Guardando al mondo nel 2009, dalla crisi finanziaria ai cambiamenti climatici, i "timori vicini" e le "paure lontane" dell'umanità hanno trainato il cambiamento e regolamento del quadro mondiale. Guardando alla Cina nel 2009, con la "diplomazia del primo mese lunare", il vertice finanziario del G20, e la serie di vertici dell'ONU, il paese è comparso frequentemente sulla scena internazionale con una voce più forte e idee più chiare. Il mondo sta percependo l'influenza sempre maggiore della Cina, che sta onorando la sua responsabilità e missione di grande paese in via di sviluppo.
Il 2009 ha concentrato una serie senza precedenti di vertici multilaterali: dalla risposta alla più grave crisi finanziaria internazionale dalla seconda guerra mondiale a quella alla sfida dei cambiamenti climatici, la più complessa del nuovo secolo, gli incontri fra i leader sono stati molto frequenti. Fra i complessi interessi delle varie parti, rispetto al passato, il mondo ha prestato più attenzione alla voce della Cina, mentre la chiara e razionale espressione dei suoi punti di vista e proposte di questo grande paese in via di sviluppo in continua ascesa ha dimostrato le sue aspirazioni e richieste di grande paese responsabile.
Al vertice di Londra, Hu Jintao ha avanzato che "il compito più urgente è l'impegno completo per la ripresa della crescita dell'economia mondiale, impedendo che finisca in una grave recessione", il che ha efficacemente rafforzato la fiducia della comunità internazionale nella risposta alla crisi finanziaria.
Al vertice di Pittsburgh, Hu Jintao ha avanzato la necessità di "promuovere inflessibilmente la riforma della finanza internazionale" e di "impegnarsi per rafforzare la rappresentatività e il diritto di parola dei paesi in via di sviluppo", il che ha promosso il raggiungimento da parte dei leader del G20 di un consenso politico sulla promozione della riforma del sistema finanziario internazionale.
Dopo la tradizionale Festa cinese della Primavera, i leader cinesi Hu Jintao, Wen Jiabao e Xi Jinping hanno visitato 20 paesi di Asia, Europa, Africa ed America, la cosiddetta "diplomazia del primo mese lunare" secondo i media, trasmettendo al mondo la fiducia della Cina nel gelido e lento quadro dell'economia mondiale.
"Più i momenti sono difficili, più Cina e Africa devono sostenersi reciprocamente e collaborare con impegno per superare insieme le difficoltà."
"Vi prego di ricordare che l'appello di un anziano di 67 anni è ancora per la fiducia, la cooperazione e la responsabilità! Solo così si può salvare il mondo!"
"Siamo fiduciosi di continuare a mantenere la crescita stabile e veloce dell'economia nel corso della promozione della crescita, dell'ampliamento della domanda interna e del regolamento della struttura."
Di fronte alla crisi finanziaria, alcuni paesi hanno ridotto l'assistenza all'Africa. Come si comporterà la Cina? Hu Jintao ha risposto chiaramente:
"A nome del governo cinese, prometto solennemente che la parte cinese attuerà seriamente tutte le misure di assistenza all'Africa decise dal vertice di Beijing del Forum di cooperazione sino-africana, continuerà ad aumentare nell'ambito delle sue possibilità l'assistenza verso il continente, ridurrà e cancellerà i debiti dei paesi africani, ed amplierà il commercio e gli investimenti verso l'Africa, rafforzando la ccoperazione concreta sino-africana."
Prima della conferenza di Copenaghen, il premier Wen Jiabao ha intrapreso una fitta diplomazia telefonica, coordinando attivamente le posizioni con le varie parti. Dopo il suo arrivo, ha effettuato un rapida serie di mediazioni con i leader di 10 paesi, chiedendo ai vari paesi di guardare al quadro generale e di promuovere efficacemente i negoziati. Alla riunione dei leader, il premier cinese ha detto:
"La decisione del governo cinese dell'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra è un'iniziativa autonoma adottata dalla Cina secondo la sua situazione nazionale, senza alcuna condizione aggiuntiva e senza collegamento con gli obiettivi di nessun altro paese. Manterremo le nostre promesse con dei fruttuosi risultati."
Dal vertice del G20 alla Conferenza di Copenaghen, dalla "diplomazia del primo mese lunare" alle "visite di fine anno", dal vento cinese che ha spazzato il mondo intero nel 2009 ai colori dei 60 dalla fondazione della Nuova Cina, forse la risposta al problema della continuazione e sviluppo della diplomazia cinese si può trovare nelle parole del presidente Hu Jintao:
"Dobbiamo guardare alla sicurezza con degli orizzonti più ampi, così da salvaguardare la pace e la stabilità mondiali, guardare allo sviluppo con una visione più completa per promuovere la prosperità comune, ed attivare la cooperazione con un atteggiamento più aperto per promuovere il vantaggio reciproco e il win-win, integrandoci con un animo più generoso per realizzare un'armoniosa coesistenza."