ambientale finanziati dall'Italia; le sue iniziative riflettono non solo l'alta attenzione delle personalità amiche internazionali all'ambiente di Pechino, ma anche la concezione che la tutela ambientale non ha frontiere."

Si tratta di Corrado Clini, direttore generale del dipartimento per lo sviluppo sostenibile del Ministero italiano dell'Ambiente e della Tutela del territorio.

La sera del 30 dicembre, durante la cerimonia di conferimento del premio "Stella della tutela ambientale di Pechino", una delle attività annuali della capitale più influenti nel settore, nella lista degli "eroi ecologici" premiati abbiamo visto un nome che conosciamo bene, quello di Corrado Clini.

"A partire dal 2002 egli ha promosso per Pechino 17 progetti di protezione ambientale finanziati dal governo italiano, che riguardano settori come il controllo dell'inquinamento dei gas di scarico delle auto, il monitoraggio dell'ambiente e la tutela ecologica. Egli ha svolto un ruolo chiave in vari anelli di questi progetti quanto alla valutazione tecnica, all'ideazione dei progetti stessi e alla raccolta dei capitali. Grazie al suo impegno, 300 motori a gas donati dal governo italiano sono ormai in funzione a Pechino, mentre sta anche procedendo il progetto modello dell'energia solare del Villaggio olimpico. Diamo il benvenuto alla 'Stella della tutela ambientale 2006 di Pechino', Corrado Clini!"

Come direttore generale del dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la ricerca del Ministero italiano dell'Ambiente e della Tutela del territorio, Corrado Clini è il primo vincitore straniero del premio "Stella della tutela ambientale di Pechino". Zhang Baosen, direttore del Centro per la propaganda e l'educazione alla tutela ambientale di Pechino, uno degli enti organizzatori del premio, ci ha detto che visto che l'Italia e Pechino vantano quasi 20 progetti di tutela ambientale strettamente collegati alla vita dei cittadini della capitale, dopo la sua candidatura, Clini aveva numerosi fans nella città. Per un certo periodo, i cittadini di Pechino che ogni giorno votavano per Clini hanno superato quota 2000, per cui è stato scelto a schiacciante maggioranza. Dopo aver ricevuto dal vice sindaco di Pechino Ji Lin la coppa e il premio 'Stella dell'ecologia della capitale' e il Premio dell'amicizia Grande Muraglia, il più alto riconoscimento della municipalità di Pechino agli esperti stranieri che hanno dato grandi contributi alla città, Clini, giunto a Pechino per firmare un accordo, si è dimostrato molto emozionato. Egli ha affermato di voler procedere ad una cooperazione ancora più profonda con Pechino nella tutela ambientale, introducendo le esperienze ambientali dell'Italia in questa città che gli ha lasciato una bella e profonda impressione.

"Sono molto onorato perché Pechino, oggi la più importante città del mondo, sta combattendo una sfida per la protezione dell'ambiente. Pechino è la città che cresce di più, la capitale di un paese che ha un'economia molto veloce e importante e che sarà la sede delle Olimpiadi. Di conseguenza, se riusciremo a vincere la battaglia per la protezione dell'ambiente a Pechino, potremo dimostrare a tutto il mondo che è possibile crescere economicamente senza danneggiare l'ambiente."

Nella sala della cerimonia abbiamo anche incontrato un omologo di Clini, il rappresentante per la parte cinese della cooperazione nella tutela ambientale sino-italiana, ex-segretario del Ministero della Scienza e Tecnologia e consulente del Consiglio di Stato Shi Dinghuan, che ha espresso un alto apprezzamento per Clini:

"Credo che Clini meriti assolutamente il premio. Egli gode di un alto prestigio in ambito internazionale, in particolare è molto amico della Cina. Da parecchi anni egli si è dimostrato attivissimo sul fronte della cooperazione nella tutela ambientale sino-italiana, dedicandovi tutte le sue energie. Ha attuato progetti in varie parti della Cina, non solo in metropoli come Pechino e Shanghai, ma anche in remote zone di frontiera come la Mongolia interna e il Tibet, impegnandosi a fondo per le nostre regioni delle minoranze etniche e per le aree deboli nella protezione ambientale. La sua persistenza ed entusiasmo nel lavoro, il suo alto senso di responsabilità e il suo alto concetto della causa della tutela ambientale hanno dato grandi contributi alla tutela ambientale cinese."

                                                                                                                                              (Fan)

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