Il 25 luglio a Urbino, nella regione Marche, si è tenuta con successo la cerimonia d'apertura di "Profumo di Gelsomino —— Settimana Culturale del Jiangsu", facente parte dell' "Anno Culturale della Cina" in Italia. Con perno su una mostra d'arte e cultura tradizionale e su uno spettacolo di brani classici di Opera Kun, la cerimonia d'apertura ha pienamente presentato il ricco patrimonio culturale del Jiangsu, permettendo ai cittadini di Urbino di capire che la provincia cinese vanta non solo degli splendidi risultati dello sviluppo economico, ma anche un ricco sostrato storico e culturale. Ecco di seguito il servizio in merito del nostro corrispondente a Roma Chen Jian:

Alle ore 21:00 del 25 luglio si è tenuto lo spettacolo di apertura "Brani classici di Opera Kun". Il Teatro Sanzio di Urbino era al completo, oltre ai funzionari dell'ambasciata cinese in Italia e ai membri della delegazione della provincia del Jiangsu, il resto del pubblico era formato da funzionari della regione Marche e della città di Urbino e da cittadini locali. Il vice presidente della regione Marche, Paolo Petrini, ha affermato che questi scambi culturali sono favorevoli allo sviluppo e al consolidamento delle relazioni tra la regione Marche e la provincia del Jiangsu:

"La regione Marche ha un rapporto ormai consolidato con la provincia del Jiangsu, con un protocollo firmato un paio d'anni fa circa, finalizzato ovviamente a stabilire relazioni e canali stabili che nel tempo possano permettere uno scambio sempre più intenso."

La regione Marche è una delle tre regioni italiane che hanno stabilito rapporti di gemellaggio col Jiangsu. A partire dal 2009, gli scambi e la cooperazione fra le due parti nei campi politico, economico, tecnico-scientifico e culturale hanno continuato ad ampliarsi e ad approfondirsi. Nel frattempo, gli scambi di amicizia tra il Jiangsu e le Marche hanno anche una lunga storia: Matteo Ricci, famoso messaggero degli scambi tecnico-scientifici e culturali fra Occidente e Oriente, predicò infatti nel Jiangsu, e nacque proprio nella regione Marche. Nel 2010, la mostra itinerante per commemorare il 400° anniversario della morte di Matteo Ricci si è tenuta anche al Museo di Nanchino.

Durante la cerimonia di apertura, il vice presidente della CCPPC della provincia del Jiangsu, Zhang Jiuhan, ha affermato che la mostra su Matteo Ricci tenuta al Museo di Nanchino ha aperto gli scambi culturali tra il Jiangsu e le Marche. Egli è convinto che la Settimana Culturale del Jiangsu promuoverà ulteriormente la trasmissione e lo sviluppo della cultura tradizionale di Cina e Italia, e continuerà ad approfondire l'amicizia e la comprensione fra i due paesi.

Urbino è inserita nella lista del Patrimonio Culturale Mondiale, quindi la mostra delle forme artistiche del patrimonio culturale immateriale cinese, qui tenuta, ha un significato speciale. L'assessore al Turismo di Urbino, Lucia Pretelli, ha detto:

"La città di Urbino è lieta di accogliere questa opportunità che ci è stata offerta, e come è stato ricordato, ci è parso particolarmente interessante mettere a confronto la nostra particolarità di essere iscritti nella lista del patrimonio dell'umanità come patrimonio materiale, con lo spettacolo di questa sera, e anche con lo spettacolo che gli artigiani hanno dato nel pomeriggio, possiamo dialogare sul piano della curiosità culturale. Il patrimonio che ciascuno di noi porta con sé, in sé e incarna, è il motore per consolidare questa curiosità nei rapporti."

Dopo aver assistito allo spettacolo, l'assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio internazionale della regione Marche, Raimondo Orsetti, ha affermato:

"Lo spettacolo è di grandissimo livello artistico. Vedere esibire gli attori cinesi su quel palco dove notoriamente ci sono manifestazioni liriche e di prosa, è veramente un bel contrasto, è veramente l'incontro di due civiltà. Io credo che quest'opera Kun, come tutta la civiltà cinese, porta con sé un grande fascino, un grande valore."

Nei prossimi giorni, la delegazione della provincia del Jiangsu visiterà anche le due altre regioni italiane gemellate, la Toscana e il Veneto. Siamo convinti che qui i simboli culturali cinesi forneranno a un pubblico ancora maggiore i vettori e le opportunità migliori per avvicinarsi e capire la cultura cinese.