Il pomeriggio del 26 dicembre il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha convocato l'ambasciatore del Giappone in Cina, Masato Kitera, al quale ha presentato severe rimostranze a nome del governo cinese per la visita di Shinzo Abe al santuario di Yasakuni.
Il ministro Wang Yi ha detto che Abe visitando intenzionalmente il santuario ha violato gravemente non solo il principio e lo spirito dei quattro documenti politici tra Cina e Giappone, ma anche le posizioni e le promesse della leadership giapponese degli anni passati sui problemi legati alla storia, provocando nuovi e gravi ostacoli politici ai già tesi rapporti bilaterali. Wang Yi ha quindi aggiunto che la parte cinese non può tollerare fatti del genere e che il Giappone deve assumersi tutte le responsabilità dei gravi risultati politici che deriveranno dalle iniziative di Abe.