Milano: Li Keqiang e Renzi alla Conferenza per la settimana dell'innovazione tecnico-scientifica
  2014-10-17 16:07:16  cri

Il 16 ottobre, il Politecnico di Milano ha ospitato la Conferenza sino-italiana per la Settimana di cooperazione sull'innovazione tecnico-scientifica. Per l'occasione, il premier cinese e quello italiano hanno presenziato congiuntamente all'evento, ed entrambi hanno pronunciato un discorso in cui hanno sottolineato l'importanza dell'innovazione tecnico-scientifica in ambito di cooperazione bilaterale, nella speranza che i giovani dei due paesi, con la loro "saggezza orientale e occidentale", siano in grado di creare "idee straordinarie". I due leader politici hanno espresso la speranza che la creatività sia in grado di promuovere l'innovazione, ed elevare il livello di competitività industriale dei due paesi. Segue il nostro servizio sull'argomento:

La quinta edizione della Conferenza sino-italiana per la Settimana di cooperazione sull'innovazione tecnico-scientifica, organizzata congiuntamente dal Ministero cinese della Scienza e della Tecnologia e dal Ministero italiano dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ha visto la partecipazione di più di 150 rappresentanti provenienti da aziende, università e istituzioni cinesi per le ricerca scientifica, e 300 rappresentanti italiani. Nel suo messaggio inaugurale, il premier Li Keqiang ha affermato che l'Italia è una nazione che vanta una civiltà antica e la Cina è un eccellente rappresentante della saggezza orientale; i due paesi hanno dunque avuto profondi scambi nel corso della storia, e ora la cooperazione sino-italiana è entrata in una nuova fase:

"Ieri, io e il premier Renzi abbiamo testimoniato la sottoscrizione di contratti e accordi fra le imprese dei nostri paesi per un valore di 8 miliardi di euro, ossia 10 miliardi di dollari. Il significato di questo non risiede solo nelle dimensioni e nella quantità, ma anche nell'enorme cambiamento rispetto al passato, vista l'ampiezza della cooperazione tecnico-scientifica, degli investimenti reciproci e della cooperazione finanziaria, fattori tutti strettamente collegati con l'innovazione tecnico-scientifica. Questa è un'epoca d'innovazione, un'epoca in cui solo quest'ultima è in grado di rendere più competitiva l'industria manifatturiera."

Nel corso di questa settimana dell'innovazione tecnico-scientifica, i partecipanti dei due paesi avranno la possibilità di scambiarsi opinioni sul tema della smart city e dello sviluppo di nuove industrie, e avvieranno dei negoziati sulla tecnologia per l'informatica e le telecomunicazioni, sulla tecnologia e sui trasporti "green", e sulle energie rinnovabili, firmando accordi di cooperazione. A tal proposito, Li Keqiang ha affermato che l'innovazione tecnico-scientifica è dovuta non solo alla comprensione della scienza e al padroneggiare delle tecniche, ma anche alla creatività. Sentiamo le parole che ha pronunciato su questo tema:

"Secondo me, la forte vitalità innovativa dell'Italia è dovuta in modo diretto alla diffusione dello spirito umanistico e alla valorizzazione delle idee creative nel Rinascimento. Si può dire che se non ci fosse stato il Rinascimento sarebbe stato difficile per il paese emergere subito dopo la prima rivoluzione industriale dell'umanità. Pertanto, la combinazione tra produzione e creatività aiuta a non solo conoscere la verità, ma anche a godere di più della vita."

Inoltre, Li Keqiang ha espresso l'auspicio che i giovani dei due paesi, con la loro "saggezza orientale e occidentale", siano in grado di creare "idee straordinarie", promuovendo l'innovazione, ed elevando la competitività industriale dei due paesi. Renzi ha mostrato di essere d'accordo con l'opinione di Li Keqiang, affermando che solo le nazioni con profonde radici storiche sono in grado di creare il futuro:

"Noi abbiamo nel nostro DNA una straordinaria forza che proviene dal passato. Nel cuore del Politecnico di Milano, dei suoi 40.000 studenti, dei suoi 1000 studenti cinesi, dei suoi progetti all'avanguardia, nel campo nazionale e internazionale, possiamo dire che respiriamo il futuro".

Il Politecnico di Milano, una delle migliori università italiane per gli studi tecnici, svolge molte attività di cooperazione nella ricerca e nello scambio di studenti con università cinesi. Sul tema della cooperazione nell'innovazione tecnico-scientifica, il vice rettore del Politecnico di Milano e responsabile per i progetti con la Cina, Giuliano Noci ha così affermato:

"Noi riteniamo che vi sia uno spazio di collaborazione, uno spazio di crescita tra Italia e Cina. L'auspicio è che il forum di oggi rappresenti in qualche modo un salto di qualità nel dialogo strategico tra i due paesi. L'Italia è un serbatoio d'innovazione importante, la Cina è uno straordinario mercato che guarda con sempre maggiore attenzione all'innovazione. Riteniamo che ci siano complementarietà formidabili. Il primo Ministro, Li Keqiang, ha ben evidenziato alcuni dei settori che sono più rilevanti; il tema delle tecnologie ambientali, il tema dell'architettura e dello sviluppo sostenibile, il tema delle tecnologie per la sanità il tema delle energie rinnovabili, sono certamente tra i temi più rilevanti su cui dobbiamo puntare."

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