Durante il decimo Asia-Europe Meeting (ASEM), che si è concluso il 17 ottobre, il premier cinese Li Keqiang ha invitato a rafforzare la cooperazione tra i paesi asiatici e europei negli affari riguardanti le persone affette da disabilità. Si tratta di un'iniziativa importante presentata dalla Cina durante questo vertice, ed è la prima volta che le questioni sui disabili entrano nell'ordine del giorno del vertice. Il 18 a Milano, la Federazione cinese per i disabili ha tenuto la Conferenza degli Amici delle persone con disabilità, ecco di seguito il nostro servizio in merito:

Il 18 ottobre ora locale, la Federazione cinese per i disabili, insieme alle organizzazioni per i disabili di molti paesi tra cui Italia, Inghilterra, e Belgio e a organizzazioni internazionali come l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha tenuto la conferenza del gruppo degli Amici delle persone con disabilità dal tema "Rafforzare gli scambi e la cooperazione tra Asia ed Europa", che ha visto la partecipazione dei rappresentanti governativi di molti paesi membri dell'ASEM, di esperti e studiosi. Il Vice presidente della Federazione cinese per i disabili Jia Yong ha affermato:

"Siamo lieti di vedere che le questioni dei disabili siano entrate a far parte del dialogo intergovernativo, e abbiano ottenuto un'attenzione senza precedenti. Riteniamo che gli scambi internazionali sulle questioni dei disabili siano una misura valida per rafforzare la cooperazione in ambito di disabilità, promuovere lo sviluppo comune dei lavori concernenti i disabili e far beneficiare tutte le persone affette da disabilità."

Durante la conferenza i rappresentanti presenti hanno effettuato delle consultazioni sull'iniziativa presentata dalla Cina, il Segretario generale del Forum Europeo della Disabilità Rodolfo Cattani ha affermato:

"Io rappresento qui il Forum Europeo della Disabilità, quindi intanto vorrei sottolineare che personalmente ritengo che sia una proposta molto utile e costruttiva che avvicina i movimenti delle persone con disabilità dei diversi paesi dove ci sono molte differenze, ma anche molte cose in comune, quindi è una piattaforma su cui si può costruire molto e molto utilmente.

Per quanto riguarda specificamente la mia organizzazione di cui sono segretario generale, devo dire che noi abbiamo, partendo dall'Europa, cercato di costruire anche una cooperazione internazionale sempre più stretta, siamo membri della International Disabilities Alliance, che è un'organizzazione diciamo molto attiva in questo settore e quindi intendiamo supportare, intendiamo partecipare e collaborare."

La Fondazione Monserrate, con sede a Milano, è impegnata da più di dieci anni in progetti di cooperazione per il benessere sociale tra Cina e Italia; il presidente della fondazione Chiara d'Imporzano ha affermato:

"In particolare nell'assistenza ai disabili la vedo come una grande prospettiva, credo che quello che è avvenuto oggi sia un passo molto importante perché' si ha tutta l'Europa insieme, che collabora con l'Asia, io credo che abbiamo tanti punti in comune, tanti punti culturali in comune, crediamo nel valore della persona, nel valore della famiglia, e questo ci possa aiutare non solo a fare del bene per i disabili, ma anche a superare gli ostacoli che ci sono ad esempio di tipo economico, per esempio di tipo sociale, e credo che su questo noi possiamo fare molto bene. L'amicizia con la Cina vissuta in questi tredici anni mi fa guardare in modo molto molto positivo questa collaborazione."

L'accesso facilitato per portatori di handicap riguarda non solo i requisiti degli edifici, ma anche dei valori radicali: la disabilità non impedisce loro di svolgere attività sociali e culturali come le persone fisicamente sane. Il responsabile del Dipartimento per le politiche delle persone sane e disabili del Ministero del Lavoro, Alfredo Ferrante, ha illustrato alcune esperienze su cosa l'Italia faccia per far inserire senza difficoltà le persone disabili nella società.

"Storicamente le persone con disabilità sono state viste come persone che non possono dare un contributo allo sviluppo della società, questo naturalmente è uno stigma che va combattuto a cominciare dalla scuola, quindi un suggerimento potrebbe essere quello di cominciare già nella scuola a insegnare cosa sia la disabilità, non è disabile in se' ma è disabile in rapporto alla società e all'ambiente che lo circonda. Più la società è accogliente e abbatte le barriere che creano quella disabilità e più naturalmente la persona sarà inclusa. "