La sera del 21 marzo, si è verificato un attacco kamikaze presso la Moschea Iman a Damasco, il quale ha causato attualmente 43 morti, tra cui c'è un famoso studioso siriano di religione islamica.
Lo stesso giorno, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha proclamato che l'Onu avvierà un'inchiesta sull'uso delle armi chimiche negli scontri in Siria, sperando che ciò favorirà delle garanzie sulla sicurezza dei depositi delle armi chimiche all'interno della Siria.
Viene riferito inoltre che il 21 marzo il portavoce del ministero degli Esteri russo, Alexander Lukashevich, ha affermato che la Russia intende continuare il dialogo con la fazione d'opposizione siriana che ha intenzione di risolvere la crisi nel Paese attraverso canali politici, escludendo però il cosiddetto "premier del governo provvisorio" eletto dall'opposizione.