Nel corso dell'Assemblea mondiale sull'Ambiente tenutasi il 24 giugno a Nairobi, il Programma dell'Onu per l'Ambiente (UNEP) ha pubblicato un rapporto, secondo cui, la criminalità globale legata all'ambiente produce ogni anno 213 miliardi di USD, che sono utilizzati per finanziare le attività criminali dei gruppi armati e delle organizzazioni terroristiche.
Lo stesso giorno, l'UNEP ha tenuto una conferenza stampa per rendere pubblico il rapporto d'indagine "Crisi dei crimini ambientali", condotta in collaborazione con l'Organizzazione internazionale di polizia criminale (Interpol). Dal rapporto emerge che i crimini ambientali comprendono il disboscamento illegale e la deforestazione, la pesca illegale, l'estrazione mineraria illegale e le transazioni inerenti, lo scarico e la transazione di rifiuti tossici e nocivi e il bracconaggio illegale di animali e piante selvatiche.
Nel corso della conferenza stampa, il vice segretario generale dell'Onu e direttore esecutivo dell'UNEP ha affermato: "la criminalità ambientale non solo danneggia l'ambiente, causando enormi perdite ai paesi in via di sviluppo, ma i benefici vanno nelle mani delle organizzazioni criminali. "