Ue: non raggiunto l'accordo sull'allargamento delle sanzioni contro la Russia
  2014-11-18 17:12:08  cri

 

Il 17 novembre, in occasione della conferenza dei ministri degli Esteri dell'Ue è stata tenuta una riunione sulla questione ucraina, in seguito alla quale è stato rivolto un appello affinché le varie parti attuino in modo pieno l'accordo di Minsk, sollecitando la Russia a prendersi le sue responsabilità. Tuttavia la conferenza non ha introdotto nuove sanzioni contro la Russia, anche se è stata avanzata una mozione per sanzionare la presenza di miliziani in Ucraina orientale.

Poiché il 2 novembre, i miliziani in Ucraina orientale hanno indetto delle "elezioni" nelle loro zone d'influenza, la situazione nel paese è tornata ad essere tesa. Il presidente ucraino, Poroshenko ha abolito la "legge sullo statuto speciale" che ha conferito una parte di autonomia alle due regioni, chiedendo tutte le aziende statali di ritirarsi da lì. Allo stesso tempo, recentemente, ci sono stati intensi bombardamenti e scontri armati in Ucraina orientale. L'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa ha rilasciato un rapporto, in cui ha indicato che un grande numero di armi pesanti e carri armati sono entrati nelle zone controllate dai miliziani. A questo proposito, durante il summit del G20 appena concluso, l'Ue e i rappresentanti dei suoi membri, come i leader di Gran Bretagna e Germania hanno affermato che se la Russia continuerà a sostenere i miliziani in Ucraina orientale, l'Ue intensificherà le misure di sanzione ai suoi danni.

In occasione della conferenza dei Ministri degli Esteri dell'Ue, tenuta il 17 novembre, è stato discusso in modo particolare il problema ucraino. Tuttavia, il comunicato pubblicato in giornata non ha menzionato l'intenzione di allargare le sanzioni economiche contro la Russia. Il documento ha affermato che dopo una valutazione della situazione attuale in Ucraina, la conferenza ha chiesto all'Agenzia europea per l'azione estera e alla Commissione europea di presentare una lista dei separatisti da inserire nell'elenco delle persone da sanzionare. L'Ue presenterà la sua decisione in merito alla fine di questo mese. Finora, circa 120 funzionari ucraini e russi sono stati inseriti nella lista, i loro beni personali sono stati congelati e sono state attuate nei loro confronti delle limitazioni alle loro possibilità di viaggiare.

Anche se l'Ue non ha ampliato queste sanzioni economiche nei confronti della Russia, continua a mantenere un atteggiamento di forte pressione. Il comunicato ha ribadito che la conferenza dei Ministri degli Esteri dell'Ue sostiene il protocollo elaborato da Ucraina, OSCE e Russia, e firmato a Minsk dai miliziani dell'Ucraina orientale, e rivolge un appello alle varie parti affinché attuino in modo pieno il protocollo. La conferenza ha sottolineato la necessità per la Russia di prendersi le sue responsabilità, appellandosi alle varie parti affinché sia rispettato l'accordo per il cessate il fuoco, ritirando tutte le truppe irregolari ed esterne, mercenari e attrezzature militari, e ponendo i confini tra Russia e Ucraina sotto la supervisione dell'OSCE. Allo stesso tempo, il comunicato ha annunciato che l'Ue considera illegali che le "elezioni" dei leader e del parlamento tenutesi il 2 novembre nelle regioni Donetsk e Luhansk Oblast, e che l'Ue non le riconoscerà.

Vale la pena di notare che il 17 novembre, l'Alta rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e le politiche di sicurezza, Federica Mogherini, ha affermato che è necessario affrontare il problema ucraino in tre modi. In un'intervista prima della conferenza, la Mogherini ha affermato che le sanzioni non sono l'obiettivi, e che l'Ue e i ministri degli esteri dei vari paesi membri devono prestare attenzione agli altri problemi in modo da costituire una strategia globale. la Mogherini ritiene che l'Ue debba risolvere il problema ucraino, e deve sollecitare l'Ucraina affinché attui le riforma e condurre la Russia e l'Ue sulla strada del dialogo.

Nel corso della conferenza stampa del giorno, Federica Mogherini, ha affermato che la conferenza dei ministri degli Esteri dell'Ue ha discusso questo problema. Per quanto riguarda la sollecitazione della riforma in Ucraina, lei ha affermato che le elezioni tenute lo scorso 26 ottobre costituiscono un passo in avanti del processo democratico dell'Ucraina. L'Ue ha chiesto chiaramente che il nuovo governo ucraino attui spontaneamente la riforma, perché questo è importantissimo per ottenere il sostegno e l'assistenza dell'Ue. Federica Mogherini ha aggiunto che dopo la fondazione del nuovo governo ucraino, si recherà al più presto nel paese.

 

 

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