Recentemente si è tenuta a Beijing la 27esima conferenza annuale dell'Associazione degli esploratori dello spazio, in cui la parte ufficiale cinese ha comunicato il completamento nel 2022 della stazione spaziale, così da offrirà più servizi all'esplorazione umana dello spazio. Durante i lavori, gli astronauti dei vari paesi hanno anche visitato la Citta aerospaziale, posta alla periferia nord di Beijing, le strutture di training simulato degli astronauti, e il modello del modulo "Tiangong-1". Gli astronauti da noi intervistati si sono detti molto lieti di vedere i risultati della causa spaziale cinese. Alcuni dicono di aver già cominciato a studiare la lingua cinese, nell'attesa di avere l'occasione di entrare nella stazione spaziale cinese.
L'Associazione degli esploratori dello spazio è stata istituita nel 1985 e tutti i membri sono astronauti dei vari paesi che hanno effettuato voli nello spazio. E' la prima volta che la conferenza dell'associazione si tiene in Cina. Nei 6 giorni di lavori, gli astronauti hanno discusso le loro esperienze spaziali, i futuri piani di volo e la cooperazione internazionale. Sono anche entrati nelle università, istituti e centri di ricerca e imprese cinesi, procedendo a scambi con studenti e personale tecnico-scientifico.
Per curiosità professionale, tutti gli astronauti si sono dimostrati molto interessati a tutto quello che hanno visto. L'astronauta americano, Russell Schweickart, nel 1966 ha effettuato la missione di volo della navicella Apollo 9, il primo test di volo in orbita terrestre con equipaggio del modulo lunare. Dopo avere visto le strutture di simulazione degli astronauti cinesi, Schweickart ha detto:
"Sono molto interessato agli impianti di simulazione della Cina. Ho effettuato la missione di volo sperimentale in orbita terreste del modulo lunare Apollo e la prima passeggiata nello spazio. Al tempo anche noi ci addestravamo in grandi impianti di simulazione. Era la metà degli anni '60, nel 1966-67, molto presto. Per me è molto interessante rivedere oggi strutture del genere, naturalmente si basano sugli stessi principi fisici".
Durante i lavori, la parte ufficiale cinese ha illustrato la prossima fase del piano del volo spaziale con equipaggio, ossia il completamento nel 2022 della stazione spaziale cinese, il che ha attirato l'ampio interesse degli astronauti dei vari paesi. L'astronauta giapponese, Koichi Wakata ha detto al nostro giornalista:
"Seguo sempre il lavoro della Cina circa il volo spaziale con equipaggio. Nel 2003, a Tokyo, ho visto il cinese Yang Liwei entrare nello spazio. Mi sono molto eccitato nel vedere l'uscita dal modulo degli astronauti cinesi, il modulo Tiangong e gli altri risultati ottenuti dalla Cina, e sono pieno di aspettative circa il futuro sviluppo della Cina in campo spaziale. Spero tanto di entrare nella stazione spaziale cinese, per cui devo studiare il cinese, anche se è una lingua difficile".
La prima astronauta cinese, Liu Yang, ci ha detto che molti astronauti stranieri sono molto interessati al piano della stazione spaziale cinese, e molti hanno già cominciato a studiare il cinese.
"Comunicando con i colleghi astronauti, ho capito che trovano che alla conferenza sono stati discussi molti problemi. Nutrono grandi speranze nella futura stazione spaziale cinese, e sperano di associarsi a noi. Molti astronauti, di Italia, Gran Bretagna, Usa, ecc., stanno studiando il cinese. Lo trovo un'importante dimostrazione dell'elevamento della forza complessiva della Cina."
Nella cooperazione spaziale, non solo la lingua è un importante strumento: come stabilire degli standard uniformi per rafforzare la cooperazione è anche stato uno dei perni delle discussioni della conferenza. Il vice direttore dell'Ufficio cinese del volo spaziale con equipaggio, Yang Liwei, afferma che nel 2022 la stazione spaziale cinese potrebbe diventare l'unica stazione attiva nello spazio. La stazione spaziale cinese è stata progettata per l'attracco con altri veicoli spaziali, così da attuare la cooperazione nei moduli, il che svolgerà un ruolo ancora maggiore nell'aspetto dei servizi spaziali all'umanità.
"È possibilissimo che allora la nostra sia l'unica stazione attiva nello spazio. Allora, la nostra stazione svolgerà un ruolo ancora maggiore, soprattutto nei servizi spaziali all'umanità. In futuro, se saranno unificati gli standard dei nostri veicoli spaziali, forse i veicoli spaziali di paesi diversi potranno attraccare in modo diverso, così da risolvere i problemi di salvataggio, e valorizzare il nostro ruolo nella manutenzione e nel rifornimento. Come per il primo rendez-vous e aggancio in volo tra Usa e Russia, nella prossima fase, attraverso l'elaborazione di standard comuni e la comprensione delle procedure di volo, ci faremo carico di parte dei soccorsi e delle emergenze internazionali, questo si può realizzare."