Il 6 agosto,a Bangkok, la Commissione Economica e Sociale delle Nazioni Unite per l'Asia e il Pacifico (ESCAP) ha indicato che a causa dell'influenza di fattori interni e esterni, tra cui il rallentamento della crescita economica globale e la mancanza di infrastrutture, la crescita economica nella regione dell'Asia-Pacifico sta ancora avanzando lentamente. La ragione del rallentamento della crescita economica cinese è dovuta principalmente al fatto che il governo ha attuato la politica di regolamento della struttura economica, il che riveste un significato in parte positivo per lo sviluppo equilibrato dell'economia della regione. Ecco di seguito il nostro servizio in merito:
Il 6 agosto, a Bangkok, l'ESCAP ha pubblicato la "Veduta d'insieme sull'economia e sulla società della regione dell'Asia-Pacifico 2014". Nel pubblicare il rapporto, la Segretaria esecutiva dell'ESCAP, la signora Shamshad Akhtar, ha indicato che a causa d'influenze multiple da parte di fattori interni ed esterni, quali la mancanza d'infrastrutture, l'aumento del deficit, il regolamento della moneta e delle politiche commerciali delle economie sviluppate, la potenzialità della crescita economica della regione dell'Asia-Pacifico non è stata sviluppata completamente. Si prevede che nel 2014 il tasso medio di crescita economica dei paesi in via di sviluppo sarà solo del 5,8%. La regione affronterà pertanto ancora un anno di crescita lenta.
"Purtroppo, per i prossimi tre anni il tasso di crescita della regione dell'Asia-Pacifico sarà inferiore al 6%. Facendo un confronto, prima della crisi economica, tra il 2005 e 2007, il tasso di cresciuta media della regione era del 9,5%. E anche tra il 2010 e 2011, il tasso di crescita economica della regione dell'Asia- Pacifico si è mantenuto sopra il 7%. "
Shamshad Akhtar ha indicato che ci sono diverse ragioni alla base del rallentamento della crescita delle economie della regione dell'Asia- Pacifico, e tra queste il rallentamento della crescita economica cinese è dovuto all'attuazione da parte del governo di una politica di regolamento della struttura economica. Ella ha affermato che la società dell'Asia-Pacifico ha espresso approvazione in merito:
"Dopo molti anni di forte crescita a due cifre, l'economica cinese sta ora affrontando una crescita moderata del 7,5%. Ciò è dovuto principalmente al fatto che il governo cinese ha avviato una politica di sviluppo economico sostenibile, adottando misure economiche di riequilibrio. Non dobbiamo preoccuparci, si tratta al contrario di una misura molto gradita."
Shamshad Akhtar ha aggiunto che la crescita economica moderata della Cina riveste un significato in parte positivo per la diminuzione del divario tra le economie della regione dell'Asia- Pacifico. Inoltre, ella ritiene che sia per quanto riguarda i fattori interni, come il mercato interno, sia per quanto riguarda i fattori esterni, come l'esigenza dell'economia globale, la Cina abbia ancora spazio per attuare politiche di stimolo economico.
"Tra le politiche sulla struttura economica in corso di regolamento sono incluse misure quali il rallentamento del credito, la crescita economica cinese sarà quindi in grado di raggiungere il 7,5%. Questo tasso di crescita continuerà a essere coerente con l'obiettivo del governo cinese. Ciò non ci preoccupa affatto in quanto, qualora dovesse essercene il bisogno, la potenzialità delle Cina di esercitare politiche di stimolo economico è ancora molto forte, e questo spazio include il grande mercato interno e il bisogno economico globale. "
La "Veduta d'insieme sull'economia e sulla società della regione dell'Asia-Pacifico 2014" ha indicato che oltre al rallentamento della crescita economica, la regione dell'Asia-Pacifico sta anche affrontando un aumento del disequilibrio nello sviluppo. Lo stesso giorno, Shamshad Akhtar ha indicato che la tendenza della concentrazione della ricchezza di questa regione è destinata senz'altro ad attirare l'alta attenzione dei vari paesi.
"Ricerche dimostrano che il reddito delle persone più povere dell'Asia-Pacifico coincide con appena il 10% del reddito interno della regione, un fatto molto grave. E se andiamo a vedere il livello di concentrazione della ricchezza, scopriamo che la situazione è ancora più grave. Nella regione dell'Asia-Pacifico, ci sono 49000 super ricchi con almeno 30 milioni di dollari. Il reddito di queste persone occupa il 30% del reddito nazionale complessivo della regione. La loro ricchezza totale è pari a 7500 miliardi di dollari, 17 volte il PIL dei paesi meno sviluppati dell'Asia-Pacifico. "