Il 17 giugno a Beijing il portavoce del Ministero del Commercio cinese Shen Danyang ha risposto alla dichiarazione dell'UE rilasciata alcuni giorni fa, riguardante il settore fotovoltaico, in cui si affermava che i produttori cinesi di pannelli solari hanno "violato gravemente" l'accordo di Cina e Ue per la soluzione delle dispute. Shen Danyang ha dichiarato che la parte cinese desidera coordinare le indagini, ma si oppone a ulteriori comportamenti diffamatori.
Nel luglio dell'anno scorso i rappresentanti dell'industria fotovoltaica cinese e la Commissione Europea hanno raggiunto un accordo sui prezzi dei prodotti fotovoltaici cinesi esportati in Ue, secondo il quale, le imprese cinesi del settore esporteranno i prodotti verso l'Ue con prezzi non inferiori a una certa cifra. Tuttavia, la settimana scorsa, una delle associazioni di energia solare, l'EuProSun, ha consegnato un materiale alla Commissione europea, accusando alcuni produttori cinesi di aver compiuto azioni di violazione dell'accordo in seguito al suo raggiungimento, esportando prodotti con prezzi inferiori a quanto promesso all'Ue.
Shen Danyang ha affermato che dopo l'entrata in vigore del suddetto accordo, la Camera di Commercio Cinese per l'Import-Export di macchinari e prodotti elettrocini (CCCME), mantiene continui contatti con l'UE, comunicando periodicamente la situazione sul mantenimento della promessa dei prezzi agli organi d'indagine e consegnando loro i materiali realtivi. Secondo quanto appreso dalla CCCME, finora non sono state scoperte le prove che testimoniano l'esportazione da parte delle imprese che violano l'accordo.