A marzo scorso, il Consiglio di Stato cinese ha pubblicato un piano sulla nuova urbanizzazione statale entro 2020, la novità è rappresentata dalla crescente attenzione per i fattori umani: non solo il significato della maggiore concentrazione di popolazione rurale nei centri urbani, ma anche la trasizione dello spazio di produzione, spazio vitale e relazionale umani da tradizionali a moderni. Il pomeriggio del 5 novembre, il dirigente del dipartimento del piano di sviluppo della Commissione per la riforma e lo sviluppo nazionale della Cina, Xu Lin, ha illustrato la procedura dello sviluppo della nuova urbanizzazione cinese.
Xu Lin ha rivelato che nell'obiettivo del piano di urbanizzazione statale entro 2020, in futuro la Cina promuoverà l'urbanizzazione di "tre volte 100 milioni di cittadini".
" Nel piano "Tre volte cento milioni di cittadini", abbiamo proposto il 2020 come scadenza del piano di urbanizzazione, far sì che 100 milioni di contadini con le condizioni necessarie e la volontà possano ottenere gli stessi benefici dei residenti nelle città. Per il secondo gruppo di cento milioni di cittadini si realizzerà la ristrutturazione delle abitazioni in cattive condizioni delle baraccopoli o delle campagne per migliorare le condizioni di vita. L'ultimo gruppo di 100 milioni conta invece sulla realizzazione dell'urbanizzazione nella zona centro-occidentale del paese attraverso l'accelerazione dello sviluppo e del processo di urbanizzazione".
La nuova urbanizzazione permetterà alla popolazione di vivere in città, di usufruire di un maggior numero di servizi, stabilizzarsi, costruire abitazioni e usufruire dei servizi sanitari e dell'istruzione. Tuttavia, far sì che i lavoratori migranti abbiano gli stessi diritti degli abitanti delle città è uno dei punti chiave e una delle difficoltà della nuova urbanizzazione. Il nucleo dei lavori è la risoluzione del sistema di duplice benessere provocato dalle divergenze del sistema di registrazione anagrafico tra città e campagna.
I lavoratori migranti in Cina sono 269 milioni. In che modo si possono far stabilizzare in città coloro che ne possiedono i requisiti? Come possono coloro che non hanno i requisiti sufficienti per avere la residenza in città beneficiare dei servizi pubblici di base? Questi sono tutti punti chiave del lavoro di urbanizzazione. I costi di costruzione delle infrastrutture comporteranno una grande pressione economica per i governi locali. Xu Lin ha affermato che il meccanismo della condivisione dei costi che permetteranno ai lavoratori migranti di diventare abitanti delle città allenterà la pressione economica dei governi locali.
"Nel nuovo piano di urbanizzazione della Cina, è necessario istituire il meccanismo di condivisione dei costi sostenuti per rendere i lavoratori migranti abitanti delle città; tali costi devono essere suddivisi tra il governo centrale, quelli provinciali e municipali, le imprese e gli individui. Ritengo che la costruzione di un tale sistema di suddivisione dei costi possa beneficiare i lavoratori migranti che si stabilizzeranno in città."
Inoltre, Xu Lin ha affermato che la così detta espressione secondo cui "l'integrazione di Beijing, Tianjin e la provincia dello Hebei sarà realizzata dal decentramento della popolazione da Beijing verso Tianjin e lo Hebei" è illusoria. Il flusso della popolazione è influenzato del cambio di lavoro, perciò il governo non può decentrare la popolazione attraverso strategie amministrative.
"Il decentramento deve realizzarsi tramite un coordinamento con gli aspetti economici, compreso il decentramento appropriato delle funzioni della città, per indicare la presenza della popolazione. Non è con un piano governativo che si può imporre il decentramento alla popolazione, tutti si sposteranno per seguire invece il posto di lavoro. Sono convinto che se in futuro il lavoro ci porterà a Tianjin o nello Hebei, molte persone sarebbero disposte a spostarsi da Beijing. Penso che sia un processo del genere.".