Il 24 novembre, a Roma, Assoturismo-Confesercenti e la Fondazione Italia-Cina hanno organizzato un forum sul turismo cinese verso l'Italia. I rappresentanti provenienti dall'Ufficio dell'Amministrazione nazionale del turismo cinese, di stanza a Roma, e dall'Amministrazione nazionale del turismo italiano e i principali operatori di servizi italiani per il turismo hanno partecipato al forum per discutere su come attirare i visitatori cinesi ed elevare la qualità dei servizi.
Secondo il "Rapporto annuale 2014 sullo sviluppo del turismo cinese in uscita" emesso a giugno dall'Istituto di Ricerca del turismo cinese, quest'anno, la scala del turismo in uscita della Cina ha raggiunto i 114 milioni di persone, con una spesa di 140 miliardi di dollari. Il mercato del turismo cinese in uscita è il più grande del mondo.
L'Italia è una delle destinazioni principali per i turisti cinesi. Lo stesso giorno, l'Amministratore delegato di IVY Alliance Tourism Consulting Co., Ltd, Wang Xinjun ha illustrato la situazione sul turismo cinese in Europa.
"La maggior parte dei turisti che viaggia in Europa è costituita da persone di ceto medio-alto, con una forte capacità di consumo. Al momento, il turismo di gruppo costituisce ancora l'aspetto principale del mercato, ma il turismo intensivo è sempre più popolare. In precedenza, alle persone piaceva fare viaggi lunghi in alcuni paesi, ma ora preferiscono fare un viaggio più "intensivo" in uno o due paesi. Allo stesso tempo, sentiamo che ci sono sempre più turisti "Free Tour". Il Free Tour e i servizi forniti dall'agenzia di viaggio per il mezzo free tour costruiranno una importante direzione del futuro sviluppo del mercato. L'Italia è un'importante destinazione del turismo in Europa. Questa è la culla del rinascimento, c'è un'antica cultura ed è anche una patria della moda. C'è una perfetta fusione degli elementi antichi e moderni. Qui c'è anche un'affascinante cultura calcistica. Tutto questo è molto attraente per i visitatori cinesi. "
Il responsabile dell'Ufficio stampa di Confesercenti, Sandro Roazzi, è molto ottimista per l'incremento del turismo cinese in uscita, e ha mostrato la sua speranza che gli operatori dei servizi turistici italiani riescano ad accogliere sempre di più visitatori provenienti dalla Cina.
"Il turismo è in grande ascesa ed è un fenomeno imponente, e soprattutto le prospettive che pone sono ancora più interessanti. Pensate che, già in base alle previsioni per l'Expo Milano 2015, potrebbero arrivare in Italia più di 1 milione di turisti cinesi; un turismo che naturalmente segue anche la tendenza dei nostri tempi. È un turismo che si appoggia molto a Internet. In Cina mi dicono che ci sono più di 600 milioni di utenti della rete, e si interessano molto al nostro paese attraverso la rete. Diciamo che è un turismo dalle grandi prospettive al quale ovviamente bisogna dare delle risposte adeguate, di promozione e di accoglienza, e naturalmente diciamo di qualità."
Nel corso del seminario del giorno, i vari partecipanti alla conferenza hanno condotto una profonda discussione sui dettagli importanti riguardanti l'accoglienza dei turisti cinesi. Il presidente di Assoturismo-Confesercenti, Claudio Albonetti, ha così affermato:
"Vedremo insieme che faremo prima le valutazioni su come accogliere al meglio il turismo cinese, anche attraverso una formazione che coinvolga tutto il nostro sistema, da chi lavora sulla strada fino ai massimi dirigenti. Questo credo che sia abbastanza importante; una formazione non che si limiti, a capirsi, solamente sulla lingua, ma abbracci le migliore pratiche per farsi che sì nostri ospiti vivano in Italia un soggiorno da veri cittadini."
La direttrice generale dell'Associazione degli operatori turistici, SuperTo, Pia Carminelli ha auspicato che il personale italiano che eroga servizi turistici possa considerare i visitatori cinesi come i propri ospiti e fornire i servizi di qualità.
"Per noi, il pubblico cinese doveva diventare un pubblico invitato; cioè noi li vogliamo nei nostri territori. Quindi, è questo l'approccio che abbiamo messo nel volere mettere a punto un'accoglienza che li facesse sentire attesi, quindi invitati . Da piccole cose, la segnaletica in lingua cinese in tutte le struttre ricevetive,non significa che il pubblico cinese non sia in grado di leggere "Welcome", o "Reception" o le indicazioni diciamo di massima in lingua inglese, ma significa però qualcosa secondo di me molto più interessante dal punto di visita psicologico; significa riconoscere che noi aspettiamo, gli diamo il benvenuto nella loro lingua, ci avviciniamo a loro. "
La Cina e l'Italia sono due grandi nazioni, e gli scambi turistici tra i due paesi sono molto frequenti. Per caso, il giorno seguente l'organizzazione in Italia del "Forum sul turismo cinese in uscita", la Commissione di sviluppo del turismo di Beijing ha organizzato un'attività di promozione del turismo di alto livello tra Beijing e Roma. Nell'intervista, il vice direttore della Commissione, Yu Bing ha auspicato che l'Italia possa aumentare la qualità nell'accoglienza dei turisti portando un'esperienza di alta qualità per i visitatori cinesi.