A causa dell'inquinamento, le acque del lago Shichahai, famoso sito turistico di Pechino, sono di un colore verde palustre, tuttavia per le Olimpiadi 2008, il lago ritornerà ad avere acque azzure come prima. Il 12 luglio il direttore del progetto dell'Impresa italiana SGI Nicolò ha espresso con piena fiducia la prospettiva del trattamento dell'acqua del Lago di Shichahai.

Negli ultimi anni, il problema della qualità idrica del lago è diventato sempre più grave. La concentrazione dell'ossigeno nell'acqua si è ridotta, così come la trasparenza, le alghe verdi hanno visto una crescita eccessiva in particolare in estate, tutto ciò ha danneggiato il precedente sistema ecologico. Inoltre l'odore delle alghe morte ha inquinato gravemente l'ambiente e la qualità di vita dei cittadini residenti nei paraggi, influenzando anche lo sviluppo del turismo del sito naturale.

Nell'aprile 2005 è stato attivato ufficialmente il progetto sino-italiano per il "Miglioramento dell'ambiente idrico e del controllo dell'acqua del lago Shichahai". L'Ufficio per la tutela ambientale del Distretto Xicheng è l'organo di applicazione cinese, mentre l'Impresa SGI è la parte italiana corrispondente. Il progetto mira a compiere ricerche sui motivi del deterioramento della qualità idrica nella zona di Shichahai e avanzare le bozze relative per la soluzione.

Il progetto sul ripristino dell'acqua azzurra è investimento del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio italiano, un componente della collaborazione ambientale sino-italiana, e gode dell'alta attenzione del Dipartimento della tutela ambientale di Pechino. Al fine di coordinare l'applicazione del progetto, l'Ufficio per la tutela ambientale del distretto Xicheng ha istituito nell'aprile 2005 un team di professionisti per cooperare con impegno con gli esperti italiani.

Il direttore del progetto dell'Impresa italiana SGI Nicolò ha detto ai giornalisti che attualmente si sono concluse le ricerche sulla fattibilità, e la SGI sta studiando una bozza con pochi investimenti e buona efficacia. Egli ha detto che si impegneranno a trovare una soluzione migliore, depurando sostenibilmente l'acqua del lago."

Nicolò ha reso noto che dopo le ricerche, la SGI ha verificato che occorre costruire 7 depuratori d'acqua di scarico, di 40 metri quadrati ciascuno, il che è senza dubbio una grande difficoltà per la preziosa zona del lago. All'inizio i ricercatori italiani intendevano costruire una "casetta", una sorta di padiglione sul lago Hou Hai, all'interno della quale sarebbero installati i depuratori, tuttavia i dipartimenti relativi hanno respinto la proposta. Dopo consultazioni, le due parti hanno deciso di costruire una casetta sul prato del lago Houhai con i depuratori. Si prevede che alla fine del 2006 nascerà il primo depuratore, che donerà un panorama particolare.

La SGI è un'importante azienda di consulting incentrata sui progetti idrici, ambientali, energetici, civili e di infrastrutture. Sin dalla fondazione nel 1920, la SGI è diventata un'impresa azionaria di joint-venture e copre i progetti in 18 Paesi. Attualmente la SGI sta assistendo il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio italiano a procedere ai progetti importanti nel mondo, ad esempio il recupero delle paludi della Mesopotamia tra il Tigri e l'Eufrate e il trasferimento dell'acqua fra il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro.