Il Programma dell'Onu per l'Ambiente il 19 novembre ha rilasciato un rapporto, in cui comunica che occorre realizzare la neutralità di carbone entro il 2070, se si vuole limitare il margine d'aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi celsius entro la fine del secolo, e afferma anche che paesi come gli USA, l'Australia e il Canada devono adottare più misure per mantenere le loro promesse sull'ambiente.
Il rapporto intitolato "Disuguaglianze di Emissioni di Carbone 2014" è stato elaborato da 22 squadre di ricerca provenienti da 14 paesi, nel quale sono state giudicate le promesse dei vari firmatari della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici.
Secondo quanto dimostrato dal rapporto, la Cina, il Brasile, l'UE, l'India e la Russia saranno in grado di mantenere le loro promesse, mentre l'Australia, il Canada, il Messico e gli USA "necessitano probabilmente di ulteriori azioni e/o acquisto dei compensi di carbone per mantenere le proprie promesse", e le situazioni nei paesi come il Giappone, la Corea del Sud, l'Indonesia e il Sud Africa, sono incerte.
Il rapporto è giunto alla conclusione che rispetto al 1990, le emissioni globali di gas serra sono aumentate di oltre il 45%.
La neutralità di carbone significa che il biossido di carbonio assorbito dalle risorse naturali come le foreste e la terra può cancellare completamente i gas serra emessi dagli esseri umani, affinché le emissioni al netto del biossido di carbonio provocato dalle azioni dell'uomo si riducano a zero.
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