Ministero della Cultura cinese: prima conferenza stampa di routine sul patrimonio culturale immateriale
  2014-08-21 13:51:26  cri

 

Negli ultimi anni, il lavoro della Cina di candidatura a patrimonio culturale e di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale è al centro dell'attenzione generale. Il 20 agosto, il ministero della Cultura cinese ha tenuto per la prima volta la conferenza stampa di routine trimestrale, incentrata sul tema focale della tutela del patrimonio culturale immateriale. Allora, quali difficoltà affronta la tutela del patrimonio culturale? Come effettuare una vera tutela in merito?

Il patrimonio culturale immateriale indica attività folcloristiche, feste rituali, artigianato tradizionale e gli spazi culturali collegati, come la Festa delle barche-drago, l'Opera di Pechino, la medicina tradizionale cinese, l'agopuntura, l'opera Kun, le ombre cinesi, ecc.

Recentemente, l'inserimento nella lista del patrimonio culturale immateriale statale del "Taijiquan di Zhang Sanfeng", del Fujian, ha innescato un acceso dibattito nella società. Gli eredi del Taiji di stile Chen trovano inopportuna la candidatura di questo Taiji e di Zhang Sanfeng, vista l'impossibilità di stabilire l'esistenza storica del personaggio. Alcuni analisti invece affermano che, lasciando da parte le polemiche, l'attenzione per il patrimonio culturale immateriale suscitata dal fatto è lodevole. Infatti, rispetto agli antichi siti e ai reperti che formano il patrimonio culturale materiale, il patrimonio immateriale, basato sul fattore umano, è poco seguito dall'ambiente esterno, quindi aumentano le difficoltà della tutela.

Secondo la presentazione di Ma Shengde, vice direttore dell'ufficio del patrimonio culturale immateriale del ministero della Cultura cinese, il concetto operativo fondamentale del lavoro di tutela del patrimonio culturale immateriale è esplorare continuamente dei metodi efficaci di tutela, alla ricerca di innovazioni e passi avanti nelle importanti e difficili fasi della tutela e della trasmissione. E uno degli stumenti innovativi è la tutela razionale, di tipo produttivo, del patrimonio culturale immateriale.

  

"Appoggeremo le località, le università e le imprese che ne hanno le condizioni nello stabilire degli organismi di ricerca e dei laboratori chiave sulle tecniche di tutela di tipo produttivo del patrimonio culturale immateriale. Speriamo e ci aspettiamo di elevare il livello di creazione e di design dei prodotti del patrimonio immateriale. Privilegiando l'estetica e le esigenze del pubblico, vogliamo trasformare gli elementi tradizionali in tutta una varietà di marchi moderni, così da inserire nella vita quotidiana del pubblico più elementi del patrimonio immateriale."

Negli ultimi anni, il passo dell'urbanizzazione della Cina ha registrato una continua accelerazione, per cui il quadro ecologico e l'ambiente generale di molti patrimoni immateriali dell'epoca agricola stanno scomparendo. Come proteggere i siti originali e la tradizione suscita anche i timori dell'ambiente esterno. Alcuni esperti propongono che i governi locali, mentre stabiliscono i programmi di sviluppo, riservino del posto e dello spazio al patrimonio immateriale. Secondo la presentazione di Ma Shengde, le parti interessate stanno cercando di far sì che nel processo di urbanizzazione gli spettacoli artistici popolari e le attività folcloristiche siano ereditati e trasmessi.

"Sottolineando la tutela generale dell'ambiente e dell'ecologia del patrimonio immateriale, l'artigiano, la tecnica e l'oggetto sono un insieme inscindibile, e tutto ciò dipende dai modi di vita e di lavoro dell'uomo. Quindi l'Italia e altri paesi hanno avanzato da tempo che proteggendo il patrimonio, va anche tutelato il modo di vita dei locali, sottolineando la tutela generale. Non apprezziamo il metodo di mandar via gli abitanti originari nel processo di ristrutturazione delle antiche cittadine e villaggi, trasformando i villaggi, le strade e le residenze tradizionali in siti vuoti, privi di abitanti. Rafforzeremo la tutela dei quartieri e dei villaggi tradizionali dal punto di vista del patrimonio immateriale. "

La Cina ha già stabilito una serie completa di sistemi di tutela del patrimonio culturale immateriale, comprensiva del sistema di ricerche e della struttura della lista ai quattro livelli, statale, provinciale, di città e di distretto, mentre stanno migliorando le forme e i canali del sistema di riconoscimento degli eredi e della "Giornata del Patrimonio culturale". Secondo quanto appreso, fino al 2013 la Cina ha stabilito tre liste di patrimoni culturali immateriali di livello statale, per un totale di 1219 voci, e la quarta lista, di 298 voci, sta per essere pubblicata alla società.

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