Hillary Clinton in visita nelle Filippine
  2011-11-17 15:14:12  cri
  Il 16 novembre, alla vigilia del Vertice dell'Asean e del Sud Asian Summit (EAS), il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, si è recato in visita nelle filippine. Durante la visita, Hillary Clinton ha firmato, congiuntamente al ministro degli Esteri filippino Albert del Rosario, la Dichiarazione di Manila, con la quale il segretario di Stato USA si impegna a garantire, con la parte contraente, collaborazione nei settori militare ed economico al fine di innalzare il livello di ooperazione tra i due paesi, in modo da affrontare le nuove sfide del XXI secolo. Inoltre, la Clinton ha dichiarato l'appoggio americano alle Filippine riguardo la disputa sulla sovranità del Mare cinese meridionale.

  Alla vigilia del vertice dell'Asean, Hillary Clinton ha visitato due dei maggiori alleati degli Stati Uniti nell'area Asiatico-pacifico: le Filippine e la Tailandia. La mattina del 16, dopo l'incontro con il presidente filippino Aquino III, la Clinton ha tenuto un discorso sulla nave americana Fitzgerald, attraccata al porto di Manila, con il quale ha messo in luce la volontà, della parte americana, nel portare avanti la cooperazione con le Filippine per affrontare insieme le varie minacce, quali la proliferazione nucleare e il terrorismo, e, allo stesso tempo implementare le capacità di difesa e di blocco territoriale del paese e fornire l'assistenza necessaria nell'ambito della gestione degli affari marittimi. Secondo quanto riportato dai media locali, Hillary avrebbe dichiarato che gli USA avrebbero preso in considerazione l'ipotesi di fornire una nave militare al paese, anche se, proprio quest'anno, è stato reso noto che le Filippine avrebbero già acquistato dagli Stati Uniti stessi una nave pattuglia "Hamilton".

  Il giorno stesso, come già illustrato, è stata firmata la Dichiarazione di Manila per commemorare il 60° anniversario della firma del Trattato di mutua difesa tra USA e Filippine (MDT). La dichiarazione sottolinea gli interessi comuni dei due paesi nell'ambito della libertà della navigazione marittima, del commercio legale senza alcun impedimento e nell'ambito della mobilità di personale, affermando che l'MDT sarà la base dei rapporti bilaterali per i prossimi 60 anni ed oltre. Durante la conferenza stampa, presieduta insieme con Rosario, Hillary Clinton ha dichiarato pubblicamente che il governo USA sosterrà le Filippine nelle dispute riguardo la sovranità del Mare cinese meridionale, aggiungendo che gli USA auspicano in una soluzione pacifica del problema, esortando i vari paesi nell' area a mantenere il controllo, così da "astenersi dall'uso di metodi coercitivi".

 Gli osservatori internazionali hanno notato come la data della visita di Hillary Clinton sia molto sensibile. Il 17 novembre nell'isola di Bali, in Indonesia, verranno avviati il vertice Asean e il Sud Asian Summit (EAS). Mentre il segretario di Stato americano compie, alla vigilia dei due eventi, le visite nei due paesi del Sud est asiatico, intanto il presidente Obama porta avanti la sua visita in Australia; i due si ritroveranno direttamente al vertice dell'Asean. Secondo gli analisti, le recenti mosse dei due politici rappresentano un chiaro segnale del rinnovato interesse, nei confronti dell'area asiatica da parte dell'amministrazione Obama. Proprio come quanto si afferma in una nota del Dipartimento di Stato USA, il viaggio in Asia di Hillary Clinton mira a dimostrare gli impegni statunitensi per rafforzare i rapporti con gli importanti alleati dell'area asiatico-pacifica.

 Il 19 novembre, sempre a Bali, si svolgerà il sesto Sud Asian Summit (EAS); si prevede che uno dei principali argomenti verterà sulla sicurezza marittima. Si tratta della prima partecipazione degli Stati Uniti in qualità di paese membro e con la presenza congiunta di Obama e Hillary Clinton, che, approfittando dell'occasione, non mancheranno di dimostrare il forte interesse nei confronti del meccanismo multilaterale della zona, e gli sforzi statunitensi nella promozione della stabilità in ambito ASEAN.

  Come anticipato, la situazione sulla sovranità del Mare cinese meridionale rappresenterà un argomento di discussione scottante del convegno dell'EAS. Durante una conferenza stampa del 15 novembre, l'assistente ministro degli Esteri cinese, Liu Zhenmin, ha ribadito la posizione cinese nell'ambito della controversia per Marecinese meridionale, definendola chiara e consistente. La parte cinese sostiene una soluzione pacifica delle controverse tramite consultazioni dirette tra i paesi competenti; egli ha aggiunto che l'intervento di parti terze non aiuterà a risolvere il problema, e che, anzi, potrebbe rendere ancora più complessa la questione, danneggiando la pace, la stabilità e lo sviluppo della zona.

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