Cina: nel 2009 economia e commercio stabili
  2010-01-15 19:58:25  cri

Il 15 gennaio a Beijing, nel corso di una conferenza stampa, il portavoce del Ministero del Commercio cinese Yao Jian ha affermato che di fronte ai colpi della crisi finanziaria globale raramente vista nella storia, la Cina ha adottato una serie di misure per mantenere uno stabile funzionamento dell'economia e del commercio. Nel 2009, il commercio estero del paese ha iniziato a riscaldarsi ed anche il mercato del consumo interno ha presentato una rapida tendenza alla ripresa, gettando buone basi per uno stabile sviluppo economico e sociale cinese.

Ecco di seguito il nostro servizio in merito:

Secondo quanto illustrato, con l'attivazione di politiche macroeconomiche, nel 2009, il commercio estero cinese ha raggiunto l'obiettivo di mantenere i mercati e le quote. Il margine del calo annuale dell'import-export ha visto un'evidente diminuzione e la dimensione del commercio estero si è ampliata gradualmente. Il volume dell'import-export, dopo 12 mesi di calo consecutivo, a novembre scorso, ha iniziato a mostrare una crescita.

Il portavoce del Ministero del Commercio Yao Jian ha affermato che nel 2009, la plurarità dei mercati del commercio estero cinese è stata ancor più evidente, con un leggero calo della percentuale di esportazioni verso il mercato euro-americano ed un evidente aumento delle quote commerciali coi mercati emergenti come l'ASEAN e l'India ecc. Egli ha affermato quanto segue:

"La quota dell'export verso il tradizionale mercato euro-americano è stato del 38.05%, un può inferiore rispetto al 2008. Ma il nostro commercio bilaterale coi mercati emergenti come l'ASEAN e l'India ha registrato un ulteriore sviluppo: l'ASEAN è diventata la terza fonte dell'importazione cinese, dimostrando che il commercio tra la Cina e i paesi confinanti ha avuto un ottimo sviluppo. "

Per quanto riguarda il consumo interno, nel 2009, la Cina ha mantenuto una rapida ripresa generale. Yao Jian ha rilevato che eccetto il fattore dei prezzi, nel 2009, la crescita reale del volume totale delle vendite al dettaglio dei beni di consumo sociale ha raggiunto il livello più alto dal 1986 e il tasso di contributi del consumo annuale alla crescita economica ha raggiunto oltre 50%, 6 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2008. Soprattutto la potenzialità del consumo delle compagne cinesi, stimolato dalle politiche degli "elettrodomestici e le automobili in compagna", è stato lasciato libero. È la prima volta che la crescita del consumo nelle campagne è superiore alle città.

Yao Jian ha osservato che nel 2010, il Ministero del Commercio promoverà ulteriormente l'innalzamento della capacità di consumo nelle compagne.

"Nel 2010, continueremo a promuovere la costruzione della rete circolare nelle compagne, rafforzeremo ulteriormente la distribuzione centralizzata e perfezioneremo ulteriormente i costi di vendita, in modo da abbassare ulteriormente i prezzi nei discount delle campagne."

Nel 2009, la Cina influenzata dalla crisi finanziaria internazionale, nel mercato internazionale, è stata gravemente colpita dal protezionismo commerciale. Secondo le statistiche, nel 2009, la Cina ha subito 115 indagini commerciali, tra cui la maggior parte sono state quelle anti-dumping, per un totale di 12.7 miliardi di USD, diventando la maggiore vittima del protezionismo durante la crisi finanziaria. In merito, Yao Jian ha affermato che nel 2010, con una posizione ancora più chiara, il paese si opporrà sempre al protezionismo e si impegnerà a creare un ambiente di competizione equa. Inoltre approfittando appieno del meccanismo della WTO per risolvere i conflitti, il paese regolerà nel miglior modo le frizioni commerciali.

"Circa la risposta alle frizioni commerciali nel 2010, vorrei ribadire che, persistendo nella politica di un mercato aperto, la Cina rafforzerà le cooperazioni con i vari paesi sotto il quadro della WTO, e adotteremo opportunamente delle misure per rispondere al protezionismo. Le misure assistenziali commerciali non aiutano a superare la crisi ma ritarderanno la ripresa economica. Il commercio estero cinese è in una fase di sviluppo e incontrerà di sicuro delle difficoltà. Siamo fiduciosi nel risolvere le difficoltà attraverso i canali legali e i negoziati, imboccando la strada di un sano e stabile sviluppo."

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