Cina: imprese, la preparazione necessaria per investire all'estero
  2012-10-11 15:50:48  cri
Per le aziende cinesi con vaste risorse finanziarie e possibilità di espansione in tutto il mondo, la lenta crescita dell'economia globale, affiancata dall'intensa crisi del debito europeo, oltre alle note difficoltà hanno, tuttavia, garantito opportunità di ricerca business e di cooperazioni d'impresa. Di conseguenza le grandi imprese cercano di continuare ad approfondire l'espansione verso l'estero. Inoltre, un certo numero di aziende private di grandi dimensioni stanno procedendo con cautela con cautela al fine di evitare rischi, sperando di formare un gruppo atto a sviluppare il mercato estero.

Ming Kang Tintura Co.ltd di Chengdu è un'imprese tessile privata, il patrimonio della società è pari ad oltre cento milioni di RMB, il suo faturato annuale ha raggiunto i 70-80 milioni di RMB ed occupa il quarto posto nella classifica delle maggiori imprese private dell'area occidentale della provincia del Sichuan. Il direttore generale dell'impresa, Li Yi, ritiene che con l'espansione in scala dell'azienda, lo sviluppo verso l'estero rappresenta al momento una priorità. Egli ha detto:

"Al momento lo spazio di sviluppo in Cina è molto limitato, quindi vorrei vedere se c'è occasione di potere investire all'estero, al fine di conoscere e imparare dalla loro formazione."

Ma investire alla cieca è troppo rischioso e ci sono molti cattivi esempi. Li Yi ha rivelato che attualmente egli vive ancora una fase di apprendimento e sarà molto cauto circa l'espandersi all'estero. Sulla proposta avanzata da Feng Jun, presidente di Aigo digital Technology Co,ltd, di formare un gruppo per investire all'estero, Li Yi è rimasto molto affascinato; al riguardo ha rivelato:

"In primo luogo, non conosciamo bene le loro regole. Le imprese private si trovano ad affrontare, da una parte l'apprezzamento del RMB, dall' altra un surplus di produzione del Paese. Ogni impresa possiede i propri standard, tuttavia, formare un gruppo è meglio di operare da soli; in questo modo sarà più facile limitare i rischi.

A differenza dall'impresa specializzata nella lavorazione della tintura, la Ming Kang appunto, nel 1996, la Zte pose l'esplorazione del mercato internazionale come uno dei tre principali obiettivi dello sviluppo strategico della società quindi, ora come ora, Zte possiede più di 10 anni di esperienza nel mercato estero, dimostrandosi rilassata nel concetto di investimento estero.

Guo Yidong, la direttrice della gestione delle vendite, dello sviluppo e della strategia di Zte, dopo aver assistito all'internazionalizzazione dell'azienda nei 10anni passati, ha dichiarato che rispetto ai mercati di Asia, Africa e dell'America Latina, lo sviluppo del mercato in Europa e negli Stati Uniti è più complesso. Ella ha detto:

"Abbiamo incontrato una forte resistenza agli inizi dello sviluppo del nostro mercato; soprattutto per quanto riguarda la soglia tecnica, brevetti di proprietà intellettuale, standard di accesso alla rete e così via; questi rappresentano tutti gravi problematiche che i nostri prodotti si trovano ad affrontare al momento dell'ingresso in Europa. Inoltre, si presentano differenze culturali riguardo la gestione del personale, sia di quello specializzato che non."

Negli ultimi giorni, Zte e Hua Wei sono state accusate di minare la sicurezza della rete degli Stati Uniti e condurre attività di spionaggio; Zte è un'altra volta al centro dell'attenzione dei media.

Liu Xiao, uno dei principali analisti di un gruppo indipendente di esperti, il Gruppo di consulenza An Bang, ha affermato che nell'ambito dell'industria delle comunicazioni cinesi, l'accesso al mercato internazionale, trovare delle difficoltà è una cosa molto comune.

Lo "spionaggio industriale" è solo un pretesto per spingere fuori dal mercato americano le aziende cinese. Il concetto di "spionaggio industriale" è molto comune nella competizione commerciale. Noi non tendiamo a classificare questo tipo di incidente come una barriera ideologica, quanto piuttosto come una controversia commerciale, che deve essere risolta attraverso canali commerciali piuttosto che politici.

Liu Xiao ha anche citato un dato: tra le 1000 maggiori imprese a livello globale, la media annuale di incidenti di spionaggio industriale si verifica 2,45 volte, con una perdita totale pari a 45 miliardi di RMB. Liu Xiao ha concluso che solo la cooperazione è in grado di favorire una politica win-win.

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