Dopo 13 anni, da Shanghai a Beijing, la Cina è di nuovo l'ospite del Summit dell'APEC. Sin dal suo stabilimento, l'APEC continua a ottenere progressi nella promozione della liberalizzazione e la facilitazione degli investimenti commerciali nell'ambito globale e nella cooperazione economica e tecnologica, e ha contribuito in modo rilevante al rafforzamento della cooperazione economica regionale, la promozione dello sviluppo economico e la prosperità comune dell'Asia-pacifica. Tuttavia, a causa del divario economico e la disparità degli interessi dei suoi membri, ognuno ha il proprio obiettivo prioritario nella liberalizzazione commerciale. Quindi, nel quadro dell'APEC, le varie parti devono continuare a lavorare per l'ulteriore promozione della liberalizzazione e la facilitazione del commercio.
Parlando di liberalizzazione commerciale dell'Asia-Pacifica, non si può ignorare il suo ruolo di leadership, che fa parte degli obiettivi di Bogor. Nel 1994, durante la conferenza dei leader economici dell'APEC tenutasi a Bogor, Indonesia, è stata pubblicata la "Dichiarazione di Bogor", che ha determinato la direzione e gli obiettivi a lungo termine della cooperazione dell'APEC: entro 2010, i paesi membri sviluppati avrebbero dovuto realizzare la liberalizzazione del commercio e degli investimenti, mentre quelli in via di sviluppo devono realizzare gli stessi obiettivi entro 2020. La liberalizzazione commerciale è attualmente al livello di riduzione dei dazi doganali e la facilitazione commerciale. Alla vigilia del Summit dell'APEC di Beijing, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha rivelato un nuovo gruppo di dati sul tema:
"Negli ultimi 20 anni sin dalla pubblicazione della Dichiarazione di Bogor, la media dei dazi doganali nell' asia-pacifica è stata ridotta di 12 punti percentuali, mentre il totale del commercio della regione è aumentato di 7 volte. Ogni anno, circa 200 progetti di cooperazione pratica sono operati in 30 settori, che svolgono un ruolo importante nella promozione della cooperazione economica della regione."
Nel 2012, al Summit dell'APEC in Russia, è stato discusso, nel quadro del commercio multilaterale, un tema sul quale non è stato raggiunto alcun consenso: la "Lista dei prodotti ambientali". Infine, è stato raggiunto un consenso per cui entro il 2015, le varie economie ridurranno del 5% i dazi sui prodotti della lista. Questo è un ottimo esempio degli sforzi delle varie parti per la liberalizzazione commerciale nel quadro dell'APEC.
Attualmente, gli obiettivi di Bogor sono ancora in fase di elaborazione. Per svolgere l'ulteriore ruolo dell'APEC di promozione della liberalizzazione del commercio e degli investimenti dell'Asia-pacifica, nel 2006, alcuni membri dell'organizzazione hanno presentato l'idea della "Zona di libero commercio", e questo è l'anno della svolta. Alla conferenza dei ministri del Commercio dell'APEC tenutasi a Qingdao lo scorso marzo, i rappresentanti delle 21 economie hanno raggiunto un consenso sulla promozione della realizzazione della "Zona di libero commercio ". In merito, il ministro del Commercio e degli Investimenti australiano, Andrew Rob, ha affermato:
"Durante questa conferenza, abbiamo guardato ai prossimi 10-15 anni, molti accordi bilaterali sono stati adottati dai 21 membri, come quello sulla partnership economica strategica transpacifica (TPP) e quello sulla partnership economica regionale completa. In futuro, ci auspichiamo di integrarli tutti e cercare di formare un accordo coerente sul libero commercio nell'Asia-Pacifica."
In merito, il direttore del Centro dell'APEC e della cooperazione dell'Asia orientale dell'Accademia Cinese delle Scienze sociali, Wang Yuzhu, ha affermato che la costituzione della Zona di libero commercio dell'Asia-Pacifica mira ad aprire un nuovo futuro per lo sviluppo economico della regione con un quadro integrato e unificato:
"Lo sviluppo regionale ottenuto fino ad oggi, necessita di un ulteriore passo verso l'integrazione. L'attuale programma sul commercio bilaterale e multilaterale causerà l'effetto 'Ciotola di spaghetti', e anche se esistono i vari piani sulla liberalizzazione commerciale, è difficile che si ottengano dei profitti. Se si riuscirà a promuovere la zona di libero commercio tra i 21 membri, porterà grande beneficio alla futura crescita economica dell'Asia -Pacifica. La Cina ha proposto la costruzione di una zona di libero commercio dell'Asia-Pacifica non soltanto per il mantenimento e lo sviluppo dell'APEC, ma anche per la creazione di un mercato completo e su grande scala nella regione."